Albenga- Munì si dimette dalla segreteria del pd

M.C- Parole infelici, quelle di Vincenzo Munì, pronunciate su facebook e che  a suo avviso avevano più il tono dello sfottò che quello dell’augurio reale su piazzale Loreto. Ma in questi tempi così nervosi e confusi, nessun riferimento a fatti così drammatici può essere accettato senza che le conseguenze siano immediate.

Così Vincenzo Munì prende carta e penna e comunica: “Prendo atto delle discussioni sul mio post.. do le dimissioni irrevocabili dalla segreteria del pd di Albenga; chiedo scusa a chi si è sentito toccato dalle mie parole e al mio partito strumentalmente chiamato in causa. Ora un passo indietro, poi ci sarà il tempo di far comprendere che il mio non era un suggerimento ma un infelice sfogo ironico”.

26 Commenti

  1. Curiosando fra i siti giuridici online dove vengono descritti i reati ho letto che risulta punibile per legge “chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi” . Quindi a prescindere dall eventuale ruolo politico che ricopro se mi interrogo, senza che venga ripreso dai mass media, e chiedo ai mei amici di un importante social network che “in nome di chi o cosa dei genitori non cattolici possono rovinare la propria figlia e che il quarto mondo va civilizzato (cristianizzandolo)” come cittadino semplice compio un reato ?

  2. “CI Vorrebbero i forni” cosi’ com’e’ scritto significa Ancor meno se andiamo a vedere…i forni per cosa? Per il pane…? per le brioches..?.per i mattoni…? nel contesto e’ ovvio che no lasciava spazio ad altre interpretazioni…cosi’ come la frase del sig. Muni’…ad Aicardi 8 mesi a Muni’ una sgridatina dal partito? Ripeto non prendiamoci in giro…

  3. ps @ pelox condivido . Per circoscrivere ad Albenga allora stesso trattamento mediatico e giudiziario. E stesse conseguenze: dimissioni dai ruoli ricoperti di partito, consiglio o giunta. Senza distinzione. Passo e chiudo tralasciando aspetti extra mura cittadine trattandosi di un post scriptum questo mio. Con immutata stima pelox, saluti.

  4. Non si tratta di ingenuità o malignità,ma di cosa è stato scritto e cosa no,senza troppe interpretazioni.In quel che ha scritto il sig. Munì non ci sono i presupposti per ciò che lei richiede, ovvero un procedimento legale.Se poi vuole continuare a fare retrologia e ad interpretare liberamente lo faccia,ma ciò non significa che abbia ragione!

  5. Adesso basta elugubrazioni, sofismi, sfumature e cortine fumogene degli amichetti. Il fatto ha la stessa identica gravità del precedente, senza attenuanti tipo lo sfottò oppure “volevo dire” ecc. ecc.
    @ ramella: a dar fiato alle trombe in precedenza sono proprio quelli che ora minimizzano perché così con viene.
    Se è il centro destra a sbagliare tutti giustizialisti, se è la sinistra tutti santi subito: lasciamo stare i finanziamenti dell’URSS, ma la vicenda Unipol, Penati, Monte dei Paschi sono diverse e più lievi di altre oppure sono la stessa medesima vergogna.
    Stessi reati e stesse pene: questo è quello che ci si aspetta.

  6. A prescindere dai “sofismi” e dal braccio della legge, passato, presente o futuro, caro contadino convengo sul gesto politico delle dimissioni e quindi ora aspettiamoci allora un posto libero in consiglio ed una sedia vuota in giunta. Il Sindaco non se lo puo permettere. Personalmente pero caro Antonio cosa ci può guadagnare in immagine positiva Albenga, la nostra Albenga, se la vicenda del post di Piazzale Loreto va in onda su reti nazionali o viene dato alle rotative, locali tanto per iniziare, dichiarazioni sulle necessita di civilizzare il quarto mondo cristianizzandolo o contumelie di “certi” onorevoli verso avversari di altri partiti ? Come direbbe Maurizio Costanzo state bbboni, pero certo l atto delle dimissioni sarebbe auspicabile non solo da militanti di partito. Con rispetto verso le posizioni in campo e senza ulteriore risonanza io la penso così .

  7. Va beh…Nemesi…prendiamoci in giro…cio’ che voleva dire il sig. Muni’ lo hanno capito tutti….forse solo lei nella sua semplice e candida “ingenuita'” non lo ha capito

  8. Sarò troppo filologa, ma credo ci sia una differenza abissale tra dire riferito ad un articolo sulla delinquenza perpetuata da immigrati: “bisognerebbe riaprire i forni”, che mi pare sia un poco velato riferimento ad iterare atti di violenza, e scrivere “bisognerebbe accompagnare […] a Piazzale Loreto”. Nel secondo commento non vedo sfumature violente. Se avesse detto “appendere” o “fucilare” ci sarebbero senza dubbi gli estremi per gridare allo scandalo e per istruire un procedimento legale, ma affermare di voler condurre alcuni esponenti politici in uno dei luoghi più significativi della storia italiana, simbolo dell’estremizzazione a cui conduce l’esasperazione di un popolo, volesse essere solo un monito a ricordare cosa già accadde quando troppi privilegi furono dati ad un unico uomo e nessun diritto a molti.

  9. le dimissioni sono a discrezione della persona e verrà giudicata in base alle sue decisioni, rispondere alla legge è tutta un altra cosa, e comunque il signor Aicardi non poteva certo immagginare che sarebbe salito alle cronache nazionali…., il signor Munì, invece, proprio dopo l’esperienza del consigliere leghista non poteva pensare di passare inosservato, infatti ora vorremmo vederlo sulle pagine nazionali…W Albenga…

  10. Egr sig Antonio non è certo mia intenzione sminuire però perché Muni deve secondo lei rispondere nelle sedi opportune ed Aicardi deve rimanere al suo posto dopo aver fatto i conti con la giustizia per le sue dichiarazioni ? Perché la vicenda di entrambi, chi più chi meno, ha trovato eco sui giornali mentre ad Albenga c’è chi vuole cristianizzare il mondo non occidentale civilizzandolo ma tutto resta confinato sui social network senza nessun seguito all esterno a parte (ne processo ne dimissioni ne risonanza mediatica) a parte commenti su Facebook ?. Personalmente mi sembrano pesi e misure differenti, eppure il diritto di cronaca e la legge e’ (o dovrebbe essere) uguale per tutti e non per fede politica.

  11. Signor Ramella…cosa c’entra tutto questo con la gravita’ di quanto scritto da Muni’? Qui si continua a difendere alcuni ed attaccarne altri colpevoli degli stessi “reati”…mi consenta di affermare che tutto cio’ ha del paradossale…basterebbe spogliarsi un attimo della casacca politica e guardare le cose con piu’ obbiettivita’….ha sbagliato e’ giusto che paghi come gli altri senza la pretesa di decidere da se la sua pena…decidera’ chi di dovere…come dovrebve essere per quella legge che ricordo e’ (o dovrebbe esseee) uguale per tutti e non per fede politica

  12. Carissimo stufo se così fosse avremo chi a processo, chi si dimetterà e chi da prima subirà l’ onta della gogna mediatica dei giornali non servi di bordello e poi se la dovrà vedere con la legislazione italiana senza immunità “oltreteverina”. Se va però cosi il serio rischio se si verificano le ultime due ipotesi (dimissioni di tizio e “spiattellamento” pubblico di caio) allora e’ che la madamina verde perda i pezzi e che…. il new Pope dovrà occuparsi di Albenga invece che di rilanciare la Chiesa. Elezioni in vista ? Se le può permettere Albenga o c’è ancora tra amici e sodali da sistemare qualcosina ?

  13. Certo che la miglior difesa è l’attacco ma quando è stata la volta di altri che hanno fatto uscite inappropriate dov’erano tutti questi difensori degli “ingenui”? Per qualcuno è ammessa qualsiasi affermazione per altri invece no, poi qui é bello che anziché analizzare ciò che è stato scritto si continua a sviare cercando di far vedere che qualcuno è peggio. Proprio con le dimissioni lo stesso ha ammesso la gravità del fatto e per non mettere in difficoltà il partito ha fatto questo passo, ora è bene che essendo indifendibile qualcuno applichi le stesse leggi applicate in precedenza per altri!

  14. Con un amico ci abbiamo provato ma non trovandoci d accordo su come stilare la classifica voglio condividere lo sforzo di fare una classifica dal meno peggio al peggiore o viceversa. Come componiamo il podio delle “cagate pazzesche” per dirla alla Fantozzi tra chi militante di partito ne scrive una, finisce sui giornali locali e si dimette; chi eletto posta sui fornì per gli immigrati, finisce su tutti i giornali nazionali, patteggia in tribunale e rimane al suo posto; chi “episcopio” da sempre in prima pagina inneggia alla civilizzazione attraverso la cristianizzazione del mondo non occidentale ma nell occasione non merita un titolo a sette colonne e continuando a “essere senza peccato” rimane sul suo “soglio” ? Una bella sfida per la medaglia d oro, d argento e di bronzo ma comunque resta proprio un arbenga a nescia da….Olimpiadi delle cagate (fantozzianamente inteso se si può dire…)

  15. Bravo Vincenzo ragazzo serio che ha sbagliato lo ha ammesso e viene messo alla gogna. Peccato che Assessori come Cianciarotti e De Filippis non lo seguano ma sono troppo presi dal loro Mcpanino …

  16. Non auguro né a Munì né a nessun altro il linciaggio mediatico che ha subito Aicardi; voglio solo sperare che non si usino 2 pesi e 2 misure perché i due fatti hanno la stessa gravità. Se non è stata un’esecrabile leggerezza per l’uno non lo deve essere neanche per l’altro.

  17. Aggiungo…”ci vorrebbe un piazzale Loreto” oppure “ci vorrebbero i forni”…trova la differenza…

  18. Il fatto che si sia dimesso da un “incarico” interno al partito non cancella comunque cio’ che e’ stato detto…gesto apprezzabile ma si proceda giuridicamente come e’ stato fatto in altri casi..se no vorrebbe dire che “alcuni” possono permettersi di dire qualunque cosa ed talaltri no. Sarebbe un ingiustizia…spero che le persone eque siano daccordo…o no?

  19. Sig. Stufo, ma lei lo ha letto quanto pubblicato dal Munì? E se si, vuol citarmi il passaggio del’istigazione alla violenza? Non è allora anche istigazione alla violenza che 150 personaggi eletti al parlamento facciano la marcia verso altre Sedi Istituzionali?

  20. Credendo ancora nella magistratura spero che le cose non siano finite qui, l’istigazione alla violenza vale solo per alcune correnti politiche o per tutti?

  21. L’ infelice post dell amico Vincenzo non mina la mia stima nei suoi confronti per il suo impegno civile e politico manifestato sino ad oggi ed anzi il suo passo indietro testimonia che è’ da pochi ammettere i propri errori, chiedere scusa e sopratutto dimettersi da una incarico anche se (e soltanto) interno di partito. A prescindere senza voler giustificare la sua dichiarazione, ritengo però, a mio personale modo di vedere le cose, maggiormente grave ed esecarbile quando amministratori pubblici si lasciano ad esempio andare a deliri razzisti, inneggiano a crociate per la cristianizzazione e civilizzazione del mondo non occidentale ma mantengono il proprio ruolo. Forse perché certe “parole in liberta’ ” talvolta, silenziate dai mass media locali per motivi onestamente a me non comprensibili, non trovano il loro eco di polemiche ?

  22. Ha detto una stupidata e si è dimesso. Ha fatto bene !!!
    Nel pdl oppure nella lega succede di tutto e di più ma non si dimettono mai..anzi si difendono reciprocamente.
    Vedi caso Parodi presidente consiglio provinciale condannato in primo grado..; Aicardi consigliere comunale della Lega Nord qui ad Albenga condannato anche lui non si dimette. Potrei citarne altri..questi sono solo gli ultimi di una lunga serie.
    Sopratutto per fatti come questi ..Pdl e Lega hanno rovinato il buon nome dell’italia nel mondo.

  23. spiace moltissimo che l’amico Vince si sia visto costretto a dimettersi solo perchè qualcuno si è detto scandalizzato (di che????) per certe sue affermazioni su un social network. Non ero e non sono d’accordo con ciò che ha scritto, ma ritengo assurdo che ci sia qualcuno che si erge a pseudomoralizzatore quando magari ci sono situazioni ben peggiori che sono passate nel di menticatoio senza che nulla accadesse. Munì ha cmq tutta la mia ammirazione, anche se non condivido la sua scelta di essersi dimesso, probabilmente le persone troppotrasparenti danno fastidio

  24. Sarebbe ora bene che anche altri, colpevoli di frasi ben più gravi, traessero le loro conclusioni, dimettendosi dagli incarichi ricoperti.

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