Per “La Notte dei ricercatori”… c’è un insetto nell’aperitivo! Appuntamento al Giardino Letterario Delfino

Non è buono ciò che è buono ma ciò che piace. E ci piace quel che ci hanno Punti interrogativiinsegnato a mangiare quando eravamo piccoli. Quindi i bambini senza gran fatica imparano che è buono quello che propone la cultura – quindi il Paese ma anche la Religione e le tradizioni- del posto in cui son stati svezzati.
Venerdì 26 al Giardino Letterario Delfino in Regione Carenda (via Aurelia) di Albenga potrete assaggiare stuzzichini con gli insetti. Che schifo eh? E la stessa cosa dicono di noi gli africani quando scoprono che mangiamo il gorgonzola; loro non assaggiano lumache, cozze e acciughe perché sono inutili animali piccoli, visto che nei loro mari si pescano pesci belli grossi. Nel Mondo si mangia tutto: tutto quello che la natura mette a disposizione; bisogna solo saperlo trattare per renderlo gradevole. Mangiamo le radici, mangiamo i funghi, adoriamo roba puzzolente come i tartufi ma gli insetti. “che schifo!”.
Se noi cuciniamo l’anguilla e il capitone, altri fanno zuppe di serpente; se noi diamo ai bambini la cervella di bovino o il sanguinaccio, altri adorano la cervella di scimmia o le larve di termiti; noi mangiamo i gamberetti, altri friggono le cavallette e le locuste. Non cambia niente: il valore proteico della locusta è ben maggiore di quello della fettina di manzo; lo scopo è nutrirsi adeguatamente con poca spesa. Quindi l’Uomo ha imparato ad usare i prodotti che aveva intorno. Le nostre formiche son piccole e non ci servono come cibo ma altri friggono quelle grosse e nere che hanno il sapore delle patate al burro. E quale bimbo non adora le patate al burro?
Quindi se volete uscire dalla ristretta convinzione che il nostro cibo sia l’unico possibile partecipate all’incontro con Marco Ceriani (studioso esperto di insetti), il dott. Tessmann e il dott. Sgarlato (sul rapporto medico-psicologico tra uomo e insetti) e Corrado Boragno (dell’Univ di Genova, Dipart. Di Fisica, su cosa è la Biomimetica). Un pomeriggio -dalle 17 alle 20 – diverso, inserito nella manifestazione annuale “La Notte dei ricercatori”, progetto Europeo che in Liguria vede impegnate Genova, La Spezia e appunto Albenga.