Regionali, Ferraro (RC): “non vi è altra possibilità se non lavorare alla costruzione di una alternativa di sinistra”

Savona. «Le primarie liguri dell’11 gennaio hanno visto la vittoria di Fabrizio FerraroRaffaella Paita; ciò non può essere motivo di soddisfazione per il Partito della Rifondazione Comunista, perché l’anima renziana del PD andrà probabilmente a governare la Regione Liguria». È quanto sostiene il coordinatore provinciale di Rifondazione Comunista, Fabrizio Ferraro, commentando il voto di ieri.


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«La deriva di destra – prosegue – che si è fatta strada nazionalmente nel Partito democratico ora si apre un varco importante anche in Liguria, nonostante la presenza di una figura di primo piano come quella di Sergio Cofferati che ha annunciato ricorso verso i risultati delle votazioni per manifeste infiltrazioni di esponenti di destra e alcuni episodi poco trasparenti nel processo di voto.  Rifondazione Comunista non ha partecipato a queste primarie per la mancanza di una piattaforma programmatica e per il completo legame dell’esito del voto solamente al nome risultante eletto. Non consideravamo e non consideriamo uguali le figure politiche di Cofferati e Paita. Se con il primo c’era la possibilità di tracciare un programma condiviso, è del tutto evidente che con la vittoria di quest’ultima risulta assolutamente impraticabile qualunque dialogo col Partito democratico».

Tramontata l’ipotesi di una coalizione con il Pd, dice Ferraro, «non vi è altra possibilità se non lavorare alla costruzione di una alternativa di sinistra per le prossime elezioni liguri che offra all’ampio elettorato che ha sostenuto Cofferati e ai tanti che, come noi, legittimamente hanno scelto di astenersi dal voto, di trovare sulle schede elettorali una proposta chiaramente progressista, di opposizione al renzismo e alla deriva di destra del PD».

Strada comunque non semplice viste le note fratture che hanno sempre contraddistinto le varie anime della cosiddetta sinistra d’alternativa: «L’auspicio – dichiara comunque il coordinatore provinciale di RC- è che si lascino da parte i veti contrapposti e si lavori ad una formazione che vada dal gruppo de L’Altra Liguria fino a Sel e all’area critica di sinistra del PD, passando per Rifondazione Comunista, per i Comunisti italiani, per i Verdi e altre forze; che crei una piattaforma di programma alternativa a tutto quello che sarà presente sulla scheda. Un’alleanza che metta al centro del suo programma il lavoro, l’ambiente e i diritti sociali e civili. Tutte tematiche trascurate profondamente in Liguria e che hanno bisogno di un rilancio a tutto tondo. Coinvolgiamoci tutte e tutti in questo progetto: senza preclusioni, rispettando le differenze e valorizzandole come elemento di unità e di forza».