Bilancio Festival della Scienza di Genova: sold out e 25000 studenti da tutt’Italia

210.000 visite complessive e il 27,8% di presenze in più rispetto all’anno precedente; svelate anche le date e il tema dell’edizione 2020, in programma dal 22 ottobre al 1 novembre nel segno delle “Onde”

Leonard Pfeijffer al Festival della Scienza 2019

Genova | Il bilancio della diciassettesima edizione del Festival della Scienza? 25.000 studenti di ogni età, 40.000 visite a Palazzo Ducale, 30.000 in Piazza delle Feste, 210.000 visite complessive e il 27,8% di presenze in più rispetto all’anno precedente. Sono numeri importanti quelli della diciassettesima edizione del Festival della Scienza di Genova che, da giovedì 24 ottobre a lunedì 4 novembre 2019, ha portato in 43 location cittadine 280 iniziative tra incontri, mostre, laboratori ed eventi speciali. Sono state inoltre svelate le date e il tema della diciottesima edizione del Festival della Scienza, in programma dal 22 ottobre al 1 novembre 2020 nel segno delle Onde. La scelta del Paese ospite per l’edizione 2020 sarà resa nota nelle prossime settimane. 

Il bilancio della diciassettesima edizione del Festival della Scienza. «Il Festival della Scienza si conferma anche quest’anno un grande successo, con un ottimo riscontro da parte del pubblico, giunto appositamente a Genova da tutta l’Italia», commenta Marco Pallavicini, presidente del Festival della Scienza a chiusura della diciassettesima edizione, che ha visto circa 210.000 visite, registrando una crescita del 27,8% rispetto al 2018. «La grande affluenza ha richiesto la replica di alcune conferenze sold out o il cambio di location, opzionando sale capaci di accogliere un numero maggiore di ospiti», continua Pallavicini. A riprova del grande riscontro da parte del pubblico, le oltre 30.000 visite registrate in Piazza delle Feste per Spazio alla chimica e le circa 40.000 visite a Palazzo Ducale, due delle location principali del Festival, dedicate a conferenze, laboratori e mostre. Ma non è tutto: «L’evento resta un’opportunità di approfondimento, conoscenza e, al contempo, di divertimento per i bambini e gli studenti di ogni età, giunti in 25.000», sottolinea il presidente del Festival della Scienza, ricordando la necessità di una narrazione scientifica innovativa, trasversale e inedita, capace di coinvolgere il pubblico e di veicolare il sapere. La presenza del Paese ospite ha arricchito il Festival, portando una ventata di scienza dall’Europa. Il Palazzo della Borsa, che ha accolto i Paesi Bassi, si conferma, infatti, tra le location più apprezzate dal pubblico, con conferenze che hanno visto protagonisti scienziati e personalità illustri, mostre e workshop dedicati. 

La scelta della nuova parola chiave per l’edizione 2020: Onde. «Saranno le onde perfette, quelle della maturità, quelle dei 18 anni del Festival. Saranno le onde gravitazionali dall’Universo, le onde elettromagnetiche che sono anche luce e colori, le onde acustiche con i loro suoni, le onde cerebrali per i nostri sogni. Saranno onde nell’oceano di arte e scienza che trasporteranno energia e quantità di moto», commenta Alberto Diaspro, presidente del Consiglio scientifico del Festival della Scienza, illustrando la parola chiave scelta per la prossima edizione. «Saranno onde di conoscenza per tutte le età. Pensate positivo, vi aspettiamo con le vostre idee e i vostri sogni già da domani!».

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Gli eventi più seguiti del Festival della Scienza 2019. La maggior parte delle conferenze ha registrato il tutto esaurito. Tra le più seguite, quella di Gianfranco Bertone, direttore del Consorzio Europeo di Fisica Teorica Astroparticellare e professore all’Università di Amsterdam, che ha parlato di onde gravitazionali, materia oscura, stelle di neutroni e buchi neri (Viaggio ai confini del visibile, Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, 31 ottobre, ore 18:00). Lo scrittore Gianrico Carofiglio, insieme agli scienziati Giulio Cossu e Nicola Tirelli ha raccontato Gli elementi del detective, in un incontro moderato da Nicoletta Di Ciolla (Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, 31 ottobre, ore 21:00). Michael Berry, professore di Fisica teorica all’Università di Bristol, attraverso ottanta immagini (Scintille di Scienza, Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, 27 ottobre, ore 21:00) ha raccontato i segreti di fenomeni quotidiani e affascinanti come gli arcobaleni o lo scintillio del Sole sul mare. Alle 18:00 del 2 novembre, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, Jon Butterworth, direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia all’University College London e impegnato nell’esperimento ATLAS al CERN, ha guidato alla scoperta degli angoli più remoti del cosmo in Atomlandia

A Palazzo Ducale ha riscosso gran seguito Go Green with ERG, area multimediale dedicata alle energie rinnovabili e allestita nel Porticato, così come Go Electric, lo spazio espositivo realizzato da Ford in Area Mandraccio. Grande affluenza registrata anche in Piazza delle Feste, con i 17 laboratori di Spazio alla chimica. Come da tradizione, un gran numero di partecipanti è stato registrato dai laboratori legati al cibo e all’alimentazione nelle Cisterne di Palazzo Ducale.

Tra le mostre che hanno registrato più seguito, Art&Science: gli elementi della creatività di INFN al Museo di Villa Croce, Siamo figli delle stelle di INAF al Museo di Storia Naturale G. Doria e La scienza si fa bella al centro della Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale. Prodotta dal CNR, ha presentato una straordinaria selezione dei grandi exhibit che hanno segnato la storia della comunicazione scientifica in Italia. Grande affluenza anche per Terremoti: attenti agli elementi di INGV al Museoteatro della Commenda e per A spasso per Technoville di IIT al Galata Museo del Mare. Ottimo riscontro anche dalla mostra nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale dal titolo La Luna. E poi?, a cura di Fondazione Museo Civico di Rovereto e con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana.

Tra gli spettacoli di successo, DNA. Lo spettacolo che fa suonare la scienza, un entusiasmante progetto dei Deproducers e di AIRC, con la collaborazione del filosofo e frontman Telmo Pievani, e The Missing Nail, il docufilm di Peter Greenaway, proiettato per la prima volta in occasione del Festival e incentrato sull’opera di Leonardo Da Vinci, l’Ultima Cena.