Ex Ospedale “Val d’Olivo”, Melgrati: RSA non tornerà più ad Alassio, meglio modificare la destinazione d’uso dell’immobile

Discussa l’interrogazione del Capogruppo in Regione di Forza Italia Marco Marco Melgrati fpA1sx MMelgrati sull’occupazione abusiva dell’ex ospedale Val d’Olivo di Alassio. Ha spiegato in Aula l’esponente di Forza Italia: “fino a poco tempo fa questa struttura benché oggetto di cartolarizzazione da parte dell’Asl risultava ancora a carico dell’azienda sanitaria savonese. Da qualche tempo invece mi risulta che Arte, legittimo proprietario dell’immobile, abbia preso in carico la struttura ed abbia provveduto a ripristinare una situazione di normalità ed insieme alle forze dell’Ordine a sgomberare dagli occupanti abusivi l’ex ospedale”.

“La domanda che rimane ancora disattesa – continua il capogruppo di Forza Italia in Regione – è se vi sia l’intenzione di utilizzare l’immobile a fine di Rsa o se, visto lo spostamento della residenza sanitaria Assistenziale di Albenga al Trincheri e parte ad Andora, non sarebbe più utile chiarire la destinazione d’uso dell’immobile che potrebbe essere sfruttato per fini più utili al territorio ed ai cittadini residenti”.

“Dalla risposta dell’Assessore Montaldo è emerso chiaramente che non vi è più l’intenzione di usare l’ex ospedale a fini sanitari e quindi credo che sia importante sollecitare l’amministrazione comunale di Alassio a richiedere alla Regione Liguria la possibilità di modificare la scheda urbanistica dell’area in questione adibendola a usi più utili al Comune prevedendo in questa conversione la destinazione del 10% dell’immobile a edilizia convenzionata, che consentirebbe ai cittadini di acquistare abitazioni ad un costo convenzionato e quindi al Comune di incamerare risorse economiche importanti soprattutto in questo difficile momento di congiuntura economica negativa. O meglio ancora a edilizia di tipo sociale, che potrebbe dare risposte a 7-8 famiglie, visto che stiamo parlando di 450 mq, che diversamente non troverebbero accesso al mercato degli affitti e potrebbero contare su canoni bassi che varierebbero da 50 a 80 euro mensili, e quindi su un concreto aiuto”, conclude Marco Melgrati.

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