Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) contro i tagli ai Parchi liguri

Polemiche sulla scelta della giunta Toti di tagliare i fondi ai Parchi liguri per 450.000 Euro. Il punto di vista di Rete a Sinistra. «Una scelta che desta sconcerto: tagliare il finanziamento ai parchi liguri è assolutamente sbagliato. Questa idea produrrà un unico effetto: togliere agibilità e ossigeno agli Enti Parco, che già da tempo soffrono condizioni di personale sotto-organico, per cui non riescono a far fronte alle loro numerose funzioni e competenze. Tagliamo il sociale, l’ambiente, la cultura: i soliti capitoli di bilancio. È più facile, o no?»  è l’accusa del consigliere regionale Gianni Pastorino.

«Peraltro sono totalmente assurde le dichiarazioni rilasciate il 21 settembre dall’Assessore Giampedrone, secondo il quale i parchi “devono imparare a spendere meglio le risorse”. È vero che la Regione non può mettersi a fabbricare soldi, come lamenta l’Assessore, ma è anche vero che le risorse per potenziare la centrale della Protezione Civile si potevano trovare da altre parti. Dove? Ad esempio risparmiando sulle consulenze d’oro e sugli affitti, evitando l’insensato acquisto da 30 milioni della sede di piazza De Ferrari, estinguendo qualche mutuo».

Forse però il progetto della giunta è un altro: «è chiaro che questo taglio non è maturato soltanto da una mancanza di risorse; c’è un disegno preordinato per limitare lo spazio di manovra dei parchi e accentrarne la governance in mano unica – sottolinea Pastorino -. In questi anni i parchi sono stati uno strumento di difesa del territorio; ne hanno valorizzato l’identità e hanno evitato che si perpetrassero scempi paesaggistici di proporzioni inaudite. Per questo la giunta vuole colpirli: una punizione esemplare, semplicemente perché svolgono bene il loro lavoro».

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«Piano Casa, nuova legge sulla caccia, riforma degli Ato, cancellazione di fatto delle polizie provinciali: con gli atti che approva, il centrodestra spinge per una regione in cui si riduca la tutela pubblica del territorio e, specularmente, si espandano le attività private dei singoli operatori – conclude Pastorino -. In ultimo, ma non meno importante, questo taglio provocherà una crisi occupazionale di cui la Regione è unica, vera, responsabile. I Parchi saranno costretti a lasciare a casa i propri dipendenti, alla faccia di chi ci racconta di voler salvaguardare l’occupazione in Liguria».