Perlasca, il coraggio di dire di no

AGGIORNAMENTO 6 febbraio 2018. Lo spettacolo “Perlasca: il coraggio di dire di no” di e con Alessandro Albertin – originariamente previsto mercoledì 7 e giovedì 8 febbraio alla Sala Mercato del Teatro dell’Archivolto nell’ambito della stagione INSIEME17/18 – è stato RIMANDATO a causa di un’indisposizione del protagonista.


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Le date dello spettacolo saranno recuperate mercoledì 28 febbraio e giovedì 1 marzo, sempre alla Sala Mercato e con gli orari originariamente previsti (ore 21 il mercoledì, ore 19.30 il giovedì). Gli spettatori potranno accedere alle nuove date con i biglietti di cui sono già in possesso; per qualsiasi problema o ulteriori informazioni è possibile contattare la biglietteria del Teatro al numero 010412135 o fare riferimento ai siti archivolto.it  e teatrostabilegenova.it

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(2 febbraio 2018) Dopo il debutto dello spettacolo Razza di italiani, in cui Giorgio Scaramuzzino raccontava le responsabilità storiche degli italiani nella Shoah, a distanza di pochi giorni il cartellone INSIEME 17/18 ci propone invece un monologo dedicato a uno di quegli italiani che con i propri sforzi sono riusciti a salvare dai campi di sterminio migliaia di ebrei. Il 7 e l’8 febbraio alla Sala Mercato (Piazza Modena 3, Genova) va in scena lo spettacolo scritto e interpretato da Alessandro Albertin “Perlasca. Il coraggio di dire di no” (mercoledì 7 ore 21, giovedì 8 ore 19.30).

Diretto da Michela Ottolini e coprodotto dal Teatro degli Incamminati insieme al Teatro di Roma, il monologo ripercorre la vicenda di Giorgio Perlasca, che ha ispirato qualche anno fa anche una fiction tv interpretata da Luca Zingaretti.

Nel 1943 Giorgio Perlasca, commerciante di carni comasco, è ricercato dalle SS. La sua colpa è di non avere aderito alla Repubblica di Salò. Fuggito a Budapest, trova protezione nell’ambasciata spagnola della capitale ungherese grazie all’intercessione del generale spagnolo Francisco Franco. Perlasca, ribattezzato Jorge, si mette subito al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz per salvare delle deportazioni quanti più ebrei possibile. Ma quando l’ambasciatore è costretto a lasciare Budapest per questioni politiche, Giorgio / Jorge assume indebitamente il suo ruolo e in soli quarantacinque giorni, grazie a straordinarie doti diplomatiche e un coraggio da eroe, riesce ad evitare la morte ad almeno 5200 persone. A guerra conclusa Giorgio Perlasca torna in Italia, dove conduce una vita nell’ombra, sino a che nel 1988 la sua storia non diviene pubblica, grazie a un paio di ebrei ungheresi che lo rintracciano per ringraziarlo.

Così l’ex commerciante di carni è oggi un emblema universale e la sua eroica vicenda è “un esempio per tutti, da trasmettere in particolare modo alle nuove generazioni”. Su una scena completamente spoglia Alessandro Albertin incarna Giorgio Perlasca ma anche tutti i personaggi che ruotano attorno alla sua impresa, i buoni e i cattivi. Con la sola forza della sua interpretazione Albertin ci trasporta di colpo in un periodo storico convulso, facendoci passare dalla rabbia alla commozione.

Biglietti da 12 a 25 euro.

Credit:  foto di scena © Domenico Semeraro