Albenga – In Francia il ” sesso a pagamento” da ieri è reato: i clienti verso la Riviera ligure? Probabile

di Sergio Bagnoli – Con duecentosessantotto voti favorevoli e centotrentotto contrari, ieri a Parigi l’Assemblea Nazionale, l’equivalente dell’italiana Camera dei Deputati, ha definitivamente approvato la Legge secondo cui chiede a qualcuno “sesso a pagamento” diviene reato, reato contravvenzionale ma pur sempre reato. La Legge, fortemente voluta dal governo Ayrault, cioè dal governo socialista, ma che ha ricevuto l’appoggio fondamentale pure dei neogollisti dell’Ump e di larghi strati del Front National di Marine Le Pen, era già stata licenziata venerdì scorso dall’alta camera transalpina, cioè dal Senato.

La maggioranza che l’ha approvata è risultata, infine, essere trasversale: hanno votato a favore oltre a parecchi deputati socialisti pure i gollisti in maniera quasi compatta. Ad essi si sono aggiunti i due deputati del Front National tra cui la nipote del fondatore Jean Marie Le Pen. Contraria la sinistra radicale di Malenchon e molti liberi battitori del Psf che si sono rifiutati di seguire la linea ufficiale del partito anche se in pratica era stata loro lasciata libertà di coscienza per il voto. Dal momento dell’entrata in vigore della Legge, corrispondente all’indomani della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle leggi d’oltralpe, coloro che in Francia saranno trovati a consumare “sesso a pagamento” verranno denunciati e condannati a pagare un’ammenda pari a millecinquecento Euro od, in alternativa, a seguire appositi corsi di rieducazione sessuale.

Le prostitute, invece, se soggiornanti regolarmente sul suolo francese non rischieranno nulla giacché contemporaneamente l’Assemblea Nazionale ha abolito il reato d’adescamento. Una legge simile a quella approvata ieri in Francia, tanto per rimanere nell’Unione europea, è in vigore da anni in Svezia. Pare che dalle parti di Stoccolma la prostituzione in strada si sia da allora drasticamente ridotta sin quasi a scomparire.

In Francia si stima che attualmente esercitino, soprattutto sui marciapiedi, circa quarantamila prostitute che per l’ottanta per cento sono straniere. Alcune di esse sono comunitarie come le romene ma tantissime sono pure le extra- comunitarie quali le nigeriane o le cinesi. Una delle capitali della prostituzione francese è Nizza la cui Promenade, o la parallela Rue de France, sin dalle prime ore del pomeriggio è frequentata da ” belle di giorno”. Molte a Nizza le prostitute bulgare che superano per numero qualsiasi altra nazionalità. Grande soddisfazione per l’approvazione della Legge è stata espressa dal Ministro socialista agli interni.

Ora il pericolo è che i clienti francesi invadano in massa la Riviera ligure alla ricerca di quanto ormai in Francia è diventata un’attività rischiosa. Oggi nell’estremo Ponente ligure la prostituzione è esercitata massicciamente a Sanremo, soprattutto in periferia, e tra Albenga e Ceriale, sulla circonvallazione Aurelia. Si sa però che è la domanda a far lievitare l’offerta per cui non è escluso che altre città come Ventimiglia, Bordighera, Imperia o Diano Marina possano essere, d’ora in poi, interessate dal fenomeno tanto che i contrari in Francia alla norma ora in vigore avrebbero, per l’appunto, desiderato che fosse l’Unione europea, come per molti altri problemi, ad indicare la strada da seguire in un’Europa da cui sono state sradicate, come tra Ventimiglia e Mentone, le dogane a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Schengen.

Pure in quest’ambito, dunque, più che meno Europa, come chiedono gli euroscettici, ci sarebbe bisogno di maggior integrazione tra i ventotto Paesi che compongono l’Unione europea.

1 Commento

  1. Non è questa la verità. Venerdì, l’Assemblea Nazionale ha approvato solo la prima parte di questo Disegno di Legge. Il Senato francese deve ancora approvare questa normativa.

I commenti sono bloccati.