Albenga, Lettera aperta al sindaco: “Il mio è un rinnovato ‘allarme magnolie’ in di Viale dei Mille”

LETTERE&INTERVENTI – (di Cosimo Luppino). Albenga. «Signor Sindaco,
Penna letteracon la presente intendo porre all’attenzione di codesta amministrazione un problema che, se non considerato per tempo, seppur prevedibilmente lungo, potrebbe causare serie conseguenze per il manto stradale, per i marciapiedi e, cosa ancor più grave, per le fondamenta e non solo, degli immobili di Viale dei Mille. Il problema consiste nella presenza degli alberi (magnolie) che crescono a dismisura per gli spazi in oggetto, in termini di radicamento e di eccessiva invadenza dei rami con il relativo fogliame, evidenziando un’inquietante e pericolosa espansione delle loro radici che rispecchiano proporzionalmente l’ampiezza della chioma di rami e di fogliame anch’esso in continua e fastidiosa crescita anche se potati periodicamente.

Nel contesto, quindi, sono da considerare anche gli eccessivi costi di manutenzione e i futuri e notevoli esborsi di danaro pubblico per il loro sradicamento onde evitare ogni prevedibile pericolo per gli edifici del posto. A tutto ciò si deve aggiungere l’ulteriore costo per la messa a dimora di altri tipi di alberi.

Il mio è un rinnovato “allarme magnolie”, una preoccupazione già manifestata da me medesimo nel periodo in cui stavano per essere piantate, sia oralmente a tanti amministratori comunali di allora sia per iscritto tramite articoli giornalistici dei quali ne allego uno datato 7 marzo 2001.
È stata una delle tante scelte politiche-amministrative sbagliate, operate da un’amministrazione precedente, e, magari, non supportata da alcun parere tecnico ovvero basata sul pressapochismo di certa classe politica e a caro prezzo per le tasche dei cittadini di quel tempo e sicuramente anche di quelli attuali e futuri.

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Un problema da risolvere che sicuramente graverà sempre più in modo pesante sulle casse comunali ed in modo esponenziale con il decorrere del tempo. Quali potrebbero essere,quindi, le procedure risolutive, in termini di analisi costi-benefici, per provvedere e ritrovarsi un Viale dei Mille lindo, ordinato e fruibile in modo soddisfacente per l’intera collettività ingauna (vedi gli alberi di agrumi nella rinomata e vicina Alassio) ed accettabile per un’accoglienza turistica di qualità?

Una prima ipotesi potrebbe concretizzarsi in un totale sradicamento e rimessa a dimora (possibile?) in altri siti sulla falsariga del parco situato dinanzi al casinò di Montecarlo dove si possono intravvedere alcune di tali magnolie appartenenti alla famiglia “grandiflora” (all’epoca mi ero rivolto all’Istituto di botanica di Genova per avere chiarimenti in merito) che hanno raggiunto una notevole e maestosa grandezza che appare inquietante per il nostro Viale albenganese. Per ridurre il costo di tale ipotesi si potrebbe, magari, contare anche sull’iniziativa privata (?) ovvero sull’iniziativa di eventuali interessati (proprietari del posto, “sponsor”o altri che potrebbero gradire trapiantare tali alberi in altri posti privati o pubblici) che provvederebbero a loro spese, su base volontaria, con l’eventuale impegno contemporaneo di mettere a dimora nuovi alberi compatibili con il luogo e, logicamente, già scelti preventivamente dall’autorità comunale sulla base, questa volta, di pareri espressi dagli appositi uffici tecnici comunali.

Altre ipotesi per evitare o ridurre il costo per le tasche dei cittadini? E’ difficile individuare altre possibili soluzioni (il concorso di idee potrebbe essere aperto) ed in merito esiste un’unica certezza: prima si provvede e minori saranno i costi!
Comprendendo le oggettive difficoltà finanziarie dell’attuale amministrazione che, d’altronde, deve affrontare il difficile compito della scelta delle priorità sulle quali intervenire, ritengo doverosa una presa di coscienza su eventuali ipotesi concrete di intervento con il coinvolgimento degli interessati.

Il mio ripetuto “allarme magnolie” riferito a Viale dei Mille è da intendere, comunque, come una proposta di priorità sulla quale intervenire. Infatti, in tale viale iniziano ad evidenziarsi gli effetti negativi suesposti e facilmente prevedibili per tempo da chiunque si occupi di botanica. Tali effetti si manifesteranno, logicamente, in tempi più lunghi con quasi tutte le magnolie messe a dimora incautamente in tantissime zone di Albenga, zone incompatibili con la presenza di simili alberi.

Nell’auspicio che questa missiva sia considerata adeguatamente, intendo esprimere la mia intenzione di partecipare in modo fattivo e, per quanto possibile tempo permettendo, alle scelte politiche della città con “metodo scientifico” e con “buona fede.” Un metodo che per una “buona politica” spero possa tradursi complessivamente nel partecipare democraticamente insieme all’intera cittadinanza (sull’argomento tutti, o quasi, gli attuali partiti, carenti di ogni debita regolamentazione, non svolgono affatto il relativo compito loro attribuito dall’art. 49Cost.) per “Ideare” la qualità della vita dell’intera collettività.

Senza esprimere uno spirito di contrapposizione anticipo un’altra problematica, che ritengo prioritaria, consistente nell’assetto idrogeologico dell’intero territorio albenganese che, se ben ricordo, ha già inserito nel suo programma elettorale e che, comunque, mi auguro possa essere affrontato in modo incisivo e con la più ampia partecipazione e trasparenza auspicabile.
Nell’augurarle un buon lavoro,

Cordiali Saluti
Prof. Cosimo Luppino»