Liguria, Corsi triennali: al via i nuovi esami di qualifica

Nuovi esami di qualifica dei corsi triennali di istruzione e formazione professionale in Liguria, promossi con il coordinamento della Regione cappello e diploma generica 00Liguria e dell’Ufficio Regionale Scolastico.

Le nuove prove di esame di qualifica e l’insieme del nuovo percorso normativo- presentate in mattinata dall’assessore alla Formazione Pippo Rossetti e dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Giuliana Pupazzoni- prenderanno il via lunedì 9 giugno per gli iscritti al terzo e ultimo anno, per conseguire il riconoscimento della qualifica professionale istruzione e formazione professionale rilasciata dalle Regione Liguria.

Per la prima volta dopo un percorso normativo durato alcuni anni e l’approvazione delle linee guida adottate nel 2011 che hanno definito i raccordi tra gli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale, avranno luogo il Liguria gli esami che sulla base di una disciplina regionale uniformata assegnerà qualifiche professionali secondo standard formativi riconosciuti.

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Gli esami si svolgeranno dal 9 al 14 giugno per i corsi tenuti negli istituti professionali di Stato e a seguire, dal 23 al 28 giugno, negli enti di formazione professionale accreditati.

Le prove di esame prevedono una prova multidisciplinare uguale per tutti – un elemento di maggiore qualificazione del sistema regionale nel panorama italiano- che riguarderà la letteratura italiana, storia e educazione civica e una prova linguistica.

Successivamente con modalità differenti, a seconda delle caratteristiche dei corsi giunti a conclusione per il triennio 2011-2014, si terranno le prove pratiche.

La Regione Liguria ha già individuato i presidenti di Commissione che presiederanno le Commissioni d’esame interne.

Questa prima sessione di esami, “consolida un percorso fortemente voluto dalla Regione Liguria e dall’assessorato all’Istruzione in stretta collaborazione con l’Ufficio Regionale Scolastico che ha avuto come scopo primario l’acquisizione di qualifiche triennali con criteri riconosciuti che possono fornire maggiore autorevolezza alle qualifiche nate per rispondere alle esigenze specifiche delle aziende e del mondo del lavoro”, afferma l’assessore Pippo Rossetti.

I corsi triennali si concludono dopo 1050 ore di formazione complessiva per ogni allievo comprensivi di 150 ore di interventi personalizzati per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti con competenze professionali acquisite attraverso attività di laboratorio e di alternanza scuola-lavoro); i corsi sono programmati sulla base dei settori produttivi considerati prioritari per i fabbisogni del territorio ligure.

“Con le scelte operate in questi anni e con il lavoro di coordinamento svolto dal Sistema educativo Regionale della Regione Liguria e l’Ufficio Regionale Scolastico, si è arrivati ad un passo importante per costruire un sistema della formazione e istruzione professionale davvero integrato, con standard precisi che danno al percorso della formazione professionale obiettivi qualitativi alti e più vicini alle esigenze effettive del mercato del lavoro.

“Non è più una scommessa quella intrapresa dalla Regione Liguria” – ha spiegato Rossetti- “ma una realtà che con l’avvio di questa prima sessione di esami per gli concretizza un lungo lavoro di coordinamento e uniformità di criteri e parametri di qualità nella formazione di capitale umano che è e rimarrà il vero motore per il rilancio anche della nostra regione.”

“Con queste azioni concrete e con la collaborazione stretta tra Sistema Regionale dell’Istruzione e Formazione e Ufficio Regionale Scolastico, Istituti professionali ed Enti accreditati” ha proseguito l’assessore regionale all’Istruzione – “i corsi Ie FP escono da un limbo di insufficiente considerazione, per entrare a pieno titolo in un’offerta di formazione di qualità elevata, pensata anche per integrarsi pienamente con i percorsi formativi che vanno oltre i corsi triennali. È un sistema che dà la possibilità di entrare nel mondo del lavoro da subito alla conclusione del periodo di istruzione obbligatoria ma che mantiene intatte le possibilità per chi lo volesse di proseguire gli studi. È una scommessa vinta che potrà ancora crescere e migliorare”.