Approvate le Modifiche alle Disposizioni collegate alla legge di stabilità 2019

Regione Liguria - Sede Palazzo De Ferrari

Savona / Genova. Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità il disegno di legge “Modifiche alla legge regionale 27 dicembre 2018 n. 29 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità per l’anno 2019) e altre disposizioni di adeguamento prende atto di alcuni rilievi formulati dal Governo in sede di impugnazione delle Disposizioni collegate alla legge di stabilità e fa riferimento a settori diversi. Fra le novità introdotte, il provvedimento stabilisce che possono beneficiare delle assegnazioni di alloggi gli studenti provenienti da fuori regione iscritti ai corsi attivati a Genova dall’università degli studi, alle istituzioni per l’alta formazione artistica musicale e coreutica e agli istituti tecnici superiori con sede in Liguria e in regola con il corso di studi frequentato. Un’altra modifica stabilisce che dal primo maggio 2019 la Regione succede nei rapporti di lavoro a tempo determinato del personale in servizio presso i Centri per l’impiego al 30 aprile 2019 e prevede le conseguenti disposizioni contrattuali e le modifiche conseguenti relative, fra l’altro, alla riorganizzazione della pianta organica regionale. Approvato, fra gli altri, un emendamento della giunta che prevede che Arpal possa partecipare alla fondazione CIMA.

Il presidente della giunta, con delega al bilancio, Giovanni Toti ha illustrato il provvedimento segnalando«che recepisce alcune cose concordate rispetto a quanto contenuto nel collegato alla Legge di stabilità regionale, il documento recepisce – ha aggiunto- alcune interlocuzioni con gli Uffici Governativi circa la legittimità costituzionale». Sono state riviste alcune misure sulle concessioni demaniali, superate dal decreto del ministro Centinaio che nella normativa di tutela prevede condizioni di miglior favore per i concessionari. «Viene data concreta attuazione – ha spiegato il presidente – al previsto passaggio alla Regione delle attività gestionali in materia di servizi di politiche attive del lavoro. Viene così recepito – ha aggiunto il presidente – quanto viene stabilito dalla normativa nazionale e ci apprestiamo, ovviamente, ad applicare quanto si definisce in quella norma, compresi gli investimenti che riguardano i centri per l’impiego». Fra le altre misure segnalate Toti ha sottolineato una serie di modifiche sugli alloggi turistici e sulle loro classificazioni: «Per evitare difficoltà applicative della legge, viene modificata l’applicazione della sanzione in solido, applicandola esclusivamente nei confronti dei titolari e dei locatari e non degli intermediari, dal momento che – ha spiegato – la maggior parte di questi alloggi vengono affittati attraverso siti la cui localizzazione, residenza fiscale e titolarità spesso sono in stati esteri molto lontani, la cui legislazione è molto diversa e molto poco permeabile alla nostra. Ai Comuni incaricati di riscuotere la sanzione – ha rilevato – costa di più rintracciare il correo rispetto al titolare che, invece, è rintracciabile e aggredibile nei suoi beni essendo titolare della casa locata in modo amministrativamente non corretto».