Lega Nord col… colbacco, Viale: “Salvini in Russia; unico leader a difesa dell’export del made in Italy e made in Liguria”

«In queste ore il nostro segretario Salvini per la seconda volta in pochi Sonia Viale1 xG00mesi è tornato in Russia per promuovere le nostre piccole e medie imprese gravemente danneggiate dalle sanzioni assurde che stanno mettendo in ginocchio migliaia di nostre aziende. Al contrario di Renzi che non ha fatto nulla di concreto e tangibile a sostegno e per il rilancio delle nostre imprese, Salvini è l’unico ad aver stabilito un “ponte” con la Russia di Putin, un mercato da 144 milioni di abitanti che sta subendo una drammatica battuta d’arresto con riverberi negativi sulle nostre imprese».


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Così Sonia Viale, segretario regionale della Lega Nord Liguria, commenta la missione a Mosca del segretario Matteo Salvini, intervenuto alla Duma, la camera bassa del parlamento russo.

«La Russia è ed è sempre stato un preziosissimo interlocutore commerciale del nostro Paese – dice Viale – anche la Liguria, come confermano gli ultimi dati diffusi da Confartigianato, ha tutto da perdere nel chiudere le relazioni con il Paese di Mosca. Il valore delle esportazioni liguri ha registrato tra il 2013 e il 2014 un significativo trend di crescita passando dai 116 ai 129 milioni di euro. Una crescita che porta la nostra regione a pesare per l’1,3% sull’export totale italiano verso il Cremlino. Purtroppo gli sforzi e il lavoro delle imprese liguri rischiano di essere vanificati dall’operato – o meglio dall’immobilismo – del governo Renzi che invece di tutelare gli interessi delle nostre imprese preferisce seguire i diktat ideologici imposti da Bruxelles».

«La Liguria, come il resto delle regioni del nostro Paese, ha spazi di crescita enormi sul mercato russo: nel turismo, nell’agroalimentare, nella cultura, nell’edilizia e nel manifatturiero. Non si può continuare ad accettare la politica estera di Renzi, miope e dannosa per le nostre imprese che oltre a non ricevere alcun aiuto nella propria promozione all’estero dal governo italiano oggi si ritrovano con il bastone tra le ruote messo dalle assurde misure adottate dall’Europa», conclude Viale.