Autonomia differenziata Liguria: chiesto un Consiglio regionale monotematico

Regione Liguria - Sede Palazzo De Ferrari

Savona / Genova. Ieri i consiglieri regionali del Partito Democratico, insieme a quelli di Rete a Sinistra – Liberamente Liguria, Liguri per Paita e Movimento 5 Stelle hanno depositato una richiesta per la convocazione di un Consiglio regionale monotematico urgente, in cui discutere la proposta di Autonomia differenziata che la Giunta ligure si appresta a consegnare al Governo. “Una questione così importante, che rischia di modificare gli assetti istituzionale della nostra Regione per molti anni – spiega il capogruppo del Pd Giovanni Lunardon – non può essere risolta con una delibera di Giunta, ma deve affrontare una discussione in aula. Dopo la chiusura dei tavoli tematici, peraltro chiesti da noi e all’interno dei quali insieme alle forze politiche, ai Comuni e alle parti sociali si è tentato di affrontare le singole materie oggetto di Autonomia, pensavamo che la Giunta convocasse un Consiglio regionale per discutere la proposta. Ma così non è stato. E allora ci abbiamo pensato noi”.

“Ci saremmo augurati che la questione dell’Autonomia differenziata venisse affrontata in modo molto diverso, per esempio sulla scorta di quanto è accaduto in Emilia Romagna, dove è stato redatto un dossier molto dettagliato, frutto del coinvolgimento vero dei Comuni, delle parti sociali e di tutte le forze politiche regionali. Per farlo sono stati necessari sei mesi di incontri e tavoli, che hanno portato all’elaborazione di protocolli d’intesa per singole materie, poi votati all’unanimità in Consiglio regionale. Solo dopo il via libera dell’aula a questo lavoro comune che ha unificato l’intera comunità emiliana, la Giunta ha iniziato a confrontarsi con il Governo”. Il capogruppo del Pd critica anche i tavoli tematici liguri “che, purtroppo, si sono rivelati soltanto una mera presa d’atto di quanto già deciso dalla Giunta Toti. Ci sorprende poi che non ci sia stata la minima valutazione della sostenibilità finanziaria alla base delle richieste di autonomia della Liguria, valutazione più che necessaria per una Regione che nel dare-avere con lo Stato è più ciò che prende in servizi, di quanto non dia in tasse, a differenza di Regioni come Lombardia e Veneto. Abbiamo già detto, in più occasioni e lo ribadiremo in Consiglio, ciò che pensiamo dell’Autonomia differenziata in salsa ligure, un testo pasticciato, velleitario e per di più calato dall’alto. A nostro avviso l’unico tema davvero prioritario è l’autonomia finanziaria dei porti: un terreno sul quale siamo pronti a fare fronte comune. Su tutto il resto, invece, nutriamo forti perplessità. La Giunta non si sottragga ai propri doveri e porti in Consiglio regionale la discussione sull’Autonomia differenziata. Può essere l’occasione per fare qualche passo avanti”.

Vedi Autonomia differenziata Liguria, Toti e Viale: sì a Consiglio monotematico ma dalle opposizioni ancora nessun contributo

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