Melgrati: No allo spostamento della RSA dall'Ospedale di Albenga

Nuovo spostamento per la RSA che sarebbe nei prossimi mesi traslocata dal quarto piano dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga verso altra sede, lasciando spazio a un ampliamento della Chirurgia Ortopedica convenzionata del GSL (Gruppo Sanità Ligure) di Albani? È un’ipotesi che circola, non ancora confermata ufficialmente, la quale trova in disaccordo il consigliere regionale Marco Melgrati che ha presentato un’interrogazione urgente rivolta al presidente Claudio Burlando e l’ass.re alla Sanità Claudio Montaldo.

«Al di là dell’apprezzamento per l’opera meritoria e qualificata portata avanti con il reparto privato convenzionato con il pubblico del G.S.L. ad Albenga, che in questi giorni ha assunto lo status di eccellenza regionale, da me già evidenziata in passato, questa riorganizzazione costituirebbe un ennesimo spreco di risorse», sostiene Melgrati: «è da poco che la R.s.a. è stata trasportata e riorganizzata ad Albenga, tagliando per altro i posti letto in precedenza previsti presso il reparto chiuso della vecchia R.s.a. di Alassio, per far luogo alla vendita per cartolarizzazione al fine di ripianare il buco di bilancio della Sanità ligure. Questo infatti darebbe ragione a chi, come me, aveva discusso sulla opportunità di trasferire questo reparto all’Ospedale di Albenga, creando così una commistione fra acuti e lungodegenti. Già prima della chiusura del reparto di Alassio avevamo prospettato soluzioni alternative, proprio per evitare la commistione, unica in Liguria e forse in Italia, come la possibilità indicata dal Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri di occupare un piano dell’Istituto Trincheri, che risulterebbe libero e a disposizione».

«Così come l’ipotesi di trasferire e rendere interamente pubblica la “Riabilitazione” prevista in oggi in convenzione con la Clinica San Michele, stante la presenza di un analogo reparto efficientissimo presso il nosocomio di Albenga, che era stata negata con forza dall’Assessore Regionale calla Sanità Montaldo in una mia interrogazione in Consiglio Regionale, così come era stata negata la possibilità del trasferimento della R.s.a. al Trincheri». «Ho presentato una interrogazione urgente per cercare di conoscere le reali intenzioni della Giunta Regionale, al di la’ delle indiscrezioni e dei rumors giornalistici. Chiediamo inoltre di conoscere se il possibile arrivo della Riabilitazione intensiva, esistente oggi alla Clinica San Michele, sia previsto in ampliamento del reparto pubblico o se è intenzione della Giunta Regionale di Sinistra di mantenerlo in affidamento ai privati, diminuendo ancora di più la quota pubblica presente nell’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga», conclude il presidente del Gruppo regionale PdL Melgrati.

3 Commenti

  1. Ma allora,,, dopo aver letto l’articolo e anche i commenti… non aveva torto la Sindaca!!!,,, e nemmeno Melgrati ( ” …Chiediamo inoltre di conoscere se il possibile arrivo della Riabilitazione intensiva, esistente oggi alla Clinica San Michele, sia previsto in ampliamento del reparto pubblico o se è intenzione della Giunta Regionale di Sinistra di mantenerlo in affidamento ai privati, diminuendo ancora di più la quota pubblica presente nell’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga», conclude il presidente del Gruppo regionale PdL Melgrati.” ) !!!!!!!
    O no?

    http://albengacorsara.it/2012/11/20/sanita-albenga-vazio-pd-replica-fantasiose-le-dichiarazioni-del-sindaco-guarnieri/

  2. ..Cosa diavolo si puo’ aggiungere a questo? ninete! Condivido.
    Anche se mi pare che la gente non abbia percepito la gravità di questo fatto.
    Qualcuno si crede anche che la gente consideri pubblico quello che è privato solo perchè è ospitato dentro un ospedale pubblico. .. ma non è così. La gente sa benissimo che Albenga ha PERSO ORTOPEDIA PUBBLICA PERCHE’ L’HANNO SOPPRESSA PER VOLERE DI CHI SAPPIAMO BENE. POI HA PERSO CHIRURGIA SEMPRE PER VOLERE DI CHI SAPPIAMO E ADESSO ORTOPEDIA IN OSPEDALE E’ UN REPARTO PRIVATO. Utile sempre ricordarlo perchè è la verità e non si possono confondere le carte in tavola. Sono daccordo con Mario Rossi sull’anomalia di questa scelta perchè se quei 7 o piu milioni di euro all’anno per 9 anni fossero stati utiizzati per INVESTIRE NELLA ORTOPEDIA PUBBLICA ARTO PROTESICA di pietra ligure del dott. CAMERA si poteva fare ESATTAMENT EQUELLO CHE HA FATTO IL PRIVATO IN OSPEDALE. Le stesse cose perchè con quei soldi si potevano ingaggiare GLI STESSI MEDICI che erano in ospedali fuori regione, i luminari. Dato che tutto il resto NON CE LO HA MESSO IL PRIVATO MA IL PUBBLICO ( STRUTTURA, SPECIALITA’ A SUPPORTO OSPEDALIERE PUBBLICHE, ACCREDITAMENTO, ENERGIA ELETTRICA ETC.) I GUADAGNI SAREBBERO FINITI NELLE CASSE PUBBLICHE E CON QUELLI SI POTEVA FINANZIARE IL MANTENIMENTO DELLE COSE CHE SONO STATE INVECE SOPPRESSE, CIOE’ I SOLDI DEL RECUPERO FUGHE RISPARMIATI E QUELLI GUAADAGNATI DEI DRG ATTIVI DEI PAZIENTI CHE VENGONO “ATTRATTI” AD OPERARSI IN LIGURIA, POTEVANO FINANZIARE LA SANITA’ PUBBLICA.
    MOLTO SEMPLICE…TROPPO SEMPLICE.
    CI SI CHIEDE SOLTANTO:
    ..PERCHE NON E’ STATO FATTO?
    ..

  3. Qualche considerazione e quesiti che la gente si pone:
    Dato che l’attività chirurgica in generale, specialmente quella a media complessità nell’Ospedale di Albenga dopo la recente CHIUSURA DEL REPARTO DI CHIRURGIA, è stata notevolmente ridimensionata (ora solo una o due sedute alla settimana) e quindi le sale operatorie (le migliori che attualmente abbiano gli ospedali savonesi) all’avanguardia sono evidentemente SOTTOUTILIZZATE, non sarà che adesso ai PRIVATI che sono nell’ospedale non gli bastano più le 2 sale operatorie che gli sono state prestate (o date in affitto..MAh!.) e gli faranno usare quelle PUBBLICHE? ..
    In questo caso sarebbe davvero il colmo che LA CHIRURGIA PUBBLICA a Santa Corona deve usare sale vecchie e da RIFARE mentre ai PRIVATI, dopo il ridimensionamento dell’attività pubblica, gli venissero date in uso (o in affitto…) quelle NUOVE e SUPER TECONOGICHE..che ..GuARDA CASO SONO SOTTO UTILIZZATE ADESSO!!!
    Sarebbe il colmo anche perchè a Cairo nessuno capisce chi andrà a usare quelle sale che stanno costruendo e che costeranno 2,5 milioni di Euro di soldi pubblici.
    Se ad Albenga dovesse succedere questo ci sarebbe da obiettare che piuttosto che farle usare a un privato ( NON SI SA CON QUALE AFFITTO SE A PREZZO DI MERCATO O NO..), sarebbe meglio che VENISSE A OPERARE IL REPARTO DI ARTOPROTESI PUBBLICO DI PIETRA LIGURE CHE FA OLTRE 1000 INTERVENTI L’ANNO… O LA CHIRURGIA GENERALE DI PIETRA CHE NE HA BISOGNO.
    Sono domande che la gente si fà e che non serve essere addetti ai lavori per capire quale potrebbe essere l’evoluzione (o involuzione) della cosa.
    Hai capito Melgrati, cosa potrebbe succedere oltre al tuo giustissimo articolo? Bravo comunque COME AL SOLITO ad aver sottolineato cose CHE NESSUNO OSA DIRE. Che tutte queste manovre siano dentro ai poteri della Regione e dell’assessore, come il respingimento del TAR sul ricorso della Sindaca ha stabilito piaccia o no, è una cosa piuttosto discutibile e comunque restano sempre da verificare i potenziali ed eventuali danni ai conti pubblici per SOTTO UTILIZZO (=SPRECO) DI UNA RISORSA, BENE, PATRIMONIO PUBBLICO (OSPEDALE), MANCATO GUADAGNO DA PARTE DELL’ERARIO A FAVORE DI TERZI (se facessero operare di più il reparto pubblico di Camera a Pietra la REGIONE GUADAGNAEREBBE come mobilità attiva in termini di DRG, invece di far guadagnare i privati), eccettera eccettera. Questo sui mancati guadagni, per poi andare a vedere COME GIUSTIFICARE 2.500.000 EURO PER DELLE SALE OPERATORIE IN UN OSPEDALE DOVE POCO DOPO E’ DRASTICAMENTE DIMINUITA L’ATTIVITA’ CHIRURGICA. (una svista di programmazione o cos’altro?)
    Domande interessanti che riguardano LA GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA (SOLDI DI TASSE DEI LIGURI E RISORSE COME OSPEDALI PUBBLICI ANCHE QUELLI FATTI CON I SOLDI DEI CITTADINI E A MAGGIOR RAGIONE QUELLO DI ALBENGA)

I commenti sono bloccati.