Caos Forza Italia, da Megrati dura filippica contro Vaccarezza

"Chi è entrato nel movimento di Giovanni Toti è libero di farlo, ma non può pretendere di tenere il piede in due scarpe. O sta con Toti (Cambiamo!), o sta con Forza Italia" dichiara Melgrati

Marco Melgrati e Angelo Vaccarezza

Alassio / Genova | Continuano le polemiche e la confusione sugli esiti della “scissione” in Liguria di Forza Italia dopo la rottura dichiarata da Toti le scorse settimane. Lo scontro più diretto a ponente resta quello tra due avversari “storici” all’interno di FI, Marco Melgrati e Angelo Vaccarezza. «Chi è entrato nel movimento di Giovanni Toti è libero di farlo, ma non può pretendere di tenere il piede in due scarpe. O sta con Toti (Cambiamo!), o sta con Forza Italia» è la posizione di Melgrati contro l’ex compagno/avversario di partito: «Leggo con stupore le dichiarazioni dell’ex capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Angelo Vaccarezza suo media locali, passato alla formazione politica del Presidente Giovanni Toti “Cambiamo”, avendo partecipato alla costituzione dell’associazione nella riunione di Roma. Infatti sono chiare le parole del Presidente Silvio Berlusconi riportate da “Libero” in data 8 agosto 2019, che al titolo: espulso da forza italia chi lo segue (riferito a Toti) recita: Forza Italia prende atto delle intenzioni del governatore ligure, Giovanni Toti, ormai fuori dal partito di Silvio Berlusconi. “Il Coordinamento di Presidenza di Forza Italia prende atto della costituzione dell’associazione ‘Cambiamo’, promossa da Giovanni Toti, che nasce su presupposti divisivi e con finalità totalmente incompatibili e inconciliabili con l’iniziativa politica di Forza Italia. Si ritiene quindi che, obbedendo a un principio di lealtà e trasparenza, i dirigenti di Forza Italia che abbiano partecipato alla costituzione dell’associazione o che in futuro decidano di aderirvi debbano considerarsi decaduti dai loro incarichi in Forza Italia… e continua: “In assenza di iniziative autonome e nel presupposto della totale incompatibilità con ‘Cambiamo’ saranno inoltre immediatamente attivati gli organi statutari per l’espulsione da Forza Italia di chi ha aderito o aderirà all’associazione”».

«Parole chiare – prosegue Melgrati – che suonano come un macigno sulle velleità doppiogiochiste di alcuni ex esponenti di Forza Italia, che dal partito in questi 25 anni hanno avuto tutto, alle quali seguiranno i fatti… ed è proprio per questo che ho chiesto una riunione del coordinamento Regionale, proprio per capire chi è rimasto in Forza Italia e chi ha aderito, peraltro legittimamente, al nuovo movimento fondato dal Presidente Giovanni Toti. Stupisce poi l’arroganza di certe dichiarazioni dell’ex capogruppo di Forza Italia Angelo Vaccarezza: “in questa provincia Forza Italia sono io”! Questa prosopopea da Marchese del Grillo gli fa dimenticare le centinaia di militanti che con il loro oscuro lavoro hanno contribuito dalla fondazione del Partito (18 gennaio 1994), data della discesa in campo del Presidente Berlusconi ai successi elettorali. Dimentica Vaccarezza che se è seduto in consiglio Regionale lo deve anche ai 3.600 voti di preferenza che ho preso alle ultime elezioni regionali, terzo tra i votati in tutta la regione. Dimentica che ci sono ex iscritti e simpatizzanti che per il Suo modo e quello dei suoi “scudieri”di gestire la politica provinciale (pro domo sua) si sono allontanati dal partito, ma che aspettano una svolta per tornare a fare attivismo. Forza Italia deve tornare sul territorio, e così facendo può solo crescere nei numeri! E voglio inoltre ricordare che se sono stato condannato in primo grado (e sospeso per una legge anticostituzionale) per 3.800 euro in tre anni ( 1.266 euro all’anno) lo devo anche al fatto che in un momento difficile, con l’indagine in corso, nessuno voleva prendersi la responsabilità di fare il capogruppo di Forza Italia in Regione, gruppo forte di 10 consiglieri».

«Ho inviato queste mie riflessioni al Presidente Berlusconi e al nostro deputato Giorgio Mulè, che nella totale assenza di “segni” del coordinatore regionale si interessa delle vicende della Liguria su delega del Presidente Silvio Berlusconi stesso. E comunque, pur nell’interesse di tutto il centrodestra, che deve presentarsi unito ai futuri appuntamenti elettorali, è bene che ognuno si chiami con il proprio nome. Chi è della Lega è della Lega, chi è di Fratelli d’Italia è di Fratelli d’Italia, chi è con Toti stia con Toti, noi rimaniamo in Forza Italia. E non è tollerabile tenere il piede in due scarpe! E comunque più che “cambiare” nella vita premia essere coerenti» conclude la nota del vicecoordinatore regionale di Forza Italia Marco Melgrati.

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