Valeria Golino ritirerà domenica 5 luglio a Millesimo il Premio Inquieto dell’Anno, istituito dal Circolo degli Inquieti di Savona e destinato a personalità del mondo dell’arte, della cultura, della scienza, dello spettacolo e della società civile, che spiccano per “la vivacità intellettuale e sentimentale, il desiderio mai completamente soddisfatto di conoscere e di conoscersi, di comprendere se stesso e gli altri e di intraprendere iniziative e avventure nuove”.
“Caratteristiche che certo non mancano a Valeria Golino, vincitrice di questa diciottesima edizione. – commenta il presidente del Circolo, Elio Ferraris – Come noi Inquieti è una nomade culturale, sempre pronta a partire per destinazioni culturali insolite, come testimoniano la sua variegata filmografia e il suo esordio nella regia. È una delle donne italiane che rendono onore al nostro Paese nel mondo”.
La cerimonia di consegna si terrà in piazza Italia, con inizio alle ore 21. Sarà presente anche Antonio Ricci, Inquieto dell’Anno 2001.
Dopo i saluti del sindaco di Millesimo, Pietro Pizzorno, è previsto un omaggio filmato a Valeria Golino a cura del regista Eros Achiardi. In seguito, l’attrice, a colloquio con Elio Ferraris, parlerà della sua “inquietudine”.
Nata a Napoli, figlia di un germanista italiano e di una pittrice greca di origini francesi ed egiziane, Valeria Golino è cresciuta tra Atene e la città partenopea. Scoperta da Lina Wertmüller, ha recitato per registi come Peter Del Monte, Sean Penn, Robert Altman, Quentin Tarantino, Gabriele Salvatores, Mike Figgis, Gillo Pontecorvo, John Carpenter, Francesca Archibugi, Silvio Soldini, Olivier Marchal, Nanni Moretti e Paolo Virzì. Nel 1986 ha vinto la Coppa Volpi come miglior attrice al Festival di Venezia per Storia d’amore. Due anni dopo si trasferisce a Los Angeles, dove vive fino al 2000, e lavora a più di venti film, tra cui Rain Man con Dustin Hoffman. Nel 2013 ha esordito alla regia con il film Miele, vincendo il Nastro d’Argento e il David di Donatello come miglior regista esordiente.
“Sarà per le sue origini, ma il suo bellissimo viso è magico – commenta Elio Ferraris – e offre effetti che solo una maschera greca sa rendere. Valeria si trasforma in altri esseri e si fa compartecipe delle nostre diverse inquietudini”.
Il Premio Inquieto dell’Anno non ha valore venale. Consiste in un piccolo drappo di lino con il “titolo” sovraricamato, contenuto in una pentola di terracotta “sghimbescia”, schiacciata da un lato e con i manici disposti in modo irregolare.
Negli anni scorsi è stato assegnato a Ramin Bahrami, Guido Ceronetti, Ferruccio De Bortoli e gli abitanti dell’Aquila, Renato Zero, Elio (di Elio e le storie tese), Don Luigi Ciotti, Milly e Massimo Moratti, Raffaella Carrà, Régis Debray, Costa Gavras, Oliviero Toscani, Barbara Spinelli, Antonio Ricci, Gino Paoli, Francesco Biamonti, Gad Lerner, Carmen Llera Moravia.
La serata fa parte degli eventi di “Un Millesimo di Inquietudine”, rassegna di incontri e dibattiti con musicisti, scienziati, filosofi, artisti e scrittori, organizzata dal Circolo con il contributo del Comune, della Fondazione De Mari, della Camera di Commercio e della Cassa di Risparmio di Savona, che proseguirà nelle giornate del 18 e 19 luglio.
Attesi, fra i molti ospiti, il magistrato Gherardo Colombo, il genetista e neuro scienziato Edoardo Boncinelli, i filosofi Valerio Meattini e Francesca Rigotti, l’artista Ugo Nespolo, il cantante, autore e musicista Shel Shapiro e lo studioso di astrologia Marco Pesatori.
* La foto di Valeria Golino è di © Fabio Lovino