di Sandra Berriolo – E ho già l’ansia: non so cosa mettermi! Perché io vado eh, a ritirarlo dico. Solo che non ho ben capito perché ce lo hanno dato, a tutti noi europei. La Commissione dice: per «il suo ruolo nei progressi nella pace e nella riconciliazione e per aver garantito la democrazia e i diritti umani nel Vecchio Continente». Una UE, ha detto il presidente del comitato del premio, alle prese con una delle crisi più gravi della sua storia, ma garante da decenni della pacificazione del Vecchio Continente.

Sì, nel vecchio continente può darsi. Uno cerca di non litigare proprio col vicino di casa, che poi ci hai a che fare tutto i giorni, però litiga sulla tangenziale, porta i bastoni quando va alla partita, usa il coltello fuori dalla discoteca, mena una donna quando è in vacanza, distrugge di botte un nero sull’autobus. Poi torna a casa e a seconda della nazionalità – perché noi abbiamo ancora le singole nazionalità – fa sesso con discrezione se è inglese, apre il vino se è francese, offre due salsicce se è tedesco, affonda una nave da crociera se è italiano.

E mentre l’europeo medio affronta con entusiasmo la sua giornata ritmata dalla gara tra nazioni per avere lo spread più basso, i politici che lo dovrebbero tutelare che fanno? Si mettono d’accordo tra di loro per far finta di spedirsi delle mazze da golf e invece il carico devia verso un Paese dell’Africa in guerra che riceverà fucili e non mazze da golf.

Oppure fanno un bel comunicato congiunto in cui rimproverano i Paesi del Mondo che violano il rispetto dell’Uomo e poi mandano esperti ben pagati a piazzare mine anti-uomo dove i bambini portano a pascolare le capre. Ma infatti il premio ce lo siamo meritati per la pace nel Vecchio Continente, mica nel Mondo!

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo