Albenga – L’equilibrismo di Rosy sconcerta tutta la città. Cosa sta combinando?

di Mary Caridi- Non è facile per il cittadino comune, quello che li vota e li manda in Comune per risolvere i  problemi e avere una buona amministrazione, capire cosa stia acccadendo tra le quattro mura del Palazzo. Da quando si è insediata nella carica di Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri ha avuto un cammino accidentato. “Perché? Cosa diavolo succede” si chiede il cittadino. Nessuno capisce la direzione che intende prendere e forse nessuna direzione ha.

Troppe le polemiche e gli altrettanto plateali abbandoni perché si possa parlare di normalità. Cosa non ha funzionato? Le parole di Roberto Schneck sul clima difficile che lo hanno spinto ad andarsene hanno senso anche per tutti gli altri? Il segretario comunale ha lasciato con parole al veleno. E via di questo passo, tanti hanno pronunciato parole di fuoco contro la dark lady che ora è impegnata, si fa per dire, a creare una nuova squadra di governo. Con chi la crea? Con gli stessi Pollio e Cangialosi che l’hanno mandata a stendere mesi fa.

Deve avere una forte vena teatrale e un problema di abbandono e riappacificazione da risolvere se penalizza coloro che le sono stati fedeli e premia coloro che l’hanno abbandonata. Prendiamo l’esempio di Mauro Vannucci, un assessore che ha tenuto a galla – pur tra beghe (MarEventi, Palio, etc.) – l’immagine e l’organizzazione di eventi anche importanti come il ritorno delle Frecce tricolori e che ora non solo si è dovuto dimettere ma, anche lui raccontando di un clima velenoso, pare pronto a diventare un ex. Un altro è Ciangherotti, il suo instancabile tessitore di lodi, che l’ha seguita  – lui cattolico radicale – sin sull’orlo del paradosso dell’apertura di case “allegre” per le prostitute; lui che si è incollato al suo fianco e ha difeso anche l’indifendibile, ora è nel novero dei nemici da abbattere. Lui sarà anche stato mal digerito da alcuni, per via della sua nomina, ma in ogno modo sta difendendo non solo la sua poltrona, ma anche i principi che lei gli ha inculcato sui “nemici” Pollio e Cangialosi. Dovrà bere l’amaro calice del loro rientro e rimangiarsi tutto quello che ha detto per restare assessore? Per cosa poi, mantenere un posto e perdere la faccia? Mah!

Che cosa abbia in mente Rosy Guarnieri è difficile da comprendere: lei , forse, resta nel profondo una da opposizione, con capacità di sobillare, nessuna di mediare. Una Santanchè de’ noantri serve ad Albenga? Nessuno dei problemi strutturali risolto, visione e strategie per inserire in una scia di un futuro migliore la città e combattere la crisi zero: chiacchiere tante, fatti zero. Basta guardarsi in giro e ascoltare la gente, compresi molti di quelli che l’hanno votata, e capire che nessuno la capisce più e pochi oggi la amano. La “piccola fiammiferia di Sicilia” che diventa regina di una città del nord ha fallito miseramente la sua favola?

Una nuova puntata della sua personale fiction “Rosy contro tutti”, sta per essere scritta con la nuova costruzione della maggioranza. Noi che vorremmo buona politica e meno chiacchiere siamo già altrove, siamo un po’ più delusi e stanchi, e Albenga si interroga, ormai stremata su un futuro che appare difficile. Come il clima che tutti descrivono a Palazzo.

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi

2 Commenti

  1. Pur di mandare a casa questi affaristi ed incapaci, farei qualsiasi alleanza. Anche con il sig. Ciangherotti.

  2. mai vista una roba del genere ad albenga. dilettante allo sbaraglio, magari il cianga passa con renzi?

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