Albenga: applausi, si è alzato il sipario per Su la Testa 2013

di Alfredo Sgarlato – Morbide note di piano accolgono il pubblico del Teatro Ambra in attesa che parta l’ottava edizione di Su la Testa. I presentatori, quest’anno il cantautore Davide Geddo e la biondissima Lorenza Bertoglio, dopo i ringraziamenti di rito annunciano che, come tutta la musica che abbiamo ascoltato negli ultimi centocinquant’anni comincia col blues, sarà il blues ad aprire il festival.

Sale sul palco Paolo Bonfanti, accompagnato da Nicola Bruno al basso e Alessandro Pelle alla batteria. Il trio presenta il nuovo album “Exile on backstreets”, da cui estraggono una serie di brani energici, più vicini a un pub rock alla Dr. Feelgood che al blues più canonico, fatta salva l’intensa “Slow blues for Bruno”, classico bleus strappacuore con gran assolo di chitarra. Il trio è perfettamente affiatato, Bonfanti è chitarrista di gran classe e le canzoni sono belle. Ottimo inizio.

Arriva l’ospite a sorpresa: il cantautore Federico Sirianni, che canta alcune canzoni dal più recente album “Nella prossima vita”, la prima con Bonfanti all’acustica, le altre da solo. La dimensione acustica fa scegliere a Sirianni le canzoni che privilegiano il suo lato intimista, mosso da umana compassione verso gli ultimi della società, come i barboni raccontati in “Dio dei baraccati”.

Cambio di genere con Ila Rosso, cantautore torinese con origini nel punk, accompagnato oltre che dalla sua chitarra da Gabriele Montanaro a violoncello, fisarmonica e armonica a bocca. Le sue canzoni sono ironiche e ricche di battute che il pubblico sottolinea con applausi, ma esprimono una visione disincantata della società dell’apparenza e del vuoto in cui stiamo vivendo. Dietro un apparente semplicità c’è la profondità.

Gran finale con Musica Nuda, ovvero Petra Magoni, voce e Ferruccio Spinetti, contrabbasso. La formula più scarna possibile, ma un’intera orchestra non sprigionerebbe tanta energia. Sin dall’iniziale “Come together” la Magoni contorce le sue possibilità vocali oltre il limiti dell’inverosimile. Spinetti è un contrabbassista formidabile. Brani strasuonati diventano nuovi, come “Bocca di rosa” trasformata in filastrocca punk o “Another brick in the wall”, stravolta in catacombale blues alla Diamanda Galàs. È difficile descrivere a parole l’intensità della prestazione del duo, che unisce alla tecnica stupefacente una presenza scenica eccezionale. Li avevo già visti live molte volte, ma sono enormemente cresciuti rispetto alle prime, pur già ottime, esibizioni. Commuovono il secondo omaggio ai Beatles “Blackbird”, dedicata a Nelson Mandela, e “Ti ruberò”, di Bruno Lauzi. Pubblico in delirio, bis scoppiettante con “Bellezza in bicicletta”.

Quattro performance molto diverse tra loro, scelta giusta, quattro artisti o gruppi che per motivi diversi sono piaciuti al pubblico in sala, la grinta del trio di Bonfanti, l’impegno di Sirianni, l’ironia di Ila Rosso, il virtuosismo fenomenale ma non fine a sé stesso di Musica Nuda. Stasera secondo appuntamento con il pop raffinato di Levante, il rock sanguigno di Massimo Priviero, la canzone folk di L’Orage e il folk jazz di Sarah Sharp & The Jitternurg Vipers. Come aperitivo lo sceneggiatore Davide Aicardi insieme al sottoscritto intervisterà lo scrittore e sceneggiatore di Tex, Dylan Dog, Topolino, Diabolik, l’Uomo Ragno Tito Faraci alle 17,30 a Palazzo Scotto Niccolari.

*Nella fotogallery: Su la Testa festival 2013 – Giovedì 5 dicembre 2013

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1 Commento

  1. Mi scuso con gli Audiograffiti, rimasti fuori dall’articolo per mia colpa. Vincitori del Su la tetsa contest, ricevono il premio dalla presidente del circolo ARCI Brixton Mara Buscaglia. gruppo tecnicamente molto valido, che sa fondere varie influenze, dal rock duro al soul al funky. notevole il brano “Natural satellite”, molto apprezzati dal pubblico come meritano.

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