Albenga – Ottobre… De Andrè, ultimo atto: grande musica e amici per Don Gallo

di Alfredo Sgarlato – Gran finale per la rassegna Ottobre De Andrè- Don Gallo vivo e vegeto. Il palco del Teatro Ambra di Albenga si trasforma nella cantina dei Fieui di Caruggi per mettere in scena un’idea di Franco Fasano: ricreare l’atmosfera che si crea nel dopo concerto tra musicisti e amici. A fare da maestro di cerimonie insieme a Gino Rapa un personaggio poco – purtroppo poco – noto poiché è stato una vera rivelazione: Paolo Frola, medico di Rocchetta Tanaro e cantautore per passione, come già Jannacci.

Frola canta due canzoni dai testi ironici che interpreta da grande showman. Sul palco un gruppo di musicisti di talento, Fabio Biale, Danila Satragno, Mauro Vero, Franco Piccolo, Pino Caratozzolo, e Gabriele Gentile, che si esibirà sia come pianista che come mago. La serata diventa un omaggio a tutta la scuola musicale genovese: Franco Fasano omaggia Bruno Lauzi, Shel Shapiro canta Cara maestra di Luigi Tenco, oltre all’indimenticabile E la pioggia che va, Gino Paoli canta Una lunga storia d’amore, oltre alle canzoni di De Andrè cantate da Pino Caratozzolo, Danila Satragno e Dori Ghezzi.

Si alternano ricordi e scherzi, Antonio Ricci si presta a fare la spalla, Renzo Sinacori recita un monologo tratto da un suo spettacolo. Tutti raccontano il proprio ricordo di Don Andrea Gallo. Quello che più colpisce è quello di Paoli: Don Gallo era una persona normale, cioè una persona degna, sono gli imbecilli a essere anormali, mai dimenticarlo. Gran divertimento per il pubblico che ha riempito la sala e ha spesso duettato con gli artisti. E come diceva Don Gallo, cerchiamo sempre di continuare a essere… trafficanti di sogni.

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