Albenga: spettacolo e applausi al Teatro Ambra per il Grande concerto per Don Gallo

di Alfredo Sgarlato – Il secondo appuntamento della manifestazione Ottobre De Andrè, organizzata dai Fieui di Caruggi con la collaborazione della Bassa Manovalansa e l’amichevole partecipazione di Su la Testa, che quest’anno è dedicata a Don Gallo, ha portato sul palco del Teatro Ambra di Albenga quattro proposte musicali diverse tra loro ma ben amalgamate.

Il palco è spoglio, solo gli strumenti, una gigantografia di Don Gallo e un ritratto di Andrè ad opera dell’artista ingauno Lafoz (Roberto Lafornara). Il presentatore Mario Mesiano saluta e recita una poesia scritta da un ragazzo che era ospite della comunità San Benedetto al Porto. Primi a esibirsi il trio composto da Eliana Zunino, Elena Buttiero e Ferdinando Molteni. Il progetto è nato dopo che Molteni, giornalista oltreché musicista, e curatore insieme a Roberto Grossi della mostra dedicata a Luigi Tenco che potete visitare a Palazzo Oddo, ha ritrovato un’intervista a De Andrè rimasta inedita, e l’ha pubblicata nel libro “Controsole”. Il trio sceglie saggiamente di interpretare il De Andrè meno sfruttato, come la pacifista Sidun, o la bellissima preghiera profana A Cimma, con la voce di Eliana Zunino che passa con disinvoltura dai registri più gravi agli acuti. Viene presentata anche una canzone inedita su LP, Sui monti dell’Alta Savoia, creduta a lungo un testo tradizionale e invece scritta da Faber, con la tastiera di Elena Buttiero che crea suoni arcani per accompagnare la bellissima voce di Eliana.

Quindi colui che De Andrè stesso incornò suo erede, Max Manfredi, accompagnato da Matteo Nahum e Fabrizio Ugas alle chitarre. Tutt’altro che un epigono però: Max Manfredi è uno dei cantautori più originali in circolazione. Scrive testi profondi, zeppi di rimandi e giochi di parole. Ci piace poi moltissimo quando in canzoni come Kukuwok o Il regno delle fate racconta la realtà quotidiana trasfigurandola in favole o fumetto d’avventura. Inoltre è un gran appassionato di musiche del mondo che usa negli arrangiamenti: come in Libeccio o La fiera della Maddalena, fado portoghesi. Dopo Manfredi un altro vincitore di Targa Tenco: Zibba. Da solo con la sua chitarra canta alcune delle sue canzoni più amate dai molti fans, come Nancy o Bon voyage, omaggia De André con un intensa versione de A Pittima e rende tributo ad un altro autore genovese, Giorgio Calabrese, cantando Ciao ti dirò, il primo rock’n’roll italiano, trasformandola però in blues.

Chiude Cristiano De Andrè col chitarrista Osvaldo Di Dio, che canta alcune canzoni dal suo più recente album “Così in cielo come in guerra”. Sono canzoni aspre, dai testi forti, politici, impietosi verso la realtà che ci circonda. Non manca di omaggiare il padre con “Un giudice”, canzone quanto mai attuale.

Il pubblico sottolinea con grandi applausi tutte le esibizioni, apprezzando non solo le canzoni ma anche le persone dei musicisti, così come si rivelano con le presentazioni dei brani. Un bis viene richiesto a gran voce (specie dal signore dietro di noi) e tutti i musicisti tornano sul palco per una versione corale di Creuza de ma. Il pubblico si è molto divertito, e così i musicisti, che si fermano a chiacchierare con gli spettatori. Chiude Gino Rapa che saluta con la frase di Don Gallo: non smettiamo mai di essere trafficanti di sogni.

10 Commenti

  1. Domenica pomeriggio ad Albenga abbiamo assistito ad un EVENTO …. musicisti straordinari, poeti, artisti, donne e uomini veri … Una della cose più belle mai realizzate ad Albenga e, direi , in Liguria e non solo. Cultura, arte e solidarietà. E che pubblico! Grazie! Io c’ero!!!

  2. Domenica pomeriggio ad Albenga abbiamo assistito ad un EVENTO …. musicisti straordinari, poeti, artisti, donne e uomini veri … Una della cose più belle mai realizzate ad Albenga e, direi , in Liguria e non solo. Cultura, arte e solidarietà. E che pubblico! Grazie! Io c’ero!!!

  3. Domenica all’Ambra ho capito perché le manifestazioni dei fieui hanno sempre un successo straordinario e un pubblico “esagerato” mentre altre, pur con nomi altisonanti, vedono la partecipazione di poche persone oltre alla schiera di autorità e di quelli del solito giro. I fieui hanno un valore aggiunto: il cuore!. E se ne accorgono sia quelli sul palco sia quelli in platea. Gli altri hanno i finanziamenti e l’autocelebrazione. Continuate così fieui!

  4. Domenica all’Ambra ho capito perché le manifestazioni dei fieui hanno sempre un successo straordinario e un pubblico “esagerato” mentre altre, pur con nomi altisonanti, vedono la partecipazione di poche persone oltre alla schiera di autorità e di quelli del solito giro. I fieui hanno un valore aggiunto: il cuore!. E se ne accorgono sia quelli sul palco sia quelli in platea. Gli altri hanno i finanziamenti e l’autocelebrazione. Continuate così fieui!

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