Eataly, rinnovato il contratto integrativo aziendale

Eataly contratto

Genova / Roma | Sarà un buon Natale per i 1800 dipendenti di Eataly, la catena di punti vendita e somministrazione di generi alimentari italiani di alta qualità presente nel Bel Paese con 15 punti vendita e nel mondo con 10 negozi. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione aziendale l’intesa per il rinnovo del contratto integrativo. L’ipotesi di accordo, che verrà sottoposta alla consultazione dei lavoratori, introduce importanti novità normative in tema di diritti e salario.


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Nel merito l’intesa consolida il sistema di relazioni industriali esistente a livello di unità produttiva – a cui viene demandato, tra gli altri temi, il monitoraggio delle progressioni di carriera, la definizione di intese sulla flessibilità oraria e organizzativa e la regolazione delle domeniche libere dal lavoro –  e valorizza i percorsi di carriera realizzati attraverso l’accrescimento delle competenze individuali nei diversi settori della vendita e della ristorazione e prevede un importante impegno congiunto di confronto sui mestieri e sulle qualifiche mirato a definire il sistema di classificazione e degli inquadramenti del personale anche prevedendo un sistema indennitario per chi svolge mansioni aggiuntive rispetto a quelle indicati all’atto dell’assunzione.

Particolare attenzione viene dedicata alle lavoratrici madri e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con la sperimentazione dello smart working/lavoro agile, attraverso il miglioramento delle condizioni economiche nel periodo di astensione obbligatoria di maternità e il riconoscimento di 16 ore di permessi retribuiti per l’inserimento dei figli all’asilo nido e alla scuola materna. L’intesa valorizza inoltre il sostegno alla genitorialità con il riconoscimento di tre giorni di permessi extra che andranno ad aggiungersi a quelli previsti dalla legge e dal contratto nazionale.

Sull’organizzazione del lavoro l’azienda si impegna a ridurre il numero delle fasce orarie per i contratti part-time; a livello di punto vendita potranno inoltre essere raggiunte delle intese sulla flessibilità anche con riferimento ai turni di lavoro e al lavoro domenicale su base mensile o annua.

L’accordo estende ai lavoratori che operano in regime di appalto le tutele in tema di salute e sicurezza e di contrasto alle molestie sessuali. Sul contrasto alla violenza di genere l’intesa impegna le parti ad agire in caso di segnalazione o denuncia; Eataly si impegna inoltre ad adottare misure adeguate nei confronti di chi pone in essere la violenza nei luoghi di lavoro.

E ancora l’accordo introduce il meccanismo della banca delle ore solidali – cui l’azienda concorrerà garantendo la copertura contributiva delle ore fruite – e amplia la scontistica sui prodotti rivolta ai dipendenti. Anche la formazione diventa a pieno titolo materia negoziale finalizzata a sostenere lo sviluppo professionale e individuale e di gruppo in un’ottica specialistica di “mestieri” o polifunzionale.

Sul trattamento economico l’intesa conferma l’impianto del premio di risultato in toto salvaguardato e mantenuto – dell’importo di circa una mensilità aggiuntiva – e rafforza il welfare aziendale con uno stanziamento fino a 600mila euro nel triennio di validità contrattuale 2020-2022 da destinare al finanziamento di  forme di assistenza sanitaria integrativa – sulla base della preferenza espressa dai lavoratori – che integrino il pacchetto già previsto da Fondo Est, il fondo sanitario dei lavoratori del contratto nazionale dei Pubblici Esercizi, la cui iscrizione viene estesa ai contratti a termine.

Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. Per la funzionaria sindacale Elena Maria Vanelli che ha preso attivamente parte alle trattative «con l’intesa è stato raggiunto un ottimo risultato negoziale che valorizza l’apporto dei giovani lavoratori e lavoratrici in un’ottica solidaristica e partecipativa, più aderente alla realtà organizzativa aziendale e alle esigenze dei dipendenti». La sindacalista sottolinea in particolare «il consolidamento delle relazioni sindacali a livello di unità produttiva» oltre che «l’importante impegno congiunto di confronto sui mestieri e sulle qualifiche» e il «corposo sistema di welfare aziendale che vede raddoppiato il proprio valore» e «il potenziamento dei congedi genitoriali», senza dimenticare «l’impegno concreto assunto dalla direzione aziendale sul contrasto alle molestie sessuali e alla violenza nei luoghi di lavoro anche richiamando la raccomandazione ILO 190 del 21 giugno 2019».