Balneari, nasce Manifesto per sostenibilità stabilimenti italiani

Nasce un manifesto per la sostenibilità ambientale degli stabilimenti mare orizzonte G00balneari italiani. Il progetto è stato portato avanti dall’associazione di categoria degli esercenti balneari, Donnedamare, e dal Centro di ricerca interuniversitario in scienze ambientali e biotecnologie Cesab. L’idea è quella di avviare un percorso che possa dar modo agli stabilimenti di puntare sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente marino concentrando l’attenzione anche sull’innovazione e sul miglioramento del rapporto tra gli stabilimenti balneari e l’ecosistema. Il manifesto sarà presentato nel corso dell’evento “Il Mare: la sostenibilità come motore di sviluppo” all’area espositiva del Terminal Crociere e Fortezza Vecchia di Livorno il 14 e 15 novembre realizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra) e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Si tratta di un manifesto a cui poi seguirà un percorso con un marchio di qualità, un registro e uno studio universitario che possano coinvolgere gli operatori balneari italiani nell’ottica di una integrata sostenibilità.

“La nostra ricerca accademica – ha spiegato il professor Ercole Amato, presidente del Cesab – ha come obiettivo quello di capire quali innovazioni tecnologiche si possono avviare negli stabilimenti per renderli maggiormente rispettosi dell’ambiente e più in armonia con il territorio. L’Italia ha il mare come sua grande risorsa ed è opportuno lavorare su questa straordinaria eccellenza del Paese”. “Abbiamo deciso di avviare questo nuovo percorso – ha sottolineato Bettina Bolla, presidente di Donnedamare – per fare in modo che gli operatori balneari possano qualificarsi sempre di più come elementi di eccellenza nel panorama turistico italiano e per dimostrare quanto tengano al rispetto dell’ambiente. Molte buone pratiche sono state portate avanti a livello nazionale: noi vogliamo metterle a sistema e fare un grande laboratorio sperimentale per la sostenibilità marina”.