Un trascinante Capossela chiude il Premio Città di Loano

di Alfredo Sgarlato – Si è chiusa ieri sera la nona edizione del Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale, un’edizione, a detta degli organizzatori, La Compagnia dei Curiosi, del Direttore Artistico John Vignola e dei numerosi appassionati da noi sentiti, tra le più riuscite sia per la qualità artistica che per la presenza di pubblico. Il tema portante erano le comunità resistenti alla massificazione. Una di queste, il Circolo Gianni Bosio di Roma, presente nelle persone di Omerita Ranalli ed Enrico Grammaroli, ha ricevuto il premio per la realtà culturale, per il loro decennale lavoro di archivio e di ricerca sulla musica popolare.

Il concerto di chiusura è affidato a Vinicio Capossela e la Banda della Posta. Questi sono un gruppo di musicisti di Scatici, che si sono conosciuti in coda alla posta per prendere la pensione. Suonano musica per sposalizi, alcuni di loro hanno suonato ad un numero variabile tra settecento e milleduecento ricevimenti. Si alternano brani da ballo popolari, non solo italiani, per esempio il gruppo suona una trascinante “Apache”, degli Shadows, brani di Capossela riscritti e classici della canzone italiana, di quelli che Vinicio definisce “musica per emigranti”.

In realtà canzoni immortali come “Si è spento il sole”, o “La notte” di Adamo, sono più da cuori spezzati… e nella versione arrangiata da Capossela, tra balera e Messico, emergono come classici. Non mancano le canzoni più belle del cantautore, come “Che coss’è l’amor”, o la straziante “Ovunque proteggi”, anche questa magnificamente riarrangiata, suonata come bis. Capossela quando non canta presenta, balla con la scopa, imita Chuck Berry. Il pubblico è rapito, balla, urla, canta con lui e regala interminabili applausi.

Tra artisti e pubblico si è creata, tutte le sere va detto, quella speciale alchimia che si crea nelle occasioni più belle. In un periodo storico mediocre in cui tutte i festival vanno sparendo il Premio Città di Loano resiste e si conferma tra i migliori. Che le Muse ce lo conservino.

2 Commenti

  1. errata corrige, la città da cui proviene la Banda della Posta è CALITRI (AV)

  2. errata corrige, la città da cui proviene la Banda della Posta è CALITRI (AV)

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