Albenga: “Parliamo di Slow Medicine”…

Giovedì 22 Maggio “Parliamo di Slow Medicine”: alle ore 21,00 – con Slow Medicineingresso libero – presso Auditorium San Carlo di Albenga incontro con Giorgio Bert (medico) e Silvana Quadrino (psicologa e psicoterapeuta) autori del libro “Slow medicine. Perché una medicina sobria, rispettosa e giusta è possibile”. (Sperling & Kupfer). Intervengono Giovanni Ragazzini, pediatra, e Giampaolo Cenisio, psicologo e psicoterapeuta.


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«Il libro-manifesto della rivoluzione slow nella medicina: un nuovo modo di intendere salute, cura e sanità. Negli ultimi cinquant’anni il progresso della medicina ha prodotto vantaggi indiscutibili per la nostra salute, ma ha anche contribuito a diffondere false convinzioni e aspettative irreali, che hanno aumentato la richiesta di farmaci ed esami. La verità emerge da una recente ricerca: su 2.500 prestazioni sanitarie solo il 46% risulta del tutto appropriato. E non sono i pazienti, contrariamente a quanto si crede, ad avere vantaggi da prescrizioni non necessarie. Al contempo è aumentata la distanza tra medico e paziente – poco tempo a disposizione per le visite, scarso scambio di informazioni, alta conflittualità –, mettendo in serio pericolo la relazione di fiducia fondamentale per la qualità della cura».

«La Slow Medicine, giovane movimento in sintonia con il più noto Slow Food, nasce dalla considerazione che tutti noi rischiamo di farci irreggimentare, di lasciare ad altri – in particolare a chi ha interessi economici che spingono a «inventare malattie e accrescere il consumo di prestazioni e farmaci» – il potere di orientare le decisioni riguardo alla nostra salute. Perché Slow? Perché sostiene che dialogo, rispetto e giustizia curano più efficacemente, e che fare di più non vuole dire fare meglio. Attraverso l’esperienza di cittadini e di professionisti e con dati scientifici aggiornati, questo libro spiega come ripensare prevenzione, diagnosi e terapia nell’interesse del paziente: più ascolto da parte del medico, più confronto, meno sprechi, meno condizionamenti economici. Il progetto sta riscuotendo enorme consenso e i risultati concreti si moltiplicano. Slow Medicine è infatti una rete in rapida espansione, costituita da professionisti, cittadini, associazioni, enti che lavorano insieme, alla pari, per un grande cambiamento».