Amministrative: tiene il pd, giù pdl, M5s e suo radicamento

di Mary Caridi – Nessuno canti vittoria nel Partito democratico o il Pdl sospiri per lo  scampato pericolo di un M5S che resta al palo e non va ad affrontare nessun ballottaggio. Risultato lenitivo per i problemi del Pd che non deve abbassare la guardia o essere tentato di  lasciare che un senso di appagante consolazione lo invada. Per il Pdl e il Pd, uniti in un abbraccio resosi necessario da una serie di eventi, snocciolati con una sequenza e tempistica ambigua, ora il rischio possibile è quello di un rilassamento, di un “celebrar messa anticipata al morto” che si rivelerebbe un  errore micidiale. L’astensione ha profondamente segnato il panorama di queste elezioni amministrative. I voti del M5 Stelle sono stati congelati dagli elettori che spingono per un cambiamento, perché nelle elezioni amministrative sono altri i fattori che conducono alla vittoria. E nei fatti, anche il grosso successo ottenuto da Ignazio Marino a Roma parla chiaro. Marino non ha votato a favore del governissimo.

Queste ragioni di successo partono da lontano, da Pisapia a  Milano, fino alla vittoria della Serracchiani; si vince se il candidato è in coalizione con la sinistra, se ha caratteristiche di smarcatura dai dirigenti nazionali, se ha l’occhio lungo a ciò che accade nei movimenti e nella società, se è, insomma, un voto di sinistra che  spinge per un radicale cambiamento. Se ascolta le nuove pulsioni che agitano la società imprigionata nello spettro feroce della crisi e che alla politica chiede rigore, serietà, assenza di corruzione e sprechi e risposte concrete.

Il Paese ha bisogno che il Movimento guidato da Grillo/Casaleggio funga da stimolo al cambiamento, che spinga la politica, pressata dall’opinione pubblica a operare quelle inevitabili cesure con un passato di immobilismo,  corruzione e clientelismo che produce privilegi per una casta che non vuole che nulla cambi. Il Movimento 5 Stelle non ha ancora un radicamento sul territorio e fa fatica a organizzarsi al di là del web, e questa è una limitazione profonda per un movimento o partito politico che presenta perfetti sconosciuti alle elezioni amministrative. Se il verbo di Grillo basta e affascina nelle politiche nazionali, è insufficiente nelle amministrative, dove quello che conta è il radicamento territoriale del candidato.

Non parlerei di sconfitta del M5S, e se fossi nelle teste dei vertici Pd e Pdl starei attenta a cantare vittoria; parlerei piuttosto della necessaria e indispensabile fase due, quella del ripensamento su possibili alleanze, quella di una riorganizzazione che tenga conto delle esigenze di cambiamento che non può non avvenire senza alleanze. Passare dalla protesta alla proposta,  accettando di operare un’ esame di realtà.

Il Pd ora non sia tentato a sua volta dal cantar vittoria, non ripensi le sue fasi congressuali che devono, necessariamente, condurre al congresso di Autunno. Lo zoccolo zuro del Pd ha dato una nuova prova di generosità, ma la sua pazienza non è infinita. Certo, una boccata d’ossigeno per i partiti tradizionali, ma con l’avvertimento di una forte astensione degli elettori che mandano un segnale forte di affaticamento e delusione verso la politica. Siamo ancora in tempo, con questi numeri in parlamento, a fare un governo di cambiamento.

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi

5 Commenti

  1. Sono nuovi? Ma se ci sono tutti i riciclati che nessuno ha mai voluto! I “capi” locali son sempre stati gregari che nessuno ha lasciato emergere!

  2. Le politiche nazionali hanno portato al voto gente che non ci andava o o delusi dei partiti . Chi ci mettevano nelle amministrative che non li conosce nessuno. Come potevano vincere? Sono nuovi!

  3. No. Semplicemente quando si scrive ” non parlerei di sconfitta del m5s”. Io la vedo come una grossa diludendo. Piu che una sconfitta una figura di melma.

  4. @insulino – nel senso che tu vuoi andare ad un funerale? spieghi meglio che capiamo anche noi la critica

  5. Mary, sei sicura di aver letto i risultati del 2013? O per lo meni sei sicura di averli capiti? Vivi sempre in Italia?

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