Tasse sulla casa, Pellerano (Liguria Libera): “La Regione attivi un tavolo con associazioni dei proprietari e Agenzia delle Entrate”

Il capogruppo in Regione della Lista Civica Liguria Libera ha presentato Lorenzo Pellerano 2questa mattina un’interrogazione all’assessore Rossetti sulla necessità di riformare l’attuale classificazione degli immobili A1 “signorili” che a Genova raggiungono una cifra record: oltre 4.000 solo sotto la Lanterna, il 20% del totale nel Paese. “È dal 2013 che sollecito interventi della giunta per risolvere una situazione che sta penalizzando centinaia di famiglie costrette a pagare tasse sulla casa del tutto sproporzionate. La Regione deve fare di più”.

 «A Genova esiste un’anomalia macroscopica per quanto riguarda gli attuali criteri di classificazione degli immobili e deve essere sanata al più presto. Ad ogni scadenza per il pagamento delle tasse sulla casa Genova subisce un salasso ingiustificato. È inaccettabile che centinaia di famiglie, proprietarie di immobili classificati A1, si trovino costrette a pagare tasse sulla prima casa del tutto sproporzionate rispetto alle valutazioni di mercato». Così Lorenzo Pellerano, capogruppo in Regione della Lista Civica Liguria Libera, che questa mattina ha discusso in aula un’interrogazione all’assessore al Bilancio Rossetti per sollecitare la giunta a intraprendere azioni presso il Governo e l’Agenzia delle Entrate di Genova per la revisione della classificazione degli immobili che oggi registra nel capoluogo ligure la più elevata concentrazione d’Italia di abitazioni “signorili”: oltre 4.000 solo sotto la Lanterna, il 20% del totale nel Paese ( 24 mila). «Sono anni che chiedo un intervento deciso alla giunta – spiega Pellerano – a novembre 2013 ho presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che impegnava la giunta ad attivarsi presso il Governo affinché venisse stilata – nell’ambito della riforma del catasto – una nuova classificazione degli immobili, oggi accatastati come A1, quindi considerati “signorili”, secondo criteri che spesso risalgono addirittura al 1939 e che quindi non sono più attuali. Ho in seguito scritto al presidente Burlando per chiedere aggiornamenti sugli sviluppi conseguenti all’impegno preso dalla giunta. Solo oggi, in aula, ho ricevuto una risposta, parzialmente soddisfacente, dall’assessore al Bilancio Rossetti che ha dichiarato che la richiesta è stata inoltrata all’ex Governo Letta. A questo punto penso sia necessario che la giunta continui il percorso intrapreso sollevando la questione anche nei confronti del Governo Renzi».

«Considerato che le classificazioni A1 sono in molti casi del tutto irragionevoli la soluzione più logica sarebbe esentare dall’Imu prima casa anche i proprietari di questi immobili; sono consapevole del fatto che questa soluzione dipenda da decisioni nazionali – che comporterebbero riduzioni del gettito fiscale per le casse dello Stato – tuttavia non può essere trascurato l’aspetto prettamente locale. L’anomalia riguarda Genova e la Liguria, devono essere le Istituzioni locali a farsi sentire. La giunta regionale della Liguria deve farsi portavoce di un’istanza che arriva dai tantissimi piccoli proprietari genovesi che magari hanno la sola colpa di aver ereditato una casa classificata come signorile, in un quartiere oggi vittima del degrado e della pesante svalutazione immobiliare. In molti casi non riescono a fare fronte al livello di tassazione locale – Iuc o Imu, Tasi e Tari – e non riescono neppure a mettere sul mercato gli immobili A1 perché esclusi dalle agevolazioni sull’acquisto della prima casa».

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«Pensiamo che molte delle case “signorili” di Genova si trovano in quartieri come Campasso, Sampierdarena e Sestri Ponente. Proprio in questi quartieri, secondo quanto pubblicato sul sito ufficiale dell’Agenzia del Territorio, i valori oscillano dai 1.200 ai 2.000 euro a metro quadro e si arriva a quotazioni – secondo le stime delle agenzie immobiliari – a 900 euro al metro quadro per gli stessi quartieri. Per definire il quadro generale del mercato immobiliare, basti considerare il crollo costante da 2009 a questa parte che solo nell’ultimo anno ha registrato un -5,1% nelle vendite e il -6,3% nei prezzi di locazione».

«Non è possibile che si continui ad applicare una tassazione da Sceriffo di Nottingham in alcune zone di Genova, rimasta Superba solo per le tasse. Un primo atto concreto che la giunta potrebbe fare per ripristinare l’equità a favore delle famiglie proprietarie di immobili “signorili” potrebbe essere l’apertura di un tavolo con le associazioni e l’Agenzia delle Entrare per individuare criteri oggettivi di classificazione degli immobili A1. Le situazioni che non rispondono a tali criteri dovranno essere escluse da tassazioni sfavorevoli. Occorre poi fare una mappatura puntuale della situazione e porre rimedio ad evidenti anacronismi nella classificazione immobiliare di interi quartieri che negli anni Quaranta potevano avere un certo appeal per la vicinanza al mare o per la presenza di grandi centri direzionali, ma che oggi, in mancanza di una forte riqualificazione del tessuto urbano, non possono di certo considerarsi di lusso», conclude Pellerano.