Enpa contro tutti: nessun sostegno per soccorso fauna selvatica

L'associazione ringrazia una signora alassina per aver donato un'auto, ma accusa di scarsa collaborazione Regione Liguria, privati cittadini e gestori di stabilimenti balneari

Auto donata all'Enpa savonese

Albenga / Savona | Lamentele e ringraziamenti da parte dei volontari dell’Enpa savonese che accusano ancora una volta Regione Liguria, privati cittadini e gestori di stabilimenti balneari di non sostenere le attività dell’associazione, ma ringraziano una signora alassina per aver donato un’auto che sarà utilizzata per il recupero e trasporto degli animali soccorsi.

«Con la vecchia Panda – dice l’associazione – i volontari della Protezione Animali hanno percorso nei primi sette mesi dell’anno oltre 20.000 chilometri nelle strade dell’Albenganese per soccorrere oltre 700 animali selvatici feriti, malati o in difficoltà; ma l’auto non ce la faceva quasi più e per chi ha fede la Provvidenza si è manifestata sotto forma della signora alassina C.M., che ha voluto donare all’Enpa la sua Ford Fiesta ancora in ottime condizioni meccaniche e chilometriche; e nei giorni scorsi, con mille ringraziamenti dei volontari, è stato perfezionato il passaggio di proprietà».

Il recupero e la cura della fauna selvatica in difficoltà secondo l’Enpa «è un’emergenza crescente da almeno vent’anni; ma la Regione Liguria, che dovrebbe organizzarne un servizio pubblico con mezzi e risorse adeguati, lascia alle associazioni private di volontariato questo faticoso e costoso onere, elargendo solo un contributo tardivo ed insufficiente. Ancora meno fanno i privati cittadini che segnalano gli animali feriti, pochissimi infatti accettano di portarli ai due centri di cura dell’Enpa, ad Albenga e Savona e quindi, oltre a curarli ed accudirli, i volontari dell’associazione devono anche farsi carico del recupero, con impiego di tempo e spese di carburante e manutenzione dell’auto facilmente immaginabili».

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A detta degli animalisti, «tra tutti ancora meno, o meglio nulla, fanno moltissimi gestori di stabilimenti balneari, i cui clienti segnalano soprattutto gabbiani reali feriti o in difficoltà sulla spiaggia; questa estate, solo tra Pietra Ligure e Laigueglia, i volontari dell’Enpa ne hanno soccorsi oltre 200, senza aver ricevuto una sola offerta per il servizio svolto; ed uno stabilimento balneare ha lanciato una raccolta di fondi ma per un’associazione animalista della Lombardia» lamenta l’Enpa.


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