La Nonna del Corsaro Nero – Albenga, Palio storico dei Rioni 2013: tiriamo le somme…

di Sandra Berriolo – Poiché son stata criticata che son diventata buona devo rimediare. Allora cerco di tirare le somme di questa edizione di Palio, per quel che sono le mie impressioni, ovviamente. Quelle di uno spettatore come tutti voi che non sa cosa accidenti si sono detti in fase di organizzazione. Tiriamo intanto le somme, nel senso di soldi.

Che fine faranno i soldi tirati su dalle cantine? Qualcuno dichiara che fa beneficenza, altri lo fanno anche senza dichiararlo, ma la maggior parte che fa? Certo ci son delle spese da sostenere ma molte cose sono patrimonio che resta, tipo bandiere, casacche, pentole. Qualcuno sarà pagato per la prestazione (la cubista?) ma so che moltissimi sono i volontari. E allora tutti ‘sti volontari come mai non saltano mai fuori quando c’è da fare qualcos’altro per la città come pulire il greto del fiume o buttare la propria spazzatura nei bidoni anziché fuori? Voi dite: perché per certi lavori (pulire il greto del fiume ad esempio) il responsabile è il Comune ed è giusto che si paghino delle persone perché sia fatto. E poi perché telefonare al Comune perché si venga a prendere la vecchia poltrona della nonna costa la telefonata e tempo quindi la butto nel greto del fiume. Giusto per fare un esempio.

Vabbè, diciamo che mi piacerebbe che ogni Rione presentasse un bilancio delle entrate e uscite. E diciamo anche che vorrei che tutta ‘sta coscienza civica (“noi lavoriamo per il bene della Città”) che si esibisce durante questo tipo di manifestazioni saltasse fuori anche nel quotidiano, quando non ci sono i fotografi e quando c’è meno da far bisboccia. Diciamo che mi piacerebbe che almeno nei fine settimana il centro di Albenga fosse pieno di gente (anche un po’ meno, và) con tutti i locali pieni come se fossimo a Rimini in estate o Bologna o Trastevere d’inverno.

Passiamo all’ansia di medievizzare la città ma in modo a volte bizzarro. Ok nascondere con i sacchi l’acciaio e la plastica (perché allora i bidoni della spazzatura no?) ma il legno e il ferro c’erano eccome nell’Alto Medioevo, quindi si possono lasciare a vista secondo me (magari non quelli col flatting, certo). Migliorata la verosimiglianza dell’abbigliamento dei figuranti ma quelli perfetti sono sempre solo “i foresti”, che indossano anche calzature in cuoio con legacci e stringhe. Ieri sera alla sfilata non sono mancate le Nike e i sandali tacco dodici argentati, per non parlare degli infradito in plastica (e pure le Birkenstok io le abolirei).

Anche la proposta gastronomica è andata migliorando ma ho sempre l’impressione che si strizzi troppo l’occhio al commercio che attira l’utenza becera e moderna, che non ha la minima intenzione di imparare qualcosa. Darei ulteriore spazio ad alimenti che oggi ben sappiamo cucinare, come i legumi (fagioli e lenticchie c’erano come i ceci!). E non ditemi che in estate sono pesanti perché allora vi ricordo che ci sono centinaia di persone che ogni fine settimana si arrampica nell’entroterra per gustare polente, cinghiali, porchette e quant’altro. Il fritto sarebbe da non presentare perché nel Medioevo l’olio non si usava granché come cibo, ma per altre destinazioni. Ed oggi non siamo più abituati al sapore di fritto di lardo, sugna, burro rancido (e non fate quella faccia) che si usavano fino a pochi decenni fa. Ci vorrebbero carni bollite e poi arrostite, perché un tempo la frollatura non esisteva quindi la carne era dura come marmo e solo bollendola prima diventava affrontabile.

Le posate: sto già ridendo! Non esisteva la forchetta! Si mangiava tutti dallo stesso piatto e usando il coltello! Ovviamente soprassiedo sull’uso delle stoviglie di plastica perché capisco che diventerebbe un lavoro improbo usare il legno e lavare e sterilizzare per tutti. Ma perché anche i bar usavano i bicchieri di plastica (nella foto il mio Ippocrasso)? Se molte cantine non avevano certo l’attrezzatura necessaria per un esercizio di ristorazione (ma allora perché dare così tanti permessi?) un bar ce l’ha eccome! Comunque era buono, l’Ippocrasso dico.

Mi piacerebbe (ma io son fissata con la cultura) che le Arti e Mestieri anziché essere relegati in un angolo recondito del Centro storico fossero ben in vista, in un luogo dove tutti passano per forza e dove si possa informarsi, chiacchierare, far partecipare i bambini. Perché ho sempre l’impressione che alla gente interessi solo mangiare e bere? Magari poi da oggi si mettono a una improbabile dieta che non riusciranno a seguire perché tra poco comincia un’altra sagra. E gli organizzatori comunque tendono sempre a favorire questo abbuffamento. Ma si sa, la cultura non fa soldi.

Arriviamo all’Albenghino. I prezzi dei ristori erano concordati con l’Amministrazione? E se si perché proprio quello dei bomboloni (che non dovrebbero esserci, perché nell’Alto Medioevo non si usava lievitare la pasta da pane) accanto alla Gabelleria prezzava con “mezzo” Albenghino, visto che il mezzo non è ancora stato coniato?

Tanti sono ancora i dubbi della vostra Nonna preferita ma vi lascio con una speranza. Quella del futuro. Ho notato infatti che nel Medioevo già sapevano cosa sarebbe successo ai nostri tempi (vedi foto menù bevande) e quindi rovisterò tra le pagine degli antichi aruspici per vedere se sapevano già qualcosa sull’IMU della prima casa.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo


32 Commenti

  1. Prossima apertura: Facoltà di Scienza dei TagliaLombrichi

    corsi attivati a.a. 2013/2014:

    Estetica del mugugno I e II
    Pratica del ciumba e issa I e II
    Teorie e tecniche di arruffianamento I e II
    Tecniche di difesa ed esaltazione dell’orticello I, II e III
    Elementi di costruzione di fenomeni da baraccone I (corso semestrale estivo)
    Teoria e pratica della creduloneria I, II e III
    Esegesi del vuoto culturale I e II

    Si accettano studenti di ogni età, sesso, razza, orientamento politico o religioso, a condizione che non siano vecchie donne extracomunitarie che votino SEL e che non garantiscano assiduità alla messa della domenica mattina.

  2. …bando alle ciance….è stata un ottima occasione per far conoscere Albenga…la gente si è divertita….ha mangiato bene…..e nessuno ha costretto nessuno a spendere soldi in una cantina invece che in un altra…quindi chi ha speso di piu ne era consapevole!!!…Tutto è migliorabile…anche il palio di siena…anche l’oktoberfest…ovvio…ma intanto godiamoci quello che passa il convento…che non è cosi malvagio!!!…Piu’ passano gli anni e piu’ mi accorgo che in ogni settore…dalla politica..alla cultura…alla musica…all’arte….ma anche al folklore..siamo pieni di Albenganesi cosi’ attenti, cosi preparati, cosi critici, cosi’ illuminati, ….che mi domando come mai non abbiamo ancora Università nella nostra cittadina…eppure azz….siamo cosi pignoli e capaci di criticare anche la direzione delle onde del mare……uno spreco!!!!…La verità è che Albenga è vecchia…..siamo vecchi….tanti magnifici vecchi in fila a guardare chi lavora (avete presente i cantieri stradali?….tutti assiepati intorno?) pronti a dare la nostra soluzione a cose di cui effettivamente non ce ne frega una mazza….giusto per rompere un po le palle…giusto per dire un po la nostra….tanto ad Albenga di tempo ne abbiamo…!!! a proposito…ieri sera sono andato a mangiare in uno dei ristorantini tipici del centro storico….ho pagato un insalatina di polipo ( 2 cucchiaiate di roba)…quasi 14 euro…..e non era una cantina…pero’ alla fine del conto…quasi 60 euro in due…il gestore mi ha offerto i caffe….per buona pace della sua coscienza…e della crisi italica..:)

  3. pOr condicio: anche l’insuccesso può dare alla testa..

    Caaaaramelleee non ne voglio piùùùùùù 🙂

  4. 48 cantine..decisamente una sagra della porchetta.
    Poi che continuino pure i supporter di regime a fare propaganda senza poter obiettare niente sugli aspetti solevati sulle cantine volanti, sia igienici, che di concorrenza con gli esercizi che fiscali.

    ..anzi, ma chè sagra.. le sagre oggi sono tutte adeguate sotto questi aspetti, in questo caso invece la cosa era leggermente più ..libera.
    Sono tant ele cose che si potrebbero fare per migliorar el’aspetto storico, senza necessariamente tassarci per far intervenire i professionisti figuranti e di spettacolo che farebbero lievitare i costi. Per esempio una gross apart edi lavoro dovrebbe venire dalle associazioi del centro storico che in un intero anno avrebbero il tempo di preparare alternative alla porchetta e agli sbandieratori a pagamento. Si potrebbero organizzar ein proprio delle compagnie di figuranti volontari su precise indicazioni storiche di persone appassionate e competenti che certamente ad Albeng aco sono, si potrebbero recuperare attrezzi della cultura agricola ligure e orgnaizzare qualche magazzino come piccola esposzione, si potrebbe metter ein scena per esempio una piccola battaglia medievale, arruolando volontari che certamente non sarà difficile trovare, per esempio con un attacco figurato al palazzo comunale… con gli stessi abitanit del palazzo in costume e armi alla mano dediti alla difesa del palazzo…le idee sarebbero tante. …nell’attesa delle elezioni 🙂
    Se poi i permalosoni non accettano nemmeno consigli e vogliono continuare a far passare per palio dei rioni un expo in controllata di porchetta e pan fritto, allora va bene così e si compiacciano pure da soli dei complimenti autoprodotti.

  5. @Laccio 48 cantine e non è una sagra?
    La gente va’ dove c’è da mangiare al Michettin le prime tre serate sono state da record.

  6. immagino che le cantine che hanno chiuso in rosso siano quelle dove si mangiava male o i prezzi erano troppo alti o gli osti antipatici… come in qualsiasi campo

  7. Assurdo. Gente imperterrita che continua a cercare iniziative per rovinare o sminuire una manifestazione che è stata oggettivamente un successo clamoroso. Gente che la butta in politica. Che la vuole declassare a sagra. Non è una sagra perché comunque contiene aspetti di rievocazione anche se naturalmente leggeri e non tesi ad escludere la partecipazione dei cittadini. Ora farci una risata sul cavaliere col cellulare in mano ci sta e anche il tenore del pezzo è gradevole. Ma questi commenti critici con regole alternative, di chiara partigianeria commerciale o politica sono proprio patetici. Non è una sagra, non ci sono gli eterni scassaballe del liscio, non c’è l’eta media di 84 anni, non c’è a mezzanotte il coprifuoco… mai visto gente di Alassio, Loano, Pietra, Savona, Imperia venire apposta e tornare. Turisti col sorriso a 98 denti. Coraggio. La pro loco di Caprauna aspetta le vostre genialate. Albenga non è al vostro livello. 🙂

  8. Non per polemica ma per dare un senso a una manifestazione che potrebbe migliorare e diventare qualcosa di diverso dalla sagra della porchetta mascherati.
    Occorre che questo eventi diventi un occasione propizia per il centro storico e la città sotto molti punti di vista. Tra questi c’è anche evidentemente l’opportunità per i locali del centro storicoo. Anzi, la possibiltà di aprire cantine dovrebbe seguire questa scaletta:
    – ristoratori, bar e negozi alimentari del centro storico
    – ristoratori bar e negozi di alimentari di Albenga che hanno locali fuori dal perimetro del centro storico, dietro il rispetto delle norme igienico sanitarie e relativa autorizzazione (ovvio che certi magazzini non potranno avere i requisiti per essere trasformati in cantine… )
    Rispetto dei riferimenti storici “flessibile” ma pianificata sotto l’aspetto dell’offerta di cibi e nel numero di cantine (impensabile vedere occupat aun intera piazza soltanto da tavoli e panche)
    -possibiltà per chiunque voglia, di arricchire l’offerta con iniziative diverse dalla ristorazione come giochi medioevali, prove di forza, rappresentazioni in costume, etc.
    Non so se sia vero che alcune cantine abbiano incassato le cifre che si riportano sopra ma certamente pe rmolti, pur non avendo alle spalle alcuna associazione onlus quantomeno gli anni scorsi, è stat aun occasione di business mai visto, per 4 giorni di lavoro.
    Impensabile quindi che il palio si traduca essere business e poco altro…
    Non è una questione di critica come qualcuno di parte vuol sostenere ma solo di correttezza.
    In qusto modo l’ingresso, a fronte di un evento che non sia solo salsiccie porchetta, mortaretti e business, l’euro di ingresso potrebbe anche essere portato a 2€ o 3€ senza avere lamentele.

  9. parecchie cantine anno chiuso in rosso, altre hanno superato i 10.000 euro in 4 sere , alcune i 15.000 W il palio

  10. a me questo sembra un gruppo di persone che non sa più dove attaccarsi o di cosa parlare! non si può portare una città al 1200, quindi godevi la festa e non criticate troppo, sapendo già in partenza che le cose che dite sono giuste. proporrò per l’anno prossimo di staccare la luce (solo fiaccole), eliminare i wc (solo latrine e si potrà defecare per strada), eliminare le posate (si mangerà solo con le mani) e infine eliminare l’ € d’ingresso così saranno tutti felici. buona serata a tutti

  11. @infingardo come ho già detto, e come ha detto anche sandra, è una sagra. Chiamiamola così e non rievocazione storica e siamo tutti contenti.
    @sandra se speri che qualcuno ti delucidi sugli introiti mi sa’ che aspetterai a lungo…. 🙁

  12. Direi che dal tenore dei mugugni la festa sia stata un successone !!Per quanto mi riguarda vedere il centro storico così festoso e affollato (non dai soliti noti) è davvero uno spettacolo impagabile e quest’anno ho notato un sacco di turisti del nord europa !!
    Complimenti a tutti i partecipanti !!!

  13. E come potrebbero risponderti…?
    Trovo insolito che nel 2013 si possano ancora lascar correre certe usanze “medioevali” di improvvisare dalla sera alla mattina un ristorante…
    Non è una faccenda nè di lobby nè neanche tanto di incassi offshore quanto di altri aspetti…un po’ più seri.
    Ho visto certe cantine …bhè meglio sprassedere. proprio ” mediovali”!!!
    Il fatto è che gli esercenti di Albenga di bar ristoranti e pizzerie TUTTI MUTI.,, …testa bassa e nessuna protesta.
    Sono convinto che se avessero imposto la gabella per l’apertura nottiurna del LORO NEGOZIO l’avrebbero pure pagata…!
    Altro che rievocazione storica integralista.. in questi casi era meglio dimenticare il medioevo.

  14. Perchè i ricavati delle cantine sono argomenti che è meglio non mettere in discussione e i motivi sono intuibili: preferiscono darsi al mutismo…se qualcuno ne fa cenno è per dire che ci ha rimesso….

  15. per i cantinari: come mai criticate le mie critiche ai vestiti e nessuno risponde sui ricavi delle cantine?

  16. Per quello che gli son sparite le balle: magari sono a casa degli stessi che si prendono i rotoli di erba dell’Albenga in fiore…

  17. Infingardo carissimo, giuro che questa volta la faziosità non c’entra. purtroppo ho una mentalità scientifica, quindi a me san Giuseppe con l’orologio o la Madonna con lo smalto rosso e i tacchi mi disturbano il sistema nervoso. Non sono particolari da niente! E’ ovvio che sulle stoviglie di plastica lascio assolutamente perdere, ma fasciare i bidoni non costa granchè (solo per farti un esempio). Mi divertono le suore con lo spacco (che invece sarebbero una carnevalata) ma la cubista non la comprendo proprio!
    Buona estate anche a te!

  18. è una mia sensazione, ma mi sembra che l’hanno scorso c’erano più gente e più faccie di chi si sta divertendo

  19. e alla fine tutti contenti tutti felici…e un povero cristo si è visto rubare delle balle…al mattino sparite..le ha portate via il comune, le ha portate via qualcunaltro..boh! se le sono vendute? le avranno regalate?le avranno buttate?…mah!!! misteri del palio dei rioni di Albenga…Fatto sta che per rendere piu bella una festa uno cerca di fare di tutto per la scenografia..e poi…se la prendein…povere caprette senza mangiare!!!!!!!!!!

  20. …..leggo sempre i pezzi della nonna…e li apprezzo quasi sempre ( tranne quando tra le righe trovo faziosità…per fortuna raramente)!!!….diciamo che è vero che un minimo di “palinsesto” e ordine storico non guasta…basta che ci si fermi li…senza andare a cercare il pelo nell’uovo e voler far diventare una bella e simpatica manifestazione estiva una cosa piu’ grande di quella che vuol essere!!..anche i presepi viventi sono fatti da figuranti con il breil al polso, gli occhiali ecc…ecc….ma la componente essenziale resta la fantasia …..serena estate Nonnina!!!

  21. pure io sono d’accordo con Infingardo, per una volta. Però allora non coinvolgiamo consulenti storici e non chiamiamola rievocazione. Facciamo la Sagra dei rioni e finita lì. In questo la nostra Sindaco è bravissima (vedi Sagra di Bastia che è fatta bene). Sui costumi: Carnevale è diverso! Posso anche inventare un costume improbabile. E poi nessuno dice che i vestiti devono essere “originali” ma corrispondenti a quelli storici sì! come giustamente si fa rilevare in altre sedi si fanno le cose per bene. NOI vogliamo ma non possiamo. A noi piace appunto divertirci (i grandi più dei bambini). Insomma dite quel che dico io in altro modo… 🙂

  22. ….non è una rievocazione storica per diversi motivi…primo perchè non rievoca nulla, nessun avvenimento storico in particolare, secondo perchè è una manifestazione estiva a cui possono partecipare tutti…basta avere un po di fantasia e iniziativa.Ad Asti chi vuole partecipare alla rievocazione come figurante PAGA ( dai 300 ai 600 euro) per l’affitto dei costumi, ha dei compiti specifici e ben assegnati…e durante la manifestazione segue le indicazioni del maestro cerimoniere.
    Ad Albenga ci siamo lamentati di tutto e di piu ( dall’albenghino alla Gabella AL cibo), …ma è indubbio che è stato un successo!!!….ho visto stimabili professionisti divertirsi come bambini, e bambini vivere il gioco di ruolo come adulti!!!….far le pulci sui costumi e su quant’altro non ha senso, a meno che non si voglia davvero trasformare l’evento in una rievocazione storica …..ma a quel punto perderebbe lo spirito di goliardia che è stato alla base del successo 2013!!!……fare le pulci sui vestiti…è come dire che a carnevale o posso avere il costume originale…o non posso mascherarmi!!!….per una volta dissento con simpatia e affetto dalla nonna….evviva il palio della fantasia e degli errori..:))))

  23. Mah, secondo me se volete fare una rievocazione storica è una scelta che merita rispetto. Personalmente tra l’altro sono appassionato di storia. Ma il Palio è una festa a tema medievale, niente di più. Fatta in questo modo permette a tutti di partecipare e stimola privati e associazioni a calarsi nella tematica festaiola. Secondo me è la cosa migliore. Di certo se fosse una rievocazione storica si perderebbe la metà della gente e questa metà consumerebbe a sua volta la metà. Lo stesso se fosse aperta solo ai ristoratori. Inoltre in questo modo permette a tutti di criticare, cosa che agli albenganesi piace così tanto.

  24. ah dimenticavo: ci sono molte persone che comprano scarpe da 200 euro e poi le mettono tre volte in una stagione…

  25. i consigli si danno se richiesti e a me non li chiedono; esistono associazioni che prendono soldi per organizzare questa cosa e ‘ste cose le sanno. Le critiche e i pareri si fanno nelle sedi appropriate, questa è una di queste. Ci sono persone che hanno camuffato le scarpe normali con tela o hanno modificato ciò che avevano. Ma perchè non si può mai migliorare, ma solo avere la coda di paglia?

  26. se i figuranti e partecipanti del palio lo facessero per hobby o comunque più volte l’anno sarei d’accordo ma un paio di “scarpe” stile 1200 costano più di 1 centinaio di € e per metterli 4 giorni l’anno mi sembrano un po troppi…. i consigli si danno prima di una manifestazione in sedi appropriate.

  27. i bicchieri di plastica al posto di quelli in vetro sono migliori per motivi di sicurezza 🙂

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