Dalla A dell’Asparago Violetto d’Albenga alla Z della Zucchina Trombetta

Dalla A dell’Asparago Violetto d’Albenga alla Z della Zucchina Trombetta: sono 12 i prodotti Sigillo Campagna Amica della Liguria,  presentati all’inaugurazione del Villaggio Coldiretti di Roma, presso l’Arca di Noè dell’agricoltura italiana, dove per l’intero weekend sarà possibile scoprire i cibi, le piante e gli animali salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni di agricoltori e allevatori.

Lo rende noto Coldiretti Liguria, su base dati del censimento curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica, dove sono stati identificati 311 prodotti e razze animali “Sigillo”, rarità territoriali che possiedono caratteristiche assolutamente preziose che il mondo contadino ha sapientemente custodito contro l’omologazione e la banalizzazione dell’agricoltura.

In Liguria si va dalle coltivazioni di nicchia della Piana d’Albenga, quali l’Asparago Violetto, specie “pura” dal caratteristico colore, e il carciofo spinoso, dalle foglie interne tenere e dolci; proseguendo si trovano nel savonese il Chinotto, agrume famoso per l’omonima bevanda coltivato nella zona fin dal XVI secolo, e la Zucchina Trombetta riconoscibile per la forma ricurva e il sapore dolce, mentre, spostandosi nell’estremo ponente, si incontra il Fagiolo Bianco di Pigna che sulle alture imperiesi ha trovato le caratteristiche climatiche adatte per svilupparsi.

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Nel levante invece il “Sigillo” è stato conferito alla Castagna Gabbiana già presente in maniera autoctona nel genovesato a partire dal Medioevo, e alle Patate e le Cipolle del piccolo centro spezzino di Pignone. E come dimenticarsi di una delle coltivazioni simbolo della Liguria, distinta anche dal marchio della DOP: il Basilico Genovese, ingrediente principale del famosissimo pesto, le cui foglie, ricche di oli essenziali, hanno un aroma inconfondibile.

Ma non solo prodotti dell’orto rientrano tra i Sigilli liguri: anche i formaggi prodotti da razze di pecore e vacche che stavano letteralmente scomparendo dalla fattoria italiana sono stati inserite in questa importantissima raccolta. Si tratta della Toma di Mendatica, il formaggio di Cabannina e la Sora, Toma e Brus di Pecora Brigasca, quest’ultimi prodotti con tecniche e attrezzi alla tradizione millenaria della transumanza.

“Bisogna cercare di salvaguardare il più possibile le biodiversità locali – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – che caratterizzano, identificano e danno un valore aggiunto ai nostri territori. Come è emerso, in Italia nell’ultimo secolo, sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro, e più della metà di quelle presenti sono ancora a rischio scomparsa. Ma le perdite riguardano l’intero sistema agricolo dagli ortaggi ai cereali, dagli ulivi fino ai vigneti, anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. La difesa della biodiversità scongiura il pericolo della perdita di quel patrimonio alimentare, culturale ed ambientale che ha reso il Made in Italy famoso in tutto il mondo. Le nostre aziende Campagna Amica investono molto sulla distintività dando valore a coltivazioni che altrimenti andrebbero perdute e che attraverso la rete dei nostri mercati riescono a far conoscere e apprezzare dal consumatore”.

“Le rete di Campagna Amica – conclude la Coldiretti – è oggi composta da 7502 fattorie, 1187 mercati e 2352 agriturismi e ha offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione”.