Emergenza Immigrazione, Rambaudi a Governo: “servono risorse finanziarie adeguate e coordinamento prefetture”

“Immigrazione, servono risorse finanziarie adeguate ed è necessario il lorena Rambaudi new1 xG00coinvolgimento di Comuni e Regioni nella gestione di quella che potrebbe trasformarsi in una emergenza”, afferma Lorena Rambaudi, assessore della Regione Liguria che coordina la commissione nazionale delle Politiche Sociali regione italiane. È quanto chiesto dalle Regioni nel pomeriggio nel corso della Conferenza Unificata straordinaria convocata dal Ministro per gli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, per discutere di immigrazione.

Alla Conferenza per il Governo erano presenti anche Graziano Delrio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con i sottosegretari Franca Biondelli (Lavoro), Domenico Manzione (Interno) e Pier Paolo Baretta (Economia e Finanze)

 “La situazione che oggi le Regioni hanno manifestato è di grande allarme e preoccupazione per le modalità di gestione dell’emergenza di queste ultime settimane”, ha detto la Rambaudi.

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 Dall’inizio dell’anno sono già arrivati in Italia 18.000 profughi. Si tratta di un flusso di ingresso che, attraverso l’Italia, si dirige verso l’Europa.

E’ pertanto necessario che il Governo italiano attivi tempestivamente un confronto con l’Unione Europea affinchè venga condivisa una strategia comune di accoglienza ed integrazione, valorizzando gli strumenti già oggi disponibili ed applicando le normative, in modo che venga permesso il transito degli immigrati nello spazio Ue.

 Le Regioni hanno chiesto al Governo di riattivare le procedure con il coordinamento delle Prefetture dei Comuni capoluogo e il coinvolgimento di Comuni e Regioni poiché è necessario il supporto operativo delle Autonomie Locali, agevolare il lavoro per l’ospitalità e mettere a disposizione risorse adeguate in modo da gestire al meglio l’accoglienza e l’assistenza sanitaria.

 Per le regioni, conclude la Rambaudi, “è fondamentale definire con urgenza un piano nazionale, imperniato sul sistema di accoglienza SPRAR, che deve rimanere il perno centrale del sistema di accoglienza nazionale.Devono essere quindi attivati immediatamente i 6.500 posti aggiuntivi su cui i Comuni hanno già dato la loro disponibilità”.