RS… in memoria di Romano Strizioli

di Sandra Berriolo – I funerali a volte ci fanno pensare. Stamattina mi son trovata avvolta in una coperta di affetto che circondava il feretro di Romano Strizioli, alla camera ardente dell’ospedale di Albenga. Mi son guardata intorno e ho visto molti dei suoi “ragazzi”. Quelli che con lui hanno lavorato, collaborato, imparato, litigato magari. Ho visto la media e la nuova generazione del giornalismo locale. Quello che ormai è consolidato e quello che sarà.

Ho visto i volti di Stefano, Maurizio, Massimo, Guglielmo, Claudio, Barbara, Angelo, Silvia, Luca, Augusto, Cristiano e quanti altri che non ho individuato. Mi sono imbarazzata ancora una volta per tutte quelle volte che la gente mi denomina “giornalista”. Non lo sono, loro lo sono. Ho collaborato con Romano per la sua rivista mensile tanti anni fa. E, grazie a quella sua idea di farmi scrivere quattro righe, sono ancora qui a rompervi le scatole. Ma non sono un giornalista, né per titolo né per capacità.

Vorrei però che loro continuassero ad esserlo ed anzi lo fossero ancor più fortemente. Vorrei che fossero giornalisti d’inchiesta, per dire delle verità che la gente sussurra nei bar. Che avessero il coraggio di parlare per la gente e non solo alla gente. Che cercassero notizie, anziché riceverle e basta. Che fossero un punto di riferimento dell’opinione pubblica, uno stimolo al dibattito e all’esposizione in prima persona da parte dei cittadini. Coraggio ragazzi, adesso tocca a voi. Adesso siete voi la “vecchia” generazione. Che la vostra firma sia come quella che non vedremo più sul quotidiano – R.S.- che in questo caso vorrei significasse “Rinascita della Stampa”.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

3 Commenti

  1. L’ho letto solo adesso… quasi un anno dopo.
    Maledetta, mi hai fatto commuovere 🙂
    Un abbraccio

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