(Inutile) analisi del dopo voto

LETTERE&INTERVENTI – (di Dario Urselli) – Non ha vinto nessuno. Nonostante ogni leader politico cerchi un motivo per credere e far credere di aver vinto le elezioni (solo in Italia vincono tutti?), in verità non ha vinto nessuno. Ma sopratutto la verità vera è che hanno perso i politici. Non la politica, ma i politici: gli uomini e le donne che si occupano di politica.

In attesa del secondo tempo (elezioni in autunno?), facciamo qualche esempio. Personaggi di spessore politico come D’Alema, Fassino, Prodi (resuscitato sul palco in chiusura di campagna elettorale; vi ricordate il partito con l’asinello prima che rifacessero il look?), hanno preferito rimanere fuori dai giochi elettorali. Personaggi di calibro e di stoffa politica come Fini, Casini e (oggi siamo generosi) Storace, Rutelli sono stati letteralmente polverizzati. Altri storici personaggi che lottavano per ideali di cambiamento della società come Bertinotti, Diliberto si sono guardati bene dal rilanciare le loro idee. Personaggi prestati alla politica come Di Pietro e più di recente Ingroia, sono stati polverizzati come quelli di sopra. Personaggi di alto (?) profilo economico come Monti, hanno trovato risposte ben date alle cure “lacrime e sangue” a cui ci hanno sottoposti. Personaggi che hanno fatto la storia politica dell’Italia negli ultimi 20 anni come Berlusconi e Bersani hanno perso milioni di voti, di consenso e di fiducia. Personaggi a capo delle decine di partitini che compongono il variegato panorama politico italiano (ma chi sono?!), praticamente non esistono per l’elettorato italiano. Un ultimo personaggio, un ex comico, che ha urlato il suo show in tutte le piazze italiane facendo ridere milioni di italiani senza fargli pagare il biglietto, Grillo, è il primo partito (o movimento, ma tanto è uguale) in Italia. Possiamo chiamarlo voto di scambio? Ridiamoci sopra anche noi.

Tanti lo hanno scritto, soprattutto quelli delusi e stufi di cercare di capire: “Ma che Paese strano l’Italia!”. Sì, me lo chiedo anche io, deluso e senza più voglia di capire. Credo che l’Italia, Paese immensamente e fortunatamente ricco, non si meriti gli italiani. Non me ne vogliate, sono anche io italiano e mi metto in cima alla lista di quelli non meritevoli. Però cerchiamo di essere anche sinceri verso noi stessi: chi non vorrebbe sedere in Parlamento a 20.000 euro al mese e avere la pensione d’oro a vita? Chi non ha mai chiesto (e soprattutto ottenuto!) una raccomandazione? Chi fa un lavoro che non serve? Chi occupa posizioni di prestigio senza merito? Chi fa di tutto per lavorare di meno? Chi paga tutte le tasse? Chi cerca solo di massimizzare i profitti a scapito del lavoro degli altri? Beh, sì, questi siamo noi, siamo italiani. E scagli la prima pietra chi non si trova in nessuna di queste situazioni… Chi pensate allora che ci possa governare? Un alieno? Pensate forse che chi arriva a occupare posti di potere faccia un corso intensivo di educazione civica prima di sedere sulla poltrona? Siamo italiani, siamo quella gente lì: facciamocene una ragione.

Così chi prima arriva meglio alloggia, chi è più furbo vince, queste sono le regole. A danno di chi non ce la fa, di chi non può, di chi non capisce, di chi non sa, di chi merita e di chi si comporta bene. A danno del nostro Paese e quindi di tutti noi. Forse un giorno lo capiremo. E tutto questo accade nel più cristiano dei paesi del mondo, l’Italia, in barba a tutti i principi da educande sventolati dai politici con belle parole nelle cerimonie che servono. Alla fine succede che lo Stato è contro i suoi cittadini, i cittadini contro il loro Stato, gli operai contro gli imprenditori, i ricchi contro i poveri. Più sono aspre le lotte sociali, più serpeggia la paura nella società (terrorismo o crisi economica che sia), più sono difficili e populisti i discorsi dei politici, allora più c’è spazio per il potere e sempre meno per la Politica con la “P” maiuscola, cioè per quella disciplina che nella teoria dei libri di Scienza Politica tende alla costruzione di una società organizzata, giusta e migliore. Buona fortuna.

* Dario Urselli – Albenga/Garlenda

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