Liguria, “Prendiamo atto della risposta astiosa e piccata del presidente Toti”

Savona / Genova | Ancora polemica sull’assenza del Giovanni Toti al Consiglio regionale di oggi. “Prendiamo atto della risposta astiosa e piccata del presidente Toti, in merito alle nostre osservazioni sulla sua assenza odierna in Consiglio Regionale per ‘motivi istituzionali’ tutt’altro che precisati, prima, e chiariti poi” dicono Giovanni Lunardon (capogruppo Pd in Regione Liguria) e Gianni Pastorino (capogruppo Rete a Sinistra – Liberamente Liguria): “Comprendiamo che dia fastidio essere punti sul vivo. Il tema non è, caro presidente, se la sua assenza sia segnalata o meno. Il tema è che la sua assenza non sembra motivata da impegni istituzionali, legittimi, bensì da interessi personali legati alle sue mire politiche”.

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“Noi la vediamo così” proseguono Pastorino e Lunardon: “nel giorno in cui si riunisce l’assemblea che rappresenta tutti i liguri, il presidente della regione preferisce stare a Roma a fare propaganda e a sventolare le bandiere di “Cambiamo”, il suo nuovo movimento politico. Confermando, ancora una volta, che della Liguria gli interessa poco, perché il suo orizzonte è altrove. L’ambizione personale lo spinge nella Capitale, mentre la Liguria è soltanto un ripiego mal digerito”. “Ce lo venga a raccontare in consiglio regionale in cosa consiste ‘Cambiamo’. Un progetto che, abbandonando il campo dei moderati, abbraccia per convenienza il sovranismo salviniano e la destra radicale. Crediamo che in molti (a cominciare da Forza Italia) sarebbero curiosi di saperne di più”.

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