Soddisfazione da parte della CIA Ligure per il contenuto del DL 91/2014 che ripara un danno provocato con l’emanazione del provvedimento cosiddetto “Terre dei fuochi” che, con l’obiettivo sacrosanto di tutelare il territorio da pratiche pericolosissime per l’ambiente e fortemente dannose anche per l’agricoltura, aveva introdotto una norma che rendeva impossibile – su tutto il territorio nazionale- l’abbruciamento sul campo di residui vegetali, di sfalci e potature, spesso realizzati in situazioni ove, ogni altra forma di smaltimento , è pressoché impossibile.
«Grazie alla nostra insistita azione, dichiara Aldo Alberto Presidente Regionale di CIA Liguria- è stato possibile ottenere la modifica della norma e tornare ad operare ripristinando una pratica da sempre in uso, la cui soppressione non trovava alcuna ragione. In questo Paese però la burocrazia è davvero indomita, per cui per dare piena attuazione alla norma è necessario che il Sindaco con propria ordinanza regolamenti le modalità della pratica di abbruciamento. Un passaggio inutile – ha proseguito il Presidente- in quanto l’uso del fuoco nella nostra Regione è normato dal Regolamento di polizia forestale che con puntualità regola questa pratica garantendo, sicurezza e controllo».
Per questa ragione la Confederazione ha sollecitato la Regione Liguria ed in particolare l’Assessore all’ Agricoltura a predisporre una nota, rivolta a tutti i Sindaci, invitandoli a provvedere alla emissione delle ordinanze, richiamando le norme del regolamento di Polizia Forestale in vigore nella nostra Regione. «Un buon risultato della nostra iniziativa- ha dichiarato Aldo Alberto , Presidente Regionale di CIA Liguria- auspichiamo in una azione rapida della Regione a supporto degli adempimenti dei Sindaci, per consentire che la norma sia pienamente operante nelle prossime settimane quando si avvieranno le operazioni di pulitura dei terreni dai residui di coltivazione, o la predisposizione per la raccolta».