Albenga Jazz festival, strepitoso omaggio a Coltrane col Carlo Atti 4et

di Alfredo Sgarlato – Prima serata per l’Albenga Jazz festival 2019, manifestazione ideata dall’Associazione Le Rapalline in Jazz col contributo dell’Amministrazione Comunale e di numerosi sponsor. Dopo il saluto del Presidente Andrea Anfossi e del Sindaco Riccardo Tomatis, comincia la musica col Carlo Atti 4et Plays Coltrane. L’emiliano Atti è un sassofonista tenore non noto quanto meriterebbe: il quartetto omaggia Coltrane riproponendo brani suoi o dal suo repertorio cogliendone perfettamente lo spirito, il ponte tra modernità e tradizione che rivoluzionò il corso della musica, ma non dandone una reinterpretazione pedissequa.

Atti, tenore dal gran bel suono, non imita Coltrane alla lettera come fanno molti, ha un fraseggio più tagliente, più terragno rispetto a quello così spirituale di John, prende a solo lunghi ma sempre perfettamente costruiti e mai lontani dalla melodia. Il gruppo rende al meglio sia nei temi movimentati come Mr P.C. che apre il concerto, sia nelle ballad come la sublime Naima o la magnifica interpretazione di Body and Soul offerta come bis.

I brani sono sempre reinterpretati, con i temi rivisti e annunciati da lunghe introduzioni ricche di pathos. I tre ritmi possono sembrare in sordina, funzionali al progetto, ma hanno un ruolo importantissimo. Il pianista Danilo Memoli accompagna i solo di sax con pochi, ficcanti, accordi, e come solista è brillante, liquido, con un fraseggio di eleganza assoluta. Abrams e Carpentieri, strumentisti di livello internazionale che gli appassionati di jazz conoscono molto bene, sono fondamentali nel riproporre le poliritmie di Afro Blue, brano tra i più amati dai fans di Coltrane, o nella continua reinvenzione ritmica di Naima, in cui la batteria costruisce continuamente patterns complessi eppure mai preponderanti sui compagni di viaggio.

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Una serata magnifica, si sentiva nei musicisti il piacere di suonare, sicuramente il trovarsi in una bellissima piazza gremita di pubblico attento ha influito, fate un giro su you tube e vedrete quante volte i musicisti si trovano a suonare in piccoli locali davanti a poche persone intente a compulsare ossessivamente lo smartphone. Ieri non è stato così, lo spirito di Coltrane ha aleggiato veramente su di noi grazie a questi ottimi interpreti. Inizio con botto per un festival che stasera e domani avrà altre due serate che si preannunciano di grandissimo interesse, con Philippe Petrucciani and On Ait Trio e Federico Marchesano Atalante feat. Louis Sclavis.

*Foto di Serena Latella