Gatti e colonie feline, Enpa Savona insorge: “Un Regolamento comunale di convivenza ‘incivile'”

“I cittadini che intendono occuparsi delle colonie feline sul territorio gattini millesimo 7 14comunale sono tenuti a consegnare all’’ufficio competente del Comune di Savona il censimento della colonia di propria competenza, provvedendo a trasmettere il numero di gatti che le compongono ed i relativi dati identificativi, il censimento deve costantemente essere aggiornato del numero di gatti presenti in colonia e delle loro condizioni di salute.
È proibito da parte di chiunque, in tutti i luoghi pubblici, aperti al pubblico, nei cortili condominiali e in qualsiasi luogo privato, provvedere all’alimentazione degli animali, qualora l’attività possa essere di disturbo o fastidio a terzi o creare nocumento all’igiene pubblica ovvero sporcare il suolo. Tale divieto si estende anche ai luoghi privati, qualora l’attività possa creare disturbo o fastidio a terzi o creare nocumento all’igiene pubblica.
L’alimentazione dei felini, anche non costituiti in colonie, è ammessa a condizione che tale attività non crei nocumento all’igiene pubblica ovvero alla pulizia del suolo o al decoro urbano ed i residui di cibo vengano raccolti.
La violazione, salvo che il fatto non costituisca reato, comporta la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una sanzione amministrativa di carattere pecuniario da euro 50 a euro 500 con obbligo di ripristino immediato dello stato dei luoghi”.

«Sono queste le condizioni durissime riservate dal Comune di Savona ai gatti e ad ogni altro animale libero che vive in città, dopo tre mesi di riunioni e discussioni, che sono andate quasi bene per i cani ma sono micidiali per i gatti, gli altri animali liberi e selvatici e chi di loro si occupa e li ama», protesta l’Enpa Savona: « L’allarme della Protezione Animali è massimo; se domani pomeriggio sarà approvato questo testo in consiglio comunale, per le colonie feline cittadine si preannunzia un futuro di fame e sofferenze e per i gattari e le gattare di soprusi e multe».

«La norma – sostiene l’Enpa Savona – è addirittura illegittima perché in contrasto con una legge regionale del 2000 che tutela le colonie feline e che permette sempre di dare da mangiare ai gatti, chiaramente nel rispetto dell’igiene pubblica, e già risolve con un percorso condiviso comune/associazione le problematiche che per tale attività spesso insorgono; e che è stata autorevolmente confermata da una recente sentenza della Corte d’appello di Genova. Con la proposta del comune invece si introduce una burocrazia pazzesca chiedendo ai cittadini il censimento costantemente aggiornato delle colonie, attività che invece dovrebbe fare il comune stesso, impedendo quindi di alimentarle se e fino a quando non lo si fa, che permette di impedire di dare cibo se crea anche solo fastidio a qualcuno e sono molti, anche se una minoranza rumorosa, coloro che semplicemente non vogliono i gatti vicino a casa. Naturalmente fioccano multe fino a 500 euro, il massimo del “regolamento di convivenza civile e carta etica”, dove per violazioni molto più gravi ci sono multe minori o uguali, o nessuna, dove le multe sono concentrate quasi tutte e solo nel titolo VI che riguarda gli animali!»

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«Una vergogna per Savona, quando ormai da tempo centinaia di altri comuni grandi e piccoli tutelano le colonie feline e chi di loro si occupa. I volontari dell’ENPA, che con il loro lavoro hanno sterilizzato i gatti di tutto il centro cittadino e in parte delle periferie, che curano i soggetti feriti e malati anche se, essendo un obbligo del comune, aspettano ancora buona parte dei contributi del 2012 e 2013, sono disgustati ed amareggiati e domani dalle 16 saranno presenti in consiglio, per guardare in faccia chi avrà il coraggio di votare una norma che, verso gli animali, si connota invece come convivenza “incivile”», concludono gli animalisti.