Albenga, Ghiglione (Pd) contro l’ex Giunta Guarnieri: “Giostre permanenti piazza Corridoni? No grazie”

«Ulteriore atto dell’ex giunta comunale finalizzato a svilire e svendere il patrimonio comunale albenganese. Eccoli nuovamente i nostri magnifici sette che senza un minimo di programmazione decidono di concedere un bene pubblico, piazza Corridoni, per ospitare in modo permanente le giostre e le attività ludiche. Solite banalità!». Così l’ex consigliere di Albenga Tullio Ghiglione (Pd) in merito a una delle ultime delibere firmate dalla Giunta Guarnieri poco prima dello scioglimento del Consiglio Comunale.

«Come si può pensare – prosegue Ghiglione – di compromettere un’area che potrebbe avere una propria appetibilità con una proposta così di basso profilo? Tale area potrebbe/dovrebbe essere inquadrata in un ragionamento urbanistico che ne possa valorizzare la propria collocazione centrale e strategica per una funzione diversa da quella ipotizzata nella delibera di giunta del 25/11».

«La propria vicinanza al teatro Astor (che è fermo da tre anni) l’adiacenza con area ex comune di Loano e con Piazza Europa, rappresenta una polarità molto forte che se ben studiata e valorizzata potrebbe assumere una propria autonomia funzionale di cerniera tra la marina e il centro cittadino anche in prospettiva dello spostamento a monte della ferrovia, con il conseguente ri-utilizzo del rilevato ferroviario. Concederla in modo permanente ad un luna park mi sembra un oltraggio al buon senso. Un vincolo che perdurerebbe nel tempo senza poi potervi ipotizzare diverse e più utili destinazioni d’uso».

«Oltretutto, questo atto, dimostra la grande confusione che regnava sovrana nella ex giunta comunale che fino a qualche mese fa ne ipotizzava la funzione scolastica per il futuro polo e oggi, invece, una giostra. Sembra strano ma è proprio così. L’aspetto singolare è che tre giorni dopo che è stato deliberato l’atto, viene già protocollata, da parte di un soggetto privato, una proposta in tale senso… coincidenza? Mah! Questa, come tante altre, sono le stranezze che da tre anni e mezzo si verificano qui ad Albenga. Per fortuna, questa è l’ultima volta», conclude Ghiglione.

2 Commenti

  1. L’ultima che hai detto Papeà.
    Silenzio dovuto al profondo sonno a volte volontario e altre strategico.
    Lo stesso sonno che c’era anche in altre faccende che hanno portato a lasciare l’acquedotto pubblico in mano private o a assistere passivi (mah!..) che depredavano l’ospedale pubblico o a lasciare chiudere Eco Albenga dando ai privati il servizio che era pubblico.
    Cose che la gente non si dimentica e che il conto verrà presentato alle elezioni sia a una parte che all’altra.
    Facile oggi fare i salvatori della patria…
    Adesso dobbiamo ciucciarci le filippiche di questo qui che che è già in campagna elettorale e magari ha anche ambizioni da sindaco, roba da matti.
    Dov’erano?

  2. La vicenda dello IAT ha insegnato che è meglio prima fare il bando e, dopo tre giorni, protocollare le domande e non fare un bando su misura della unica richiesta.

    La musica però non cambia: chi ci rimette sono sempre e solo i cittadini.

    A maggio speriamo di cambiare non solo musica e musicanti ma anche comprimari e figuranti.

    E’ molto sospetto che chi se ne sta ben sveglio il 26 novembre, dormisse invece profondamente il 13 agosto quando veniva pubblicato il Project Financing per un forno crematorio a Leca da 3,6 ML di euro.

    O è la campagna elettorale che ha dato la sveglia, dopo tre anni di assordante silenzio, al PD?

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