Albenga, presentato il Palio dei Rioni 2013. Parliamone… (foto)

di Sandra Berriolo – Presentato intorno all’assolato mezzogiorno – all’aperto – il Palio dei Rioni A.D. 2013, che si terrà ad Albenga dal 18 al 21 luglio. Il motto di quest’anno è: “parlatene, anche polemizzando ma purché ne parliate!”, così chiese agli astanti giornalisti Donna Guarnieri. Ora, io non sono giornalista ma se sua Signoria lo desidera posso sforzarmi. L’anno scorso mi ero divertita con le foto anacronistiche (Gino, le hai poi comprate le lenti a contatto?) e quest’anno magari pure. Visto che sarà un evento “in grande stile”, come annunciò immantinente all’inizio del proclama il suo vice, Don Nucera, e potrò sbirciare la bellezza di “circa 1000 albenganesi impegnati nell’evento. Sessanta cantine per circa dieci persone ciascuna e poi i figuranti, gli addetti del Comune, i volontari, annessi e collaterali. Insomma un numero interessante di persone coinvolte”.

Sempre Nucera garantisce una “migliorata organizzazione, giochi adeguati anche per l’utenza femminile e infantile ed un ulteriore passo avanti verso la verità storica di ciò che succedeva ad Albenga nel 1227”. Perché questo è l’anno in cui Vaccarezza aveva promesso contributi che pare stentino ad arrivare. Pardon, il 1227 è l’anno in cui Federico II mandò un legato imperiale ad Albenga per dare l’appoggio del Sacro Romano Impero alla città, quindi l’epoca di riferimento della rappresentazione. Il legato della Provincia, Vaccarezza appunto, prima ha arringato la folla esprimendo encomio per “la valorizzazione delle potenzialità della città; tali potenzialità solo Albenga le possiede quindi se comincia a correre di strada ne può fare tanta. Perché una città di livello si riconosce quando è gradevole per chi ci abita e di conseguenza anche per chi la visita”. Poi è stato redarguito da sua Signoria, Donna Guarnieri, appunto perché sembra che i bonifici dei contributi stentino ad arrivare.

Nessuno ha citato il “pagamento della gabella” che anche quest’anno i visitatori dovrebbero sborsare. Non se ne fa parola neppure sui depliant che invece elencano il ricco programma di eventi e di piatti su cui piomberà l’arrembaggio dei gourmet. Non vi elenco i duelli, i giullari e gli accampamenti di soldati. Mi piace però rilevare: il laboratorio didattico, la Mostra di abbigliamento civile e militare dell’epoca (presso l’associazione Veggia Arbenga in Via Roma), il gruppo musicale coi tamburi (la chitarra che conosciamo noi e il pianoforte ancora non c’erano) e l’apertura serale dei Musei della città. Insomma cercate i depliant, mettete da parte “un fiorino” moltiplicato per 4 sere e cercatemi. Sono a far fotografie alle stranezze mentre bevo un “officinale mentotum” o un “chupitum”. Ci vediamo giovedì.

* Fotogallery a cura dello © Studio Fotografico Rossello – Albenga

29 Commenti

  1. Ma lasciate perdere la politica in tutto. Divertitevi se ne avete voglia e abbiate pazienza tre giorni se non vi piace. Non si può accontentare tutti. è naturale. Ma piantatela di essere contro a prescindere e con accuse ridicole. Oppure davvero andate tre giorni a Cuneo. Prendeteci la residenza magari. E’ il vostro posto. Albenga cambia (nonostante i politici), mi spiace. Ciao!

  2. Daccordo con Plex perchè ho amici che hanno cantine (volanti) e spesso sono stato nei “retro bottega”….
    Qui non si tratta soltanto di categorie di ristoratori e esercenti gabbati ma anche di aspetti importanti. La semplice dichiarazione con cui il “volante” si impegna a rispettar ele norme HCCP vi pare sufficiente? Quali controlli preventivi vengono fatti ? NESSUNO. Chi verifica l’igiene dei frigoriferi, delle stoviglie dei piani di lavoro, se ci sono topo o no e quali sono le precauzioni, la salute delle persone adette a toccar egli alimenti e a manipolarli per prepararli? Chi verifica che venga rispettato il ciclo del freddo per i cibi da conservare che sono delicati? Un infinità di aspetti che i professionisti conoscono bene. Col cacchio che vado a mangiare dai volanti!
    In qwuesto caso la “protezione ” che qualcuno qui reclamizzava vale meno di zero, perchè l’autorizzazione non HA A MONTE NIENTE per accertare quello che occorre. Spiace dirlo ma se in NAS ci vanno sarebbe una strage. Spiece anche per la città ma prima degli incassi e del busuness turistico ci sono altre cose più importanti.

  3. Lavoro da due anni in cantina palio….norme igieniche ZERO !!!! Pensate a cosa mangiate , da QUALI MANI viene preparato, con quali ingr
    edienti …. NAS se ci siete battete un colpo!”

  4. A Cuneo si fa così.
    Anche qui è stato fatto questo? (facendo ungiro nelle cantine VOLANTI ci si rende conto che pare proprio di no):

    B) Manifestazioni in cui si effettua la preparazione/cottura per la somministrazione, di alimenti semplici,che non richiedano particolari manipolazioni ( es. polenta, pasta, carne alla griglia, crepes ecc..) da consumarsi immediatamente dopo la cottura. Rientrano in questa tipologia tutte quelle manifestazioni in cui si effettua oltre che la somministrazione, anche la preparazione e/o cottura di alimenti di semplice esecuzione,
    all’aperto ( griglie e/o fornelli o fuochi) o in strutture chiuse e per la durata in genere di una o due giornate.

    TIPOLOGIA B
    REQUISITI IGIENICO SANITARI
     -area di preparazione: con piano di calpestio coperto (es. asfaltato, provvisto di pedane o con stuoie) chiusa nella parte superiore e con pareti in materiale lavabile e disinfettabile da almeno tre lati;
    - lavello: con comando preferibilmente non manuale;
     -piani di lavoro: rivestiti con materiale impermeabile facilmente lavabile;
     -area di cottura: nel caso dell’utilizzo di griglie, fuochi ecc. è consentita la collocazione all’esterno purché vi sia un’adeguata protezione dagli agenti atmosferici ed inquinanti e siano inaccessibili dal pubblico e lontano da materiali infiammabili (teli, rivestimenti);
    - eventuali bombole di gas: protette dal sole, non accessibili al pubblico e collocate lontano da fonti di calore e comunque nel rispetto della normativa di sicurezza;
    – area/zona per il deposito alimenti: protetta nella parte superiore e su tutti i lati;
     apparecchiature idonee a garantire il rispetto delle temperature di trasporto e conservazione degli eventuali vari tipi di alimenti deperibili;
     – area somministrazione/zona pranzo: protetta dalla polvere con piano di calpestio costituito anche da manto erboso o asfalto o cemento; tavoli rivestiti con materiale impermeabile facilmente lavabile;
     – bicchieri, posate, e piatti: a perdere (qualora non si disponga di lavastoviglie meccanico per la perfetta pulizia di tradizionali stoviglie in ceramica e metallo), conservati prima dell’uso al riparo da ogni contaminazione in appositi contenitori;
    - personale impegnato nella preparazione/manipolazione degli alimenti: addestrato e/o formato, in materia di igiene alimentare, in relazione al tipo di attività e con abbigliamento rispondente alla vigente normativa (copricapo e sopravveste);
    - approvvigionamento idrico: dotazione di acqua potabile (allacciamento all’acquedotto pubblico e/o altra fonte idrica munita di certificazione di potabilità oppure utilizzo di acqua potabile “trasportata” mediante idonei contenitori e attinta da fonte certificata );
    - servizi igienici: fissi o mobili, disponibili nelle vicinanze del luogo della manifestazione, ben segnalati da appositi cartelli, illuminati artificialmente se la manifestazione si svolge anche in ore serali, dotati dei generi di necessità e mantenuti in stato di decenza. Almeno un servizio dovrà essere ad uso esclusivo degli addetti alle lavorazioni alimentari. Dotazioni necessarie:
    lavello con acqua corrente e comando di erogazione dell’acqua non manuale, asciugamani del tipo monouso, distributore di sapone liquido a perdere;
     smaltimento delle acque reflue: immissione in fognatura; ove non possibile è ammesso lo stoccaggio a condizione che lo smaltimento finale avvenga in modo corretto (ditta autorizzata, ecc.);
    - allontanamento dei rifiuti solidi: raccolti in sacchi posti nei cassonetti per i rifiuti;
    - contenitori per rifiuti: con coperchio fisso ad apertura non manuale e con sacco di raccolta a perdere.

    C) Manifestazioni in cui si effettua la preparazione/cottura per la somministrazione di piatti complessi ed elaborati che richiedano generalmente il rispetto di particolari temperature di conservazione. Si tratta di tutte quelle manifestazioni che si svolgono di norma nell’arco di più giorni o settimane, caratterizzate dalla presenza di vera e propria attività di ristorazione esercitata in strutture fisse o mobili o temporanee.

    TIPOLOGIA C
    REQUISITI IGIENICO SANITARI
    - struttura fissa o apposita struttura intesa come “stand” gastronomico o cucina mobile, ecc.:
    -posizionata lontano da strade ad intenso traffico veicolare e da abitazioni, dotata di chiusura nella parte superiore e con pareti in materiale lavabile di cui una rimovibile in tutto o in parte in modo tale da avere una apertura verso la zona pranzo o refettorio;
    - zone/piani di lavoro: separati tra alimenti cotti e crudi e tra carni e verdure;
     piano di calpestio: in materiale compatto lavabile (es. pedane in legno trattato, stuoie gommate,
    -battuto di cemento o asfalto liscio);
    - piani di lavoro: rivestiti con materiale impermeabile, facilmente lavabile;
     lavello: almeno uno con comando non manuale e distributori di sapone lavamani ed asciugamani a perdere;
     – frigoriferi: tenuti lontani da fonti di calore e con separazione per genere anche attraverso l’impiego di contenitori in materiale idoneo;
    - cappe per il convogliamento dei fumi e vapori prodotti nei vari punti cottura: l’obbligo di installare cappe dotate di filtri meccanici e/o a carboni attivi è da valutare in funzione del tipo di attività e dell’impatto sull’area circostante;
     eventuali bombole di gas: protette dal sole, non accessibili al pubblico e collocate lontano da fonti di calore eventuali bombole di gas: protette dal sole, e comunque nel rispetto della normativa di sicurezza;
     – deposito alimenti: apposita struttura chiusa, possibilmente distinta e separata dalla zona preparazione/ cottura;
    - area somministrazione/zona pranzo: protetta dalla polvere con piano di calpestio costituito anche da manto erboso o asfalto o cemento; tavoli rivestiti con materiale impermeabile facilmente lavabile;
    - bicchieri, posate, e piatti: a perdere (qualora non si disponga di lavastoviglie meccanico per la perfetta pulizia di tradizionali stoviglie in ceramica e metallo), conservati prima dell’uso al riparo da ogni contaminazione in appositi contenitori;
    - personale impegnato nella preparazione/manipolazione degli alimenti: addestrato e/o formato, in materia di igiene alimentare, in relazione al tipo di attività e con abbigliamento rispondente alla vigente normativa (copricapo e sopravveste);
    - approvvigionamento idrico: dotazione di acqua potabile (allacciamento all’acquedotto pubblico e/o altra fonte idrica munita di certificazione di potabilità);
    - servizi igienici: fissi o mobili, disponibili nelle vicinanze del luogo della manifestazione, ben segnalati da appositi cartelli, illuminati artificialmente se la manifestazione si svolge anche in ore serali, dotati dei generi di necessità e mantenuti in stato di decenza. Almeno un servizio dovrà essere ad uso esclusivo degli addetti alle lavorazioni alimentari. Dotazioni necessarie:
    lavello con acqua corrente e comando di erogazione dell’acqua non manuale, asciugamani del tipo monouso, distributore di sapone liquido a perdere;
     smaltimento delle acque reflue: immissione in fognatura; ove non possibile è ammesso lo stoccaggio a condizione che lo smaltimento finale avvenga in modo corretto (ditta autorizzata, ecc.);
     allontanamento dei rifiuti solidi: raccolti in sacchi posti nei cassonetti per i rifiuti;
    - contenitori per rifiuti: con coperchio fisso ad apertura non manuale e con sacco di raccolta a perdere.

    UTILE SOTTOLINEARE CHE SIA I TIPO B CHEI TIPO C SONO SOGGETTI AD AUTORIZZAIZONE SANITARIA.
    Una domanda sorge spontanea: ma è stato pensato al problema vespasiani?
    Le migliaia di persone che arriveranno al Palio, dove otreanno espletare i propri bisogni fisici sia licquidi che solidi?
    Usufruiranno dei servizi igienici dei risptranti e bar e pizzerie dopo a ver consumato il pasto nelle taverne “volanti”?…
    Da tutto questo si capisce bene che le cantine improvvisat eo volanti NON SONO AUTORIZZABILI e neppure gli esercizi pubblici che non esercitano attività di BAR RISTORANTE PIZZERIA e simili.
    Questo è il fatto. Non esiste appello.

  5. Il palio dei rioni è una bellissima manifestazione inventata da questo sindaco e dalla sua squadra! Alla faccia di tutti gli invidiosi…rosicate, rosicate…

  6. @Laccio Guarda che io non ce l’ho con il palio né con eventi similari, anche se personalmente non vado pazzo per questo tipo di manifestazioni sicuramente non le contesto a prescindere. Come idea mi piace Finalborgo, i Gunbi e anche il Palio (anche se non partecipo a nessuna di queste). Io non so se da altre parti funziona così, però sono di Albenga e guardo a casa mia. Non sono d’accordo sul pagamento di una tassa per entrare nel cento storico, non sono d’accordo sul fatto che i commercianti debbano pagare per stare aperti, sono poco d’accordo sul fatto che spuntino cantine a gogò. Ma soprattutto vorrei che fossero rispettate le norme igieniche e quelle fiscali. Se poi i commercianti e gli avventori sono contenti di pagare (e rischiare) sono contento per loro.
    Sono d’accordo con te sul fatto che molti locali siano inadeguati (però ci sono molti commercianti che hanno investito un sacco di soldi) e mi dispiace passeggiare la sera per il centro storico e trovare tutti i negozi chiusi, e i turisti spaesati nel vedere questa desolazione. E’ anche vero che i costi del personale sono alte e non tutte le attività sono a conduzione familiare….
    Saluti

  7. A! Questa è una teoria interessante davvero. Di parte? di che parte? Le feste con le cantine aperte esistono in tutta Italia e sono una figata. Si possono fare e non sono illegali,anzi. Il Palio l’ha creato Mareventi (Dio gliene renda merito) sotto Tabbò e la Guarnieri forse se n’è un po’ appropriato ma di certo l’ha difeso e sviluppato. Grazie alle ultime amministrazioni ( questa e la precedente e qualcosa si era cominciato a intravedere con Zunino) e ai cittadini che si mettono in gioco invece di mugugnare Albenga sta piano piano progredendo almeno in queste cose. Restano le resistenze di pochi mugugnoni che non hanno mai dato nulla alla città, mai migliorato il proprio locale da trentanni e cercano di screditare il lavoro di tutti per restare ancorati ai loro disservizi. Buona estinzione.

  8. Questa è un altra leggenda metropolitana. Voglio proprio vedere se venisse servito un panino alla salmonella poi cosa si va a spiegare ai Giudici.
    Oppure volgio propri vedere se arrivasserto i NAS cosa se ne fanno della “protezione” dovuta all’autorizzazione omnicomprensiva, dietro pagamento della gabella, a monte della quale non credo possa sussitere nessuna ottemperanza alle norme se non un pieghevole con 4 norme da rispettare ..se va bene!
    Inutile rigirarla, resta una deregulation estrema al cui confronto le sagre paesane sono dei professionisti.
    ..e comunque,quand’anche esistesse copertura, …alla faccia della tutela igienico sanitaria!

    I ristoratori i bar e le pizzerie pagano, ringraziano e se la segnano. ..e i “volanti” se la ridono..

  9. I controlli sanitari nelle cantine non ci possono essere perché se si paga la quota si ha la protezione del Sindaco.E comunque….
    W LA SAGRA DELLA JUTA!!!

  10. @Laccio o sei di parte (probabile) o sei un illuso. Per quanto riguarda la deregulation non so in Italia e Liguria, ma qui siamo ad Albenga… per capire come funzionano le cose: ieri c’è stata l’inaugurazione del Caffè Letterario allo ex IAT!!
    Pensaci.

  11. “Chiunque apra una cantina deve avere tutte le autorizzazioni e le ha”
    AAAH AH AH AH E STE MUSSE VIENI A RACOCNTARLE PROPRIO QUI, DOPO AVER DATO UNA MAZZATA A TUTTI GLI ESERCENTI DEL CENTRO STORICO?
    Ma quali autorizzazioni ..forse quelle che prevedono l’iscrizione e il pagamento della gabella al Comune si..ma quelle relative alla PREPARAZIONE MANIPOLAZIONE DI SOSTANZE ALIMENTARI E SOMMINISTRAZIONE E LE PROCEDURE HCCP E LE ATTREZZATURE DI CUCINA A NORMA E UNA MIRIADE DI ALTRE COSE CHE I LOCALI devono sittostare… ?
    MA PER PIACERE…evidente che il commento è di parte.
    Se nelle cantive “volanti” improvvisate arriva un controllo sono ..azzi..
    Una cosa che non dovrebbe accadere , invece è DEREGULATION SELVAGGIA PER 4 GIORNI.

  12. Buona sera a tutti gli espertoni. Chiunque apra una cantina deve avere tutte le autorizzazioni e le ha. I controlli ci sono e sono state fatte anche pesanti sanzioni gli anni scorsi. In Italia la deregulation non esiste e in Liguria tanto meno quindi dormite pure un po’ meglio. Il successo del Palio risiede sulla partecipazione attiva di giovani e cittadini; se fosse un’iniziativa dei ristoranti verrebbe la metà della metà della gente. Senza contare che in tanti anni i ristoranti non sono mai riusciti ad accordarsi su nulla: orari, insegne, giorni di apertura, figuriamoci su un’iniziativa per attirare turisti e vivacizzare il centro storico. Meno di uno su cento in questi anni ha investito per migliorare il proprio arredo,la propria accoglienza. Sono gli stessi di quando ci andavano i militari trentanni fa. Anche i cittadini pagano le tasse; a volte perfino un po’ di più dei locali e hanno diritto di vivere e festeggiare la propria città. Riappropriarsi degli spazi comuni è l’unico futuro dei percorsi urbani e commerciali. Poi sulle quote di partecipazione invece ritengo più che legittimo che ognuno abbia la propria opinione. Detto questo il mugugno è libero quindi divertitevi.

  13. Zio jo plex e altri: non fa una piega.
    ..e oltre all’aspetto igienico sanitario degli alimenti e dei locali e dei procedimenti (chi controlla che non sia tutt aroba congelata-scongelata-riocongelata. eccettera?) esiste anche il problema del personale…e chi assicura che chi manipola gli alimenti non abbia la scabbia, il cimurro, la febbre gialla, l’aviaria, la peste, etc? Un attività in regola di bar ristorante pizzeria ha comunque il rispetto anche di questo. Sulle cantine…ho visto io certi retri delle cantine “volanti”… meglio soprassedere. Mi auguro che vengano presi provedimenti perchè tra l’altro, se arrivassero i NAS quella sere…la città ci farebbe una figura da cioccolatini tutti.
    Il discorso della correttezza nei confronti degli esercizi publbici che pagano fiuor ditasse davanti a sti aspetti passa quasi in secondo piano..e poi vedo che pizzerie ristoranti bar e company non si lamenta nessuno e se non si lamentano loro che sono i primi danneggiati da stò liberi tutti……
    la regola deve essere che quelle sere sono serate di festa ma non per questo LIBERI TUTTI! ..DEREGULATION A BRETTIO…
    Mi auguro che la sindaca che tra l’altro ha anche lavorato all’igiene dell’ USL ci penserà e metterà un freno a certe situazioni.

  14. Mi sembra che il problema sia quello relativo agli anni scorsi e che non è mai stato affrontato seriamente, almeno sembrerebbe.
    1) Come è possibile che chiunque abbia la possibilità di inventarsi ristoratore? Non mi rivolgo soltanto a chi tratta tutt’altro prodotto, ma anche a chi, pur vendendo prodotti alimentari, non detiene l’autorizzazione per la somministrazione di cibi cotti. Chi controlla se hanno i requisiti? Chi svolge un servizio di ristorazione deve sottostare a una serie di autorizzazione. Questi?
    2) Secondo me chi non ha un’attività fissa all’interno del centro storico non dovrebbe partecipare, a meno che non porti qualcosa che sia veramente distintivo e che non sia già presente.
    3) Non capisco come legalmente possa essere fatta pagare una “tassa” ai commercianti per poter fare quello che fanno quotidianamente: tenere aperta la loro attività.
    4) Non sono d’accordo sul pagamento per entrare nel centro storico. Qualcuno dice: a Finale l’hanno sempre fatto! E quindi? Oltre a copiargli le cose positive dobbiamo copiare le negative?
    5) Le persone che si “aggiungono” alle varie attività come sono inquadrate dal punto di vista lavorativo?
    6) Infine c’è il problema fiscale… ma va bhè. Lasciamo perdere.
    Comunque a me non piace stare nella ressa, quindi farò come lo scorso anno: non partecipo.
    Saluti

  15. e per di più cantine senza acqua corrente, senza servizi igienici, a volte con ratti che corrono tra le cibarie …. viste con gli occhi

  16. Sono daccordo sul fatto che si lamenta di ocmmercianti che improvvisano cantine pur non avendo un esercizio di bar o ristorante. Oltre che una questione di correttezza verso i professioisti è pure una questione di norme igienico sanitarie, per quanto riguarda la HCCP e qindi tutto…attrezzature, modalità di conservazione/trasporto/preparaizone e somministraizone degli alimenti che la gent epoi si mangia… Non ci ha pensato nessuno alla faccenda igienico sanitaria? 🙂 strano…
    Ma di incredibile c’è anche la questione abusivi, cioè quelli che affittano un fondo, una cantina un magazzino diroccato e improvvisano di fatto un attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande.
    …mi hanno racocntato di un tipo che nella proma edizione ha affittato un magazzino e poi nel palio ha venduto come un ossesso (fortunato lui) realizzando oltre 8000 euro senz abatter euno scntrino ( e come poteva battelro se era un “volante”?) …QUesto alla faccia di chi ha un bar o una pizzeria e per tenere aperto gli viene pure chiesta un extra tassa…. Capite bene che la cosa non stà in piedi e non sarebbe ammissibile nemmeno in un paes eemergente. Ma del resto come pretendere visto che noi siamo ancora indietro e prima di ri-emergere siamo ancora nella fase di declino? .. Questi qui non si possono mettere sullo stesso piano anche di chi ha un negozio che non c’entra una cippa con gli alimenti ..per esempio che vende detersivi piuttosto che calze da donna e poi prepara la salsiccia e le patatine… ma comunque lo ritengo un fatto gravisasimo su tutti i piani a partire quello igienico per arrivare a quello fiscale.
    Che i ristoratori e gli esercenti di attività simili come bar ecc. si facciano sentire e non si facciano fregare come dei peccetti…

  17. @Hiroshi
    per non essere ne ex mareventino, ne borea ne pugliese e compagnia cantante ce l’ha a morte con nucera & c. Sicuro delle sue credenziali ?
    No perche sembra proprio che i suoi interessi personali cozzino con le iniziative (giuste o sbagliate che siano) che ha intrapreso il comune e quindi nucera.
    Io sono un cittadino che vive il palio come cliente e premesso che non so se i cantinari o negozianti dovranno pagare o meno, credo comunque che se un privato che di mestiere fa tutt’altro vuole aprire durante il palio e quindi lucrare da un’attività che non fa di solito è giusto che paghi !
    Poi giustamente come dice @Gustavo se è a conoscenza di reati è suo dovere civico fare una denuncia alle autorità competenti, magari mettendo nome e cognome suo e di che delinque, troppo comodo fare denunce anonime!!

  18. @Hiroshi. Tutti quelli come Lei sono la causa di eventuali distorsioni: se si è a conoscenza di fatti illeciti si fa una bella denuncia circostanziata alle autorità competenti, in difetto non si è altro che correi e conniventi. In difetto sono solo esternazioni rancorose prive di alcun fondamento.

  19. beh lo sanno anche i sassi…è nata con il supporto del comune per far fuori la mareventi…risultati quell’anno li la mareventi ha fatto 50000 presenze al palio e la vuga si è tristemente sciolta
    Con tutti i problemi e i danni fatti da qualche componente della mareventi,loro sapevano come organizzare una festa
    Qui si affidano ai professionisti,presenze meno della metà e cittadini tutti incazzazati …ad alassio organizzano giovedi una festa in concomitanza,due anni fa non ci avrebbero pensato manco per sbaglio

  20. Caro Plex… dimmi per cosa è nata VUGA secondo te?? diciamolo chiaro perchè più siamo più diamo fastidio…

  21. … allora in merito alla tassa è tutto vero … attività alimentari aperte solo pagando 450 euro, attività alimentari 150 euro.. praticamente se io mi apro una bella cantina e faccio da mangiare pago di tassa come un Ristorante o bar che paga già tasse tutto l’anno… ma è normale???? Vorrei risposte dal Sig. Nucera o da qualcuno dell’amministrazione … le domande sono talmente tante che si nascondono dietro le BELLE MURA COLORATE A CASACCIO (dal PITTORE NUCERA)… avete visto la conferenza stampa dovrebbe coinvolgere tutti e tutto ciò che ha scritto albenga nell’indirizzo… invece semprere i soli NOTI… vuoi vedere che il comune darà anche qualche spazio a chi ha già avuto a titolo gratuito (senza nessun appalto .. il bar nel fortino di piazza europa e del bed nel centro storico… ad albenga funziona sempre così solo e sempre gli stessi…LA FAMIGLIA!!! stiamo diventando un bel territorio mafioso .. possibile che al palio dei rioni non ci sia nessuno che sponsorizza e vende i nostri prodotti… asparagi..carciofi… olio… e tutto il resto..?? invece ci tocca v vedere gente che come lavoro ha le onoranze funebri e soci che fanno salamelle e patatine fritto e mojiti …sotto un bel quintale di tubolari (tipici del medioevo… sembrava il palco di Jovanotti)…oppure la Puella Pulcherrima che vince … di che Rione ?? NUCERA VUGA. NATO.. con tanto di loro associati in giuria.. oppure l’organizzazione fatta da gente di fuori… ma i nostri albenganesi veri non sono capaci???… ma perchè nessuno dice un benemerito belino ?? il palio degli ultimi anni è stato un fiasco totale… VISTO CHE IL COMUNE /NUCERA hanno totalmente rubato la manifestazione ad altri, l’hanno data in mano a professionisti del settore (medioevale in Italia)… come è possibile che non riescano a fare nemmeno la metà dell’ultima manifestazione organizzata dal camune da 4 scappati di casa??? basta vedere le foto… ORA VI RACCONTO COME FUNZIONE AD ALBENGA: SE QUALCUNO ORGNIZZA QUALCOSA DI MEZZO CARINO?? GUAI SONO DROGATI… GENTE CHE RUBA ECC TUTTI INVIDIOSI… ARRIVA LA FAMIGLIA E SI PRENDE TUTTO SE PENSATE CHE RACCONTO PALLE TORNIAMO INDIETRO NEL TEMPO..GIUNTA TABBO’ ALLA FRUTTA L’OPPOIZIONE DELLA SIGNORA GUARNIERI IN QUELL’ESTATE APPOGGIA TUTTE LE ATTIVITà DI MAREVENTI CON TANTO DI PRESENZA DI TUTTA L’OPPOSIZIONE ALLE VARIE MANIFESTAZIONI E PROCLAMI (ALBENGA FINISCE AL TG DI RAI 3 TUTTA L’ESTATE PER LA PRESENZA STRAORDINARIA ALLE MANIFESTAZIONI… RICORDO SOLO I 4000 SUL LUNGOMARE O I 20000 (DA GIORNALI) NELLE TRE SERE DELLA SAGRA SUL LUNGOMARE ..SALIAMO NOI E ALBENGA CON IL NOSTRO AIUTO E DELLE ASSOCIAZIONI ALBENGANESI FAREMO GRANDI COSE..COSA SUCCEDE?? COMICI AD ALBENGA MANCO PER LO BELINO..
    FESTE SUL LUNGOMARE NIENTE..AD ALBENGA LA GENTE STA TROPPO BENE COMMERCIANTI… STABILIMENTI BALNEARI… AD OGNUNO INTERESSA SOLO IL PROPRIO SEDERE… COSI’ NUCERA E SOCI SPADRONEGGIANO PER ULTIMO VI RACCONTO QUESTA … SEMPRE QUESTI SOCI HANNO FATTO UNA BELLA GRIGLIATA FUORI DA UNO STABILIMENTO BALNEARE DOPO LA LEGA NAVALE (ANDANDO VERSO CERIALE)… LA GRIGLIA ERA POSIZIONATA NELL’AIUOLA SULLA STRADA… CON FUMO IN STRADA E GENTE FERMA CON CICLI E MOTOCICLI…. SEMPRE LA STESSA STORIA…CHI FA PARTE DELLA FAMIGLIA SI PRENDE TUTTO… SVEGLIAMOCI TUTTI SCRIVIAMO LEGGIAMO INFORMIAMOCI ED ESPRIMIAMO IL NOSTRO PENSIERO… IL SILENZIO E’ LORO AMICO… INIZIAMO AD URLARE PER ALBENGA…UNICA CITTà DEL MONDO CHE VA AVANTI DA SOLA SENZA TURISTI..

  22. Trovo comunque anomalo e pure penalizzante per gli esercenti che chiunque possa aprire cantine pur se non esercente di alimenti e bevande.
    Avrebbe dovuto essere concessa la facoltà soltanto a esercenti con bar ristoranti/pizzerie/negozi alimentari. Invece, il paradosso di avere un eccesso di offerta qualche anno fa era imbarazzante: a momenti gli spazi pubblici delle piazze erano occupati tutti da dehor improvvisati e quasi non c’era spazio per passare oltre alla sproprzionata offerta di alimenti.
    In quasto marasma, moltissime cantine “volanti” create su 2 piedi dalla sera alla mattina, hanno realizzato incassi stratosferici (credo tutti OFFSHORE) metre molti esercizi pubblici “dedicati” nonostante l’impiego di personale per la sera hanno a malapena fatto quadrare i conti. Un assurdo.
    Trovo che invece il pagamento della gabella per entrare, purchè rientri in importi accettabili sia giusto. A finale Ligure è così da sempre e non vedo perchè non possa essere anche ad Albenga.
    Mi incuriosice invece la “tassa” che viene fatt apagare ai negozi e esecizi pubblici per rimanere aperti. E’ vero o una leggend ametropolitana? ..No perchè se fosse vero ci si chiede in forza di quale diritto possa pretendersi una simile sovratassa…

  23. Visto che il motto è parlatene anche polemizzando .. POLEMIZZIAMO…
    PREMESSA IMPORTANTE … NON SONO UN EX MAREVENTINO O AMICO OSIMPATIZZANTE O SIMILE COME QUALCUNO CONTINUA DIRMI IN ALTRI VECCHI COMMENTI ..ANZI A DIRE LA VERITA’ MI STAVANO E MI STANNO ANCHE UN PO’ SULLE PALLE COME PERSONE.. MA NELLE LORO MANIFESTAZIONI CON LA MIA ATTIVITA’ HO GUIADAGNATO PARECCHIO VISTO LA MONTAGNA DI GENTE CHE AVEVO DAVANTI ALLA MIA ATTIVITA’.. DOVEVO SOLO ESSERE BRAVO A FARLA ENTRARE…E QUINDI DEVO SOLO RINGRAZIARLI PER IL LAVORO DATOMI..
    Nell’intervista completa del Sig. Vaccarezza qui non riportata (vedi ivg albenga) leggo a fine articolo leggo..”L’INTUIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE GUARNIERI DI COMINCIARE QUESTO PERCORSO 4 ANNI FA’…. MI SA CHE il nostro Sindaco Guarnieri e il suo Vicesindaco Nucera A “CAPO” DELLA VUGA (Ahhh ma CHE FINE HA FATTO l’associazione Vuga di Nucera e family??? sparita nel nulla)… non gliel’hanno detto al Sig. Vaccarezza che hanno completamente tolto dalle mani quello che altri avevano creato (magari con errori .. e ad essere sinceri anche grossolani.. ma comunque hanno iniziato a fare qualcosa ad Albenga… ricordo solo che il primo anno di Palio resta sempre quello con più presenze in assoluto basta tornare a vedere articoli..foto e servizi di RAI 3… perchè nessuno parla delle passate manifestazioni dell’associazione mareventi che prendo dal loro sito internet..
    -Festivalmar… gente seduta sulle cabine degli stabilimenti balneari dalla ressa..
    -Sagra dei Moli… guardate le foto
    -Festa della Musica (anche qui provata a copiare quest’anno.. ma niente sempre dei dilettanti..)
    -Marecomics
    -Carnevale sul Viale
    -Pista del Ghiaccio in Piazza del Popolo
    -Casette di Natale in piazza del Popolo
    -Ecc..
    Non vorrei che il Comune visto che è per via legali con la Mareventi ne stia facendo una cosa personale.. Solo due pensieri..
    1) e se il comune alla fine perdesse la causa con la Mareventi???
    2) come mai l’associazione Vuga che fine ha fatto visto che era stata presentata con tanto di conferenza stampa è sparita nel nulla ??? non vorrei che il nostro Vice sindaco e consorte (segretaria di tale associazione) siano stati creati dal Pittore del Centro Storico (Sig. Nucera.. visto ultimi articoli sui colori del centro storico) abbia creato tutto ad hoc per la FAMIGLIA…
    In attesa che qualcuno mi dia qualche spiegazione.. magari con qualcuno del comune o magari con il presidente di Vuga Sig. Vincenzo Nato (o soci)… che a quanto pare prima di fondare Il VUGANUCERA PENSIERO ha fatto parte dell’associazione Mareventi un pò strano nooo??… basta vedere le foto delle manifestazioni.. MI AUGURO CHE SIA DAVVERO UN BEL PALIO E ALE’ ALBENGA DATTI UNA MOSSA…

  24. Ricordiamoci però che il termine di paragone è il “Matrimonio del secolo tra fava e salame.”

  25. la parte storica della conferenza era molto interessante, peccato che l’orario rendesse faticoso seguirla

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