Se i pesci guardassero le stelle, un romanzo “poetico” di Luca Ammirati

Savona. A cura del Presidio del Libro di Savona, martedì 9 aprile alle ore 18 presso la Libreria Ubik si terrà un incontro con lo scrittore Luca Ammirati che presenterà il suo nuovo romanzo “Se i pesci guardassero le stelle” (DeA Planeta Libri, 2019); a introdurre l’autore sarà il giornalista Felix Lammardo e Nadia Ottonello modererà l’incontro. Luca Ammirati, si legge nella presentazione, è «una voce maschile che non ha paura di raccontare, con profonda tenerezza, sentimenti e paure di un’intera generazione. Una trama brillante, capace di unire comicità, riflessioni filosofico-scientifiche e momenti di pura commozione. Un romanzo per chi si ostina a credere nei propri sogni, per chi non si arrende mai, per chi ancora si commuove davanti alla bellezza. Perché non esistono sogni facili, esiste solo il coraggio di inseguirli».

Autore del thriller “I discendenti di Dante” (Neftasia, 2012), giornalista e scrittore sanremese, Luca Ammirati (n. 1983) è responsabile della sala stampa del Teatro Ariston, simbolo del Festival della canzone italiana, ed è stato anche assessore alla cultura del comune di Perinaldo dove è in parte ambientato il romanzo. La trama, in breve: «Samuele ha trent’anni e una fastidiosa sensazione di girare a vuoto. Sognatore nato, sfortunato in amore, vorrebbe diventare un creativo pubblicitario ma i suoi progetti vengono puntualmente bocciati. Così di giorno è un reporter precario e malpagato, mentre la sera soddisfa il proprio animo poetico facendo la guida al piccolo osservatorio astronomico di Perinaldo, sopra Sanremo: un luogo magico per guardare le stelle ed esprimere i desideri. È proprio lì che, la notte di San Lorenzo, Samuele incontra una ragazza, che dice di chiamarsi Emma e di fare l’illustratrice per bambini. Ne rimane folgorato e la invita a cena, ma è notte fonda e commette un errore fatale: si addormenta. Quando si risveglia, Emma è scomparsa nel nulla. Ma come si trova una persona di cui si conosce soltanto il nome? Non sarà l’ennesimo sogno soltanto sfiorato?» (effe)