Savona, sindaco Berruti: protesta dei forconi “contraria alla nostra tradizione democratica”

«Protestare è un diritto. In questo Savona non ha bisogno di lezioni. La nostra città ha sempre saputo accogliere grandi manifestazioni popolari. I cortei civici contro le bombe, i cortei sindacali per il lavoro, le marce per la pace sono pietre miliari nella storia contemporanea di Savona. Ma ciò che accade in queste ore non c’entra nulla con la nostra tradizione democratica». Così il sindaco di Savona Federico Berruti stigmatizza l’andamento delle manifestazioni della “protesta dei forconi”.

«In queste ore – spiega il sindaco Berruti – la città è paralizzata da comportamenti che danneggiano o impediscono la vita quotidiana dei savonesi senza alcun rispetto per le regole, per le libertà e per i diritti dei cittadini. Ho espresso pertanto alle istituzioni che hanno la responsabilità dell’ordine pubblico la richiesta di agire con rigore e fermezza per ripristinare l’ordinata vita civile della città, e di predisporre ogni elemento utile affinché coloro che commettono reati possano essere identificati e segnalati all’autorità giudiziaria».

«Desta particolare preoccupazione la partecipazione di giovanissimi alle manifestazioni. Le proteste giovanili vanno considerate sempre con maggiore tolleranza. Ma in questo caso il rischio è che si strumentalizzino l’inesperienza e la passionalità tipiche dell’adolescenza. Richiamo pertanto tutti noi genitori e, insieme a noi, il mondo della scuola, ad impegnarsi in queste ore per aiutare i più giovani a distinguere tra la legittima protesta da un lato, e la prepotenza ed il sopruso dall’altro», conclude Berruti.

3 Commenti

  1. Premesso che ogni episodio di violenza và fortemente combattuto,condannato e punito, vedo che aleggia uno strano concetto di “democrazia”, come dice giustamente IngaunoDOC.
    Vi preparate con questi argomenti a ottenere la maggioranza utile a governare senza inciucio? La vedo dura…
    La “tradizione democratica” prevede il totale asservimento e sottomissione a qualsiasi cosa come le riforme pensionistiche Fornero, l’IMU sulla prima casa e l’attuale trasformismo dell’imposta, il taglio della sanità e dei posti letto, l’adesione al MES con 125 miliardi dati a Bruxelles, il fiscal compact, l’approvazione incondizionata alla bocciatura del taglio alle pensioni d’oro, il decreto IMU con lo sconto alle società di slot per 98 miliardi, il rinvio vergognoso del taglio del finanziamento ai partti, i vari decreti de fare , salva Italia salva qui salva là…ecc. ecc. , tutto con innumerevoli e democraticissime approvazioni de impero, con voto di fiducia ai vari Monti e Letta?
    La “tradizione democratica” prevede tutto ciò?!!?
    E’ questa la risposta “democratica” a esodati, monoreddito a 700 euro al mese, disoccupati, artigiani e commercianti strizzati da tasse ed Equitalia, cassintegrati, 4 milioni di poveri indigenti?
    Prima di affrontare temi così importanti come quelli legati all’uso (e abuso) della parola “democrazia” sarebbe meglio tenere a mente la differenza tra demagogia e populismo, il termine dispregiativo e offensivo con cui si è soliti ultiumamente etichettare le esigenze e le accorate urla di dolore del POPOLO, quel popolo che è ELETTORE e ancor prima SOVRANO.

  2. Meglio parcheggiati davanti alla TV…Mi fa specie che il sindaco si preoccupi della presenza di tanti giovani..mah ben venga..finalmente hanno uno scopo comune il loro futuro.Hanno tutti i diritti di scegliere come viverlo

  3. che strana concezione di democrazia hanno questi signori, quando manifestano loro e spaccano tutto quello che c’è per strada allora va bene, quando invece manifestano gli altri allora è contraria alla tradizione democratica… ma fateci il piacere!!! IPOCRITI !!

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