Genova | I consiglieri regionali e le segreterie liguri e genovesi del Pd espimono “forte preoccupazione per la catena di effetti che può intervenire sulla città e sulla Regione alla luce dei rilievi di incostituzionalità sollevati dal Tar rispetto all’impianto giuridico del Decreto Genova. Preoccupazione perché è fondamentale per Genova, per la Liguria e per il sistema economico del Nord Ovest che la ricostruzione proceda celermente e che non ricada su cittadini e imprese l’incuria di chi ha agito per propaganda e non per il bene della collettività”.
“La nostra città e la nostra Regione – prosegue la nota del Pd – non meritano ulteriori incertezze e non hanno bisogno di contenziosi ma di decisioni, soprattutto in un contesto ulteriormente aggravato dalle criticità sulla A6 e sulla A26, che invece richiede interventi straordinari e urgenti e che non siano attaccabili da chi tutela solo interessi privati. Avevamo detto in modo molto chiaro, e con noi molti esponenti delle parti sociali, che il decreto Genova, varato del governo giallo verde, era sbagliato e constatiamo che questi dubbi ora sono messi in rilievo dal TAR”.
“Nessuna indulgenza verso società autostrade che deve farsi carico fino in fondo delle responsabilità verso le vittime e le loro famiglie e dei danni ingenti che il crollo del ponte ha arrecato all’intera comunità genovese e ligure. La magistratura giudicherà e il Governo deciderà sulla concessione. Ma è evidente che Aspi deve far fronte fino in fondo alle sue responsabilità soggettive e oggettive. Rimangono la superficialità e la colpevole avventatezza di cui sono responsabili i protagonisti di un decreto nato male e che speriamo non finisca peggio: non solo Toninelli ma anche Salvini, la Lega, e i due commissari Bucci e Toti che dopo le prime critiche si sono velocemente accodati, sostenendo che avevano ottenuto tutto quello che avevano chiesto” cpnclude i militanti del Pd.