Successo per la pianista Sabrina Lanzi ad Albenga

di Alfredo Sgarlato – Continua la rassegna musicale a cura dell’Associazione Rossini, ieri sera abbiamo ammirato un’altra interprete del pianoforte, ancora una musicista di grandissimo talento e sensibilità.


Trova il regalo perfetto in Amazon
Regali! Tante idee e tante promozioni

Sabrina Lanzi è originaria di Bollate ed è stata allieva di Friedrich Gulda, eclettico compositore e pianista viennese (ricordiamo un suo disco a quattro mani inciso con Chick Corea), cui ha reso omaggio nei bis. La prima parte del concerto è dedicata a Sergej Rachmaninov, con la “Sonata n°1 in re minore”.

Tre movimenti su tempi sostenuti, che necessitano di capacità tecniche assolute, al punto che lo stesso compositore temeva che nessun interprete avrebbe osato cimentarsi. Ma Sabrina Lanzi accetta la sfida vincendola. La torrenziale pioggia di note pensata dal compositore russo nelle sue mani non è uno sterile esercizio tecnico ma un lavoro di grande fascino.

Lanzi-7Rachmaninov pensava a Faust mentre scriveva, e da questa ispirazione nascono pagine oscure, martellanti. Sabrina Lanzi entra perfettamente nello spirito del compositore ed esegue la Sonata con un approccio potente, anche fortemente fisico.

La seconda parte del concerto è dedicata a Brahms, con “Klavierstucke op. 118”. Qui siamo in pieno Romanticismo, i sei movimenti della composizione sono molto più melodici, alla potenza del brano di Rachmaninov si sostituisce la dolcezza, un maggiore intimismo. Il confronto tra due brani così diversi mette in luce il talento della Lanzi, a suo agio con atmosfere tra loro opposte.

Moltissimi applausi e la pianista concede generosamente due bis, il già citato omaggio a Gulda con un brano scritto dal viennese, e poi un brano di Schubert, ancora un momento di grande lirismo. Il pubblico, sempre numeroso, applaude entusiasta, il nostro ringraziamento va ancora all’Associazione Rossini che ci dà modo di incontrare musicisti del valore di Sabrina Lanzi e degli altri che l’hanno preceduta e la seguiranno, sebbene l’acustica dell’Auditorium San Carlo, va detto, non sia delle migliori.