A Raffaella Verga il Premio Nazionale “Mario Pannunzio” 2013 per la narrativa

La scrittrice ingauna e docente universitaria Raffaella Verga ha vinto con il suo ultimo romanzo “L’Effetto domino” il Premio Nazionale “Mario Pannunzio” 2013 per la narrativa. Il Premio le verrà conferito a Torino il 23 novembre nel corso di una solenne cerimonia alla quale parteciperanno le maggiori autorità.

Raffaella Verga esordisce con il suo primo racconto lungo “Storia di un’altra donna” (Firenze libri) nel 1998, pubblica il suo primo romanzo “Con gli occhi degli altri” nel 2008 e nel 2010 il secondo romanzo, “Etichette nere per il bene e il male”, presso l’editore Albatros. La scrittrice ha eletto quale sua patria Albenga, che ama in modo viscerale, anche se per lavoro si divide fra Roma e Milano, dove insegna Psicologia del conflitto nell’Università ECampus. Da sempre interessata alla psicologia, alle dinamiche psicologiche interne ed al comportamento esterno, dopo la laurea si specializza con un master in coaching.

“L’effetto domino” è il romanzo che segna la sua maturazione personale e letteraria. Il romanzo parla delle storie di Amelia e Giacomo, due professionisti quarantenni che vivono su binari già tracciati e sicuri che ad un certo punto non si svolgono più parallelamente, ma si intrecciano in modo inestricabile, trovandosi “travolte” dall’effetto domino. Le pedine delle loro vite, così ordinatamente organizzate quale difesa di dogmi appresi e difficilmente abbandonabili, per paura, per convenzione, verranno ad una ad una fatte cadere. Così, affrontate le loro “cose in sospeso”, saranno liberi di affrontare un cammino diverso, più vero; un cammino che sarà contraddistinto da una catarsi liberatoria.

Raffaella Verga si è classificata prima su oltre 200 concorrenti al premio che è alla sua 37^ edizione. Il premio venne inaugurato dall’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sandro Pertini. I concorrenti dell’edizione 2013 provengono da ogni regione italiana e dall’estero.

8 Commenti

  1. Riguardo al premio Soldati al bar di Albenga … di chi è? centra mica qualcosa con una fondazione che finanzia il giurato?

  2. @ concordo con Sincerità …. e desta stupore anche la considerazione che il giurato ha tra le pubbliche autorità …. Bruno Vespa insegna?

  3. @ signor Batrix: ad essere sinceri quello che stupisce non è il ” giurato” di lui ormai si sa… stupisce che chi riceve si fregi del traguardo e non senta dentro un guizzo di pudore…

  4. Dopo il premio di alta enogastronomia Mario Soldati ad un bar di Albenga appena aperto (!!!!) ora un altro grande riconoscimento ad un’albenganese. Ringraziamo la giuria, anzi “il giurato”. Prima di tutto la serietà!

  5. “200 concorrenti”….ah però!
    Immagino che la ” giuria ” era… uno solo.
    Complimenti un traguardo ragguardevole!!

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