La Nonna del Corsaro Nero – Albenga, Prima giornata del Palio 2013 (foto)

di Sandra Berriolo – Superata con onore. Mi onoro infatti di aver creato una scuola. Quella dei cacciatori di “errori storici”. Ero appena sveglia e già su Facebook c’erano foto di “contraddizioni” come le chiamo io. Le foto belle, quelle ufficiali le lascio ai fotografi veri, i professionisti, l’ho sempre detto. A me piacciono le curiosità, i dettagli che altri magari non notano. Dopo le foto dello scorso anno ora scopro che diverse persone vanno in giro al Palio a cercare “quello che non c’era” nel Medioevo.

Ho creato dei mostri, ma so di far contenta la Sindaco che vuole che se ne parli comunque. Ebbene io ho visto un notevole miglioramento! Sia nella proposta dei piatti che negli allestimenti. Certo, sembra di essere alla sagra della porchetta sarda ma c’è una certa attenzione per i piatti tradizionali, se non proprio antichi. Se volessimo mangiare proprio come nel 1227 mi sa che più di qualche zuppa di cipolle, cavoli e legumi arricchite con pane vecchio di settimane non riusciremmo a trangugiare; oppure cacciagione e animali passati ora di moda se ci calassimo nella cucina dei nobili. La birra sarebbe probabilmente tirata su col mestolo e non col miscelatore che fa tutta quella bella schiuma. Ci sogneremmo forse di sgranocchiare totani e cozze a favore di pesci e gamberi di lago e fiume e naturalmente le rane.

Quindi tutto sommato scorrendo le tabelle (ancora molto improbabili nel linguaggio) dei menù si nota un netto miglioramento. Ovviamente non ci sarebbero i bidoni della spazzatura di plastica, ma non ci sarebbero proprio i bidoni perché i rifiuti (di qualunque tipo) si getterebbero liberamente in strada, dove orde di cani randagi e bambini abbandonati rovisterebbero con avidità. Insomma una rievocazione “perfetta” è impossibile se non come rappresentazione scenica cui la gente non può contribuire. Ci sarebbero problemi igienici enormi (oggi nonostante i vaccini, siamo cagionevoli per infezioni e microbi) e l’Ospedale non ci sarebbe, non come lo intendiamo noi almeno.

Un plauso anche a chi ha reso la locazione gradevole e tranquilla in quel baillamme di gente: la Confraternita di Arti e Mestieri del Civ in Piazza s. Francesco. Un angolo di pace in cui rifugiarsi dopo essersi fatti assordare dai tamburi e dalle trombe ed esser usciti indenni attraverso la folla accalcata al bancomat della Gabelleria che quest’anno per fortuna procura un albenghino senza sponsor telematico!

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo


3 Commenti

  1. io invito tutti quelli che sanno fare meglio a presentarsi ai rioni per correggere gli errori. la sagra della porchetta sarda era 2 anni fa quando non esistevano regole per le cantine. la perfezione è divina, ma se ci venite in aiuto possiamo migliorarci.

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