Astengo: né antieuropeismo né subalternità all’Europa dei banchieri

LETTERE&INTERVENTI – (di Franco Astengo) – La prossima campagna elettorale in Italia si svolgerà attorno al tema dell’Europa, sulla base di un confronto diretto tra due opzioni: quella antieuropea sviluppata in nome dei rigurgiti localistici e del recupero di temi schiettamente populissti; quella totalmente subalterna alle logiche monetariste espressione di una vera e propria “Signoria” delle banche.

Quella logica monetarista su cui si fonda la tanto celebrata “agenda Monti” che dovrà essere seguita dai partiti che stanno appoggiando sino in fondo il governo dei tecnici e dai loro eventuali alleati, anche da quelli che a parole farebbero intendere di voler sovrapporre la priorità di altre agende.

Risulta innegabile come i fenomeni intrecciati della globalizzazione e dello sviluppo concreto del processo di unità europea, finiranno con l’imporre punti di cessione di sovranità ad ogni singolo “Stato-Nazione”.

Si tratta però di capire e far capire che questa cessione non porà avvenire unilateralmete. Nel continuare a batterci per un’Europa dei popoli, dei lavoratori, della solidarietà, dell’eguaglianza si dovrà inserire anche la questione dell’Europa politica, di un’Europa provvista di una reale capacità democratica da esercitarsi da parte del Parlamento europeo e della presenza, a quella dimensione, di forze alternative chiaramente collocate al di fuori da qualsivoglia prossimità con soggetti che hanno di fatto accettato il liberismo.

Nel corso della prossima campagna elettorale dovrà avere pieno diritto di cittadinanza una posizione che rifugga sia da un rozzo antieuropeismo, sia da una acritica subalternità all’Europa dei banchieri.

Non staremo a vedere “cosa faranno i mercati”, ma imposteremo una iniziativa politica che proprio sul terreno europeo e della speculazione finanziaria che vi si alimenta, sappia offrire una chiara dimensione alternativa.

* Franco Astengo – Savona, politologo

3 Commenti

  1. ..E sempre in tema di SOTTOMISSIONE, ASSOGETTAMENTO ESSERVIMENTO all’europa dei banchieri e perdita della Sovranotà Nazionale, nonchè per buopna memoria.. un picoclo inciso:
    ..no solo l’81 hanno manomesso,per “servire” la troika con il pareggio di bilancio, anche il 97 e il 119 della Costituzione.
    ..Ovviamente con i 2/3 della maggioranza utile, per evitare il fastidioso ricorso al referendum del POPOLO SOVRANO. Hanno voitato infatti PD PDL e UDC.
    I giochi proseguono…
    Abbiamo ancora tempo per fermare il piano di smantellamento dello Stato…

    http://www.qelsi.it/2012/le-modifiche-degli-articoli-97-e-119-della-costituzione-rendono-litalia-schiava-dellue/
    http://www.gildacuneo.it/2012/05/pareggio-di-bilancio-in-costituzione-un-capestro-per-la-scuola-e-per-il-welfare/

  2. Tanto per rappresentare quanto possa essere ostica e ardua la terza via che si propone, cioè quella di far ragionare i potenti che stanno ormai tessendo trame oscure da DECENNI, ecco un articolo ove i propositi di Frau-Stasi vengo sapientemente stigmatizzati. Con simili proponimenti anche l’illuminato intento di ricomporre l’Europa dei Popoli per sostituire l’europa della banche che ci stanno confezionando, appare quanto mai chimerico e, purtroppo, ideologicamente illusorio.
    Siamo di fornte ad un saldo e organizzato piano che non relega noi anti europeisti nel terreno del populismo ma piuttosto ci fornisce ancor più solidi elementi per contrastare gli insani propositi non tanto sul piano propositivo quanto su quello dell’apologia della diserzione da questo euro-mostro il quale, in un rigurgito di tetra memoria storica, intende cibarsi del nostro sangue.

    http://www.stampalibera.com/?p=58022#more-58022

  3. Stante l’ormai avanzato processo di “inquinamento” degli organismi eurocratici ad opera di personaggi ESECUTORI al soldo di qualcuno (Biderber, Trilateral &affini) sapientemente infiltrati in ogni stato membro, credo che, purtroppo, la terza via che intravede Lei Prof. Astengo, credo che, pur se lodevole e auspicata per ricostruire quell’Europa dei Popoli con cui ci hanno illuso per anni, non sia più praticabile e resterà una chimera.
    Fosse per me tornerei al MEC, mettendo assieme quel pezzo di Europa che resta e che vede accomunati dallo strapotere dei mangia-crauti e propronendo una nuova versione “difensiva” dei PIIGS ocn trattati di collaborazione e scambio tali da rompere le uova nel paniere agli “illuminati” che perseguono il nuovo ordine mondiale, fissando con risulutezza nuove regole tra cui la rivisitazione di alcuni penalizzanti trattati ed istituti che sembrano creati ad arte per penaliz<zare i gli STATI SOVRANI del sud Europa. Tra le varie correzioni dci sarebbe pure quella di rivedere i numeri taroccati che i mangia-crauti hanno presentato per mostrare che il loro debito publbico (ufficialmente attestato a 2.076 miliardi), eludendo il debiito della loro equivalente Cassa depositi e Prestiti (Kreditanstalt für Wiederaufbau detta KfW , posseduta per l'80% dallo Stato e per il restante 20% dai Länder) che accusa un debito di oltrte 400 miliardi di €….facendo lievitar eil loro debito alla astronomica cifra di a 2.504 miliardi… Le sue obbligazioni sono dunque ai Bund ma a differenza dei Bund, magicamente non entrano nel conto del debito pubblico… NOn sono mica abelinati i germanici.. Si sono coniati una regoletta preventiva salvagente..
    Quest aè una delle cosette che nessun paese membro ha il coraggio di rivendicare che riequilibrerebbe un po le cose in casa di Frau-Stasi.
    Quindi, con deprimente realismo ritengo che sia opportuno da una parte rivendicar ei diritti dei paesi membri ma non credo che il salto nel buio della cessione delle Sovranità Nazionali (un pezzetto l'Italia l'ha già ceduta il 19 luglio con ..la fiducia.. approvando il Fiscal Compact che ci costerà il prossimo anno oltre 40 miliardi di euro..) porterebbe, nelle condizioni attuali e alla luce dei trattati vessatori che qualcuno ha sottoscritto per il Popolo Italiano senza chiederne nemmeno il consenso, alcun risultato se non quello di metterci pe rintero nella mani della lobby dei poteri bancari e finanziari.
    Per questo non definisco "populista" nè un "virus nazionalista" e neppure qualuynquista nè anti-europeista chi oggi osteggia questa innaturale e dittatoriale unione europea che porterebbe solo in una direzione: perfezionare la realizzaione dell'EUROPA DELLA BANCHE".

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