di Mary Caridi- Mah! Chi si aspettava ad Albenga un immediato colpo di scena in consiglio comunale è rimasto deluso. Tutti gli assessori avrebbero dovuto consegnare le loro dimissioni e una volta azzerata la giunta il sindaco avrebbe potuto agevolmente procedere all’azzeramento e a formare la nuova giunta. Non è andata così. Nessun punto per discutere di rimpasto e solo  quattro le dimissioni annunciate o protocollate nelle mani del sindaco Rosy Guarnieri: Ciangherotti e Boscaglia sono restati saldamente incollati alla loro funzione di assessori resistendo, mentre Vannucci, Di Stilo, Pastorino e Parodi hanno riconsegnato le loro deleghe.

Nessun azzeramento possibile, ma un rimescolamento sì. Cosa accadrà adesso? Sicuramente fuori Di Stilo e Pastorino e l’ingresso certo di Chirivì, ma per far quadrare la situazione e ottenere l’assenso all’ingresso di Cangialosi e Pollio – allargando davvero  la sua maggioranza – a questo punto Ciangherotti  dovrebbe obbligatoriamente fare un passo indietro, ripensando le sue posizioni ostili. Il leghista Parodi ha diligentemente rassegnato le sue dimissioni e insieme a Vannucci spera di non essere sacrificato sull’altare di questo pasticciato rimpasto. Per la Guarnieri una scommessa in salita, ma tutto è ancora in alto mare. Divertente il sunto de Il carciofino che descrive con il solito tocco di ironia la serata del consiglio comunale

(** Foto ricordo… dopo Schneck ora tocca agli altri andarsene e la fisionomia del consiglio si trasformerà).