Limiti orari slot e sale giochi, Tar Lombardia respinge ricorso gestori

Tramite una ordinanza, il Tar Lombardia ha respinto il ricorso contro il Comune di Vertemate con Minoprio (CO) per chiedere l’annullamento dei limiti orari sulle slot machine e sulle sale giochi.

TAR Lombardia dà ragione al Comune

Brutte notizie per chi abita nel Comune di Vertemate con Minoprio (CO): è stato respinto dal Tar Lombardia il ricorso contro l’ordinanza del Sindaco n. 26/2017 del 19 dicembre 2017 in cui si limitavano gli orari di sale slot e sale da gioco in generale. Per i giudici, la Legge dello Stato attribuisce espressamente al Sindaco il potere di riorganizzare e coordinare, mediante specifici strumenti e indirizzi, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici e soprattutto gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici sul territorio, quindi questo vale anche per gli orari di apertura delle sale da gioco. Un vero smacco per chi vuol passare più tempo davanti alla slot o giocare al videopoker, ma non tutto è perduto, visto che in Rete ci sono una miriade di piattaforme e siti su cui giocare al poker online grazie ai consigli di Casinoguru.it.

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Gioco legale, perché il ricorso

La diatriba era nata proprio per un disagio dei gestori delle sale da gioco e di chi detiene un angolo slot machine, visto che l’offerta online è diventata una minaccia concreta. Del resto, i vantaggi dei casino online sono innumerevoli: oltre ai bonus di gioco, free spin e forte realismo anche se si tratta di gioco virtuale, balza subito agli occhi il fatto di non avere dei limiti orari. Basta solo iscriversi, connettere un conto gioco, verificare profilo e dati di pagamento e si ha il via libera per giocare ai numerosi titoli della piattaforma preferita la mattina presto, a tarda notte o durante la pausa pranzo in ufficio. Purtroppo, la legge ha dato ragione al Sindaco e al Consiglio Comunale, i quali hanno applicato il regolamento per tutela ambientale e per la sicurezza dei cittadini.

La decisione del TAR Lombardia

Il Tar Lombardia ha ritenuto adeguata la proporzionalità della misura, mentre nel ricorso presentato, i gestori lamentavano molto questo aspetto. Infatti, le disposizioni sono finalizzate a tutelare i soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili o immaturi, come ad esempio i giovani o adulti che hanno bisogno di cure specifiche. Oltre a prevenire il gioco compulsivo, il Comune ha voluto salvaguardare il contesto urbano e la quiete pubblica, oltre che la salute dei cittadini. Questo concetto deve essere inteso non solo in termini sanitari, bensì anche come benessere individuale e collettivo della popolazione. L’apertura prolungata di esercizi in cui si può praticare il gioco legale e il gambling possono quindi creare fastidio e danno per gli abitanti del suddetto Comune, e come per i rumori e la musica durante gli eventi, anche questa attività deve essere regolamentata, anche perché il miraggio di guadagno facile derivante dallo scommettere deve essere contrastato. Già è stato fatto un lavoro di ricollocazione e posizionamento di sale slot lontano da punti sensibili, come ad esempio le scuole, e mancava una sorta di forma di tutela ulteriore per rendere sicuro, oltre che legale, il gioco d’azzardo e le attività correlate.