Spiaggia alassina: dalla Regione semaforo verde

Alassio. Dal bilancio 2019 due milioni e mezzo per i danni della mareggiata, dal bilancio 2020 i fondi per il ripascimento strutturale e il Technoreef: secondo il sindaco Melgrati: “incontro positivo, siamo tutti coesi per il bene del territorio”. Un “incontro assolutamente positivo” quello che si svolto stamani presso gli uffici dell’assessorato alla Protezione Civile. Presenti con il sindaco di Alassio, Marco Melgrati, l’Assessore alla Protezione Civile e ai Lavori Pubblici Franca Giannotta, la Consigliera incaricata al Demanio, Francesca Schivo, il Consigliere Rocco Invernizzi e, ovviamente l’Assessore alla Protezione Civile e all’Ecosistema Costiero Giacomo Raul Giampedrone, con il dirigente del settore Stefano Vergante e il capogruppo Consigliare di Forza Italia in Regione Angelo Vaccarezza.

“Non posso che essere soddisfatto. Ne ho tratto la convinzione che vi sia una comunione di intenti per il bene del nostro territorio – il primo commento di Marco Melgrati al termine dell’incontro – l’Assessore Giampedrone ci ha confortato spiegandoci che le somme destinate al Comune di Alassio per questo 2019 – i 2 milioni e mezzo di cui ci era stata data notizia la scorsa settimana – dovranno essere utilizzati esclusivamente per i danni effettivi causati dalla mareggiata del 29 ottobre scorso; ma che le schede contenenti i progetti per la difesa della costa che gli uffici comunali hanno tempestivamente inviato saranno oggetto di un apposito finanziamento nel 2020 dove costituiranno priorità “1” nell’ambito della difesa della nostra costa. Si tratta infatti di progetti già visionati e compatibili con le direttive della Protezione Civile”

Si tratta dei lavori di ripascimento strutturale sull’arenile a difesa delle infrastrutture pubbliche danneggiate dagli eventi meteomarini e del tratto sperimentale, già approvato dalla Regione Liguria, di barriera soffolta composta da moduli di Technoreef. “Per il 2020 dovremo quindi essere pronti con la progettazione – prosegue Melgrati – in modo da procedere con l’appalto delle opere non appena giungerà il finanziamento. Quello che ci conforta è sapere che queste somme saranno vincolate già entro i prossimi tre mesi e soprattutto l’aver riscontrato, da parte della Regione stessa, massima attenzione e disponibilità”. “Nel frattempo – aggiunge ancora il sindaco di Alassio – il Comune da un lato ha già dato incarico professionale per la verifica, non solo dell’esistenza di cave di sabbia nel tratto di mare tra il Baba Beach e l’Isola Gallinara, ma anche della compatibilità granulometrica e chimico-fisica della sabbia con quella del litorale alassino; dall’altro procederà a finanziare con fondi di bilancio – circa 85mila euro – un primo tratto di Technoreef di circa 30 metri. Si tratta di un primo test pratico sulla nostra baia con ondimetri sia verso la costa, sia verso il mare aperto. Non ci attendiamo miracoli nel ripascimento con un tratto così limitato, ma sicuramente dati certi, preziosissimi ai fini del posizionamento della barriera vera e propria”

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Per quanto attiene i 2milioni e mezzo già annunciati dalla Regione Liguria, quindi, 500mila euro saranno destinati al ripascimento, 85mila al tratto di Technoreef, circa 1,2 milioni al rifacimento di Passeggiata Ciccione, 300mila al secondo lotto di Passeggiata Baracca che potrà essere appaltato già entro il prossimo mese di ottobre. Un ulteriore intervento sarà predisposto per il ripristino della massicciata nel tratto dall’impianto di pretrattamento fino a Punta Murena. “È un risultato importante quello ottenuto oggi – il commento finale della delegazione che stamani si è recata in Regione Liguria – che è il frutto di un grandissimo lavoro di tutti: dell’amministrazione ma anche e soprattutto dei nostri tecnici cui va il nostro ringraziamento più grande. C’è una foto (N.d.R.: qui a sinistra) scattata all’indomani della mareggiata del 29 ottobre che dice molto dello spirito che ha contraddistinto l’ufficio tecnico: l’Ing. Capo Enrico Paliotto e il responsabile dell’ufficio Demanio Marittimo Giuseppe Pollio il 30 ottobre scorso tra le macerie accatastate in Borgo Barusso”.