Liguria, modifiche al “Testo Unico in materia di commercio”

Questa mattina in REgione Liguria è stato approvato dalla III Commissione Attività produttive Cultura Formazione e Lavoro, presieduta da Andrea Costa (Liguria Popolare-Noi con l’Italia), il Disegno di legge 209: Modifiche alla Legge regionale n.1 del 12 gennaio 2007 “Testo Unico in materia di commercio” .

Nella stessa seduta sono state approvate due deliberazioni che definiscono criteri e programmazione di alcune disposizioni contenute nel disegno di legge. «Queste modifiche – spiega il presidente – permettono alla Liguria di adeguarsi alle nuove disposizioni di carattere nazionale ed europeo, semplificano alcune procedure amministrative, e viene riconosciuto il ruolo dei Comuni valorizzando la funzione dello Sportello Unico delle Attività produttive». Costa sottolinea l’importanza dei principi che hanno ispirato il provvedimento: «In un momento in cui il commercio sta attraversando una profonda crisi, credo sia giusto da parte dell’amministrazione regionale mettere in atto ogni intervento possibile per agevolare l’iter burocratico di alcuni adempimenti e, contemporaneamente, adeguare le leggi regionali alle disposizioni nazionali, ma senza dimenticare, per alcuni settori commerciali inseriti nel provvedimento, le esigenze dei territori, soprattutto delle aree più svantaggiate del nostro entroterra».

Il presidente sottolinea la rilevanza di alcune novità introdotte dal provvedimento: «Ritengo importanti le misure ambientali inserite dal disegno di legge per incentivare l’uso di carburanti meno inquinanti. E’ altrettanto importante anche il nuovo ruolo attribuito alle edicole – aggiunge – che, pur mantenendo la funzione originaria di centro di informazione, possono allargare a determinati prodotti alimentari confezionati, come bevande in lattina, dolciumi e altro, la loro offerta merceologica: ritengo sia un aiuto necessario, vista la crisi che il settore sta subendo dopo il massiccio passaggio dell’informazione dal formato cartaceo al digitale e nella consapevolezza che in alcune realtà del nostro entroterra le edicole rappresentano un insostituibile presidio per la popolazione».

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